Lavorare nell’editoria: ecco le novità 2018
Chiunque lavori nel campo dell’editoria sa quanto sono importanti le normative di legge, perché si tratta di un settore che trova sostegno da una serie di sgravi fiscali e di contributi diretti all’imprenditoria editoriale. Come è noto quello dell’editoria è un mercato delicato, dove oltre alla logica del libero mercato esiste una spinta democratica volta al mantenimento della pluralità. Vediamo allora quali sono le nuove disposizioni previste dalla legge, in particolare riguardo alle novità 2018 per lavorare nell’editoria.
Editoria e contributi: novità 2018
Tra le novità principali per il 2018 nel settore dell’editoria ci sono le disposizioni introdotte da due decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, il DPCM n. 217 decreti 1 e 2 del 16 settembre 2017. In queste norme vengono ribadite le modalità di accesso per i contributi destinati all’editoria. In particolare possono accedere:
- cooperative giornalistiche per la redazione di giornali periodici e quotidiani
- imprese editrici con capitale maggioritario appartenente a cooperative, enti o fondazioni
- associazioni senza fini di lucro
- imprese editoriali impegnate nella redazione di giornali periodici e quotidiani per minoranze linguistiche
Per accedere ai contributi previsti dal Governo è necessario utilizzare il servizio di Posta Elettronica Certificata, PEC, con il quale bisogna inviare l’apposita documentazione presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della presidenza del Consiglio dei Ministri. I principali documenti richiesti per ottenere i contributi sono:
- atto costitutivo della società editoriale
- statuto dell’impresa o della cooperativa giornalistica
- certificato di acquisto della testata giornalistica
- dichiarazione sostitutiva
- assett societario
- certificazione e rendicontazione dei contratti di lavoro dei giornalisti e degli impiegati
- rendicontazione delle quote di capitale
- iscrizione al registro delle imprese
Tutta questa documentazione deve essere inviata dal primo al 31 gennaio, in modo da poter accedere ai contributi previsti per l’anno successivo. Inoltre entro il 30 settembre è necessario integrare i documenti con altre certificazioni, tra cui una copia del bilancio, un prospetto dei ricavi, una rendicontazione dei costi di gestione della testata e un prospetto delle copie vendute e della tiratura degli abbonamenti.
Editoria 2018: nuovi criteri per la Cassa Integrazione
Oltre alle modalità per accedere ai contributi statali, tra le novità 2018 per il settore dell’editoria ci sono i criteri per la Cassa Integrazione. La circolare n. 21 del 22 dicembre 2017 ha ribadito il pieno accesso alla CIGS per tutti i dipendenti di imprese editrici, stampatrici di giornali e riviste o agenzie stampa, comprese quelle con meno di 15 dipendenti. Inoltre tra le cause ammesse ci sono le crisi aziendali, i riassetti, i contratti di solidarietà per motivi di tipo difensivo e le cessazioni di rami d’azienda. Per rientrare nei parametri per la concessione della Cassa Integrazione Straordinaria, i lavoratori devono aver maturato almeno 90 giorni d’anzianità di servizio. Sono compresi anche i lavoratori con contratti di lavoro di apprendistato. Le richieste devono essere presentate telematicamente, tramite i servizi online della CIGS, che provvederà all’autorizzazione del trattamento economico una volta conclusa la fase di accertamento dei requisiti necessari.
Come lavorare nell’editoria nel 2018: consigli e indicazioni
Chiunque fosse un appassionato di scrittura, con un forte amore per la carta stampata e i giornali online, può tentare di lavorare nel settore dell’editoria. Purtroppo si tratta di un comparto in forte crisi, che negli ultimi anni ha esternalizzato la maggior parte dei servizi e fatto largo usi dei contributi statali. Una delle poche figure che continuano ad essere richieste è quella del libero professionista, ovvero del freelance con partita IVA in grado di offrire servizi di qualità con prestazioni temporanee a richiesta. Ovviamente in questi casi è necessario specializzarsi in una nicchia professionale con un buon mercato, tra cui quelle più richieste sono le traduzioni, la redazione di articoli, i grafici e gli addetti stampa. Inoltre oggi è importante avere capacità di tipo informatico, quindi un minimo di conoscenze sui CMS come WordPress, di HTML e formattazione web, ma anche di utilizzo dei canali social. Lavorare nell’editoria è piuttosto complicato, ma con la giusta formazione, ottime capacità tecniche, un po’ d’esperienza e conoscenze dei moderni mezzi di comunicazione digitali è un settore che può ancora offrire delle opportunità.