Mutuo per ristrutturazione, come funziona
I mutui per la ristrutturazione del proprio immobile sono un finanziamento sempre più richiesto dagli italiani, un’ottima soluzione per arredare la propria casa e fare tutte le modiche necessarie. Ma come funzionano i mutui per la ristrutturazione? Dove richiederli? A quali condizioni vengono concessi dalle banche? Quali sono i migliori mutui per ristrutturazione disponibili? Vediamolo subito.
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Che cos’è e come funziona un mutuo per ristrutturazione
Le banche offrono la possibilità di richiedere mutui specifici per le ristrutturazioni, cioè dei finanziamenti a condizioni vantaggiose per ammodernare la propria abitazione ed effettuare tutti i lavori interni ed esterni. Si tratta di prestiti finalizzati, il cui importo è vincolato alla finalità stessa del mutuo, quindi i soldi richiesti non possono essere utilizzati per altri scopi. Infatti le banche richiedono anche un preventivo di spesa, oppure la presentazione delle fatture sui lavori eseguiti. Le condizioni dei mutui per ristrutturazione variano in base all’istituto di credito. Solitamente possono coprire fino all’80% del valore del costo dell’intervento, ma esistono delle banche che offrono anche fino al 100%. I tassi d’interesse possono essere sia fissi che variabili, perciò è importante valutare con attenzione la soluzione migliore in base alle proprie esigenze. Oggi i tassi d’interesse sono particolarmente vantaggiosi, quindi si tratta di un buon momento per richiedere un mutuo per ristrutturare il proprio immobile.
Tipologie di mutui per ristrutturazione
Esistono tre differenti tipologie di mutui per ristrutturazione:
- manutenzione ordinaria
- manutenzione straordinaria
- ristrutturazioni strutturali o grandi opere
I mutui per la manutenzione ordinaria sono dei prestiti di basso importo, la cui finalità è relativa per esempio alla tinteggiatura degli interni, a interventi di efficienza energetica o alle spese di pulizia e controllo degli impianti. In questo caso basta presentare alla banca un preventivo dei lavori da eseguire. Invece i mutui per la manutenzione straordinaria possono includere anche interventi alla struttura stessa dell’immobile, come ad esempio opere murarie e nuove installazioni. Per richiederli è necessario presentare un preventivo di spesa e la concessione edilizia. Infine i mutui per le ristrutturazioni strutturali sono dei prestiti richiesti per effettuare modifiche ingenti dell’immobile, come ampliamenti della struttura esistente o modifiche della pianta. Le banche chiedono, oltre al preventivo di spesa, la concessione edilizia e una copia dei permessi comunali.
Agevolazioni fiscali
In alcuni casi i mutui per ristrutturazione prevedono una serie di vantaggi, tra cui le famose agevolazioni fiscali per gli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile. Per esempio è prevista una detrazione fiscale dell’Irpef pari al 50%, valida per qualsiasi intervento di ristrutturazione edilizia, con un importo massimo di 96 mila euro. Rientrano in questa agevolazione le ristrutturazioni effettuate da persone fisiche, gli immobili destinati a residenza abitativa e gli interventi nelle aree comuni delle palazzine. Un’altra agevolazione per i mutui ristrutturazione è quella che riguarda la sostituzione degli infissi, dove è prevista per il triennio 2017-2019 una detrazione fiscale fino al 50% della spesa. L’importo massimo è di 120 mila euro e può riguardare anche tutti gli interventi volti all’isolamento termico. Le agevolazioni comprendono anche i prestiti per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe A o superiori.
Come scegliere il miglior mutuo per ristrutturazione
Per scegliere il mutuo per le ristrutturazioni migliore è necessario valutare quello più in linea con le proprie esigenze, analizzando sia i costi del finanziamento che tutti gli altri aspetti del mutuo. Ovviamente la possibilità di godere delle detrazioni fiscali è un aspetto importante da considerare, specialmente quando è la banca stessa ad occuparsi del procedimento. È importante non farsi abbagliare da TAN eccessivamente bassi, perché spesso nascondono invece costi e commissioni elevate che possono far lievitare anche di molto il costo finale del mutuo.
Gli aspetti principali da valutare sono:
- TAEG, tasso annuale effettivo globale comprensivo di tutti i costi del mutuo
- durata del rimborso
- capitalizzazione degli interessi
- possibilità di estinzione anticipata
- costi di gestione
- portabilità del mutuo
- documenti richiesti
Inoltre è necessario scegliere tra un mutuo per ristrutturazioni a tasso fisso oppure variabile. I mutui a tasso fisso rappresentano una sicurezza, il tasso iniziale è leggermente più alto ma non varia nel tempo. Invece i mutui a tasso variabile sono sicuramente più vantaggiosi al momento, ma possono subire variazioni anche piuttosto ingenti nel corso degli anni di rimborso. Meglio optare per un mutuo a tasso misto, cioè variabile con la possibilità di passare a quello fisso.
Come richiedere un mutuo per ristrutturazione
Per richiedere un mutuo per una ristrutturazione bisogna rivolgersi presso una filiale di zona della propria banca. I documenti necessari sono:
- documento d’identità
- codice fiscale
- preventivo di spesa
- certificato di reddito
- documento di proprietà dell’immobile
- documenti aggiuntivi richiesti dall’istituto
Mutuo o prestito, quale scegliere per le ristrutturazioni
Quando bisogna scegliere una forma di finanziamento per effettuare una ristrutturazione, la scelta ricade su due tipologie principali, i prestiti e i mutui. I mutui hanno dei costi di accensione più alti, che comprendono per esempio una scrittura notarile e l’apertura di un’ipoteca sull’immobile. Di contro sono sicuramente la soluzione più conveniente in termini economici, soprattutto quando si parla di cifre superiori ai 20.000€. Invece i prestiti hanno dei costi di sottoscrizione più bassi, ma dei tassi d’interesse in media più alti rispetto ai mutui. Per questo possono essere convenienti per piccole spese, molto meno su importi considerevoli.
I mutui per ristrutturazione sono uno strumento di finanziamento estremamente conveniente, con il quale è possibile effettuare sia interventi di manutenzione ordinaria che strutturali. Possono essere sia a tasso fisso che variabile in base alle proprie esigenze. Inoltre sono facili da richiedere, basta avere un certificato di reddito come la busta paga, il cedolino della pensione o la dichiarazione dei redditi, ed è possibile godere delle detrazioni fiscali per tutti gli interventi volti a migliorare l’efficienza energetica dell’immobile.