Apertura partita IVA per i disoccupati: tutte le agevolazioni
Da anni lo Stato italiano finanzia e aiuta i disoccupati che vogliono mettersi i proprio, per avviare un’attività imprenditoriale oppure per iniziare a lavorare come liberi professionisti. Per farlo ovviamente è necessario aprire una Partita IVA, uno strumento fiscale indispensabile per lavorare autonomamente. Vediamo nello specifico quali sono le agevolazioni previste per i disoccupati che vogliono aprire una Partita IVA, oltre alle novità in materia per il 2018.
Agevolazioni apertura Partita IVA per disoccupati: i programmi di Invitalia
Anche nel 2018 Invitalia, l’agenzia incaricata dallo Stato per finanziare l’autoimprenditorialità, soprattutto tra i giovani e i disoccupati, continuerà a rappresentare il modo migliore per ottenere aiuti e agevolazioni nell’apertura della partita IVA. Come noto Invitalia promuove l’autoimpiego, nella forma del franchising, del lavoro autonomo e della microimpresa. In particolare sono attivi diversi programmi, legati al lavoro autonomo, alla creazione di microimprese, alle start up e alla’utoimprenditorialità nel settore del turismo.
La maggior parte degli stanziamenti riguardano le persone disoccupate che risiedono in Campania, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Invitalia offre un aiuto per l’apertura di una ditta individuale, purché il richiedente sia maggiorenne, residente in Italia e inoccupato al momento della presentazione della domanda. In questo modo si possono ricevere finanziamenti per investimenti fino a un importo massimo di 25.823€, IVA esclusa. I settori interessati sono quello dei servizi, della produzione di beni tranne l’agricoltura diretta e il commercio.
I finanziamenti ricevuti sono suddivisi tra una parte a fondo perduto, quindi non restituibile e un’altra tramite un prestito a tasso agevolato, della durata massima di 5 anni e nella misura del 50 e 50%. Per poter rientrare nei criteri di assegnazione delle agevolazioni è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni, oppure essere donne di qualsiasi età. I finanziamenti riguardano gli investimenti nell’acquisto di terreni e fabbricati, nella realizzazione di impianti, nell’acquisto di macchinari, nelle ristrutturazioni , nei brevetti, nella formazione e nell’acquisto di beni strumentali.
Per ottenere le agevolazioni previste da Invitalia, per i giovani disoccupati e le donne che decidono di aprire una Partita IVA per il lavoro autonomo, è necessario inviare una domanda esclusivamente per via telematica. Tra gli allegati richiesti ci sono il business plan aziendale o imprenditoriale, il proprio curriculum vitae e una dichiarazione di conformità alle disposizioni di Invitalia. Le domande vengono analizzate e valutate dall’istituto, per creare delle graduatorie di merito ed erogare i fondi fino all’esaurimento della disponibilità economica del fondo.
Partita IVA 2018: tutte le novità
Recentemente sono state introdotte alcune novità per i titolari di Partita IVA, perciò prima di aprirne una è importante capire come funzionano le Partite IVA nel 2018 e cosa cambierà rispetto agli anni precedenti. Innanzitutto gli studi di settore saranno ancora attivi fino al 2019, anno in cui invece verranno aboliti definitivamente e sostituiti dai nuovi indici di affidabilità ISA. Dal primo luglio del 2018 sarà obbligatorio per tutti i titolari di Partita IVA l’emissione della fattura elettronica, per il momento soltanto sulle spese relative ai carburanti, benzina e gasolio e nei subappalti dei lavori con la Pubblica Amministrazione.
La fattura elettronica verrà estesa a tutte le altre funzionalità a partire da gennaio del 2019, quindi meglio iniziare a prepararsi. Per quanto riguarda la tassazione delle Partita IVA nel 2018 ci saranno due regimi, la IRI con aliquota fissa al 27,5% e calcolata in base al reddito, che sarà applicata sugli utili aziendali e l’Irpef, dovuta su tutti gli utili aziendali distribuiti ai soci sempre in base al reddito. Tra le agevolazioni previste per il 2018 ci sarà l’atteso Bonus Pubblicità, un credito d’imposta per le aziende e i liberi professionisti che faranno pubblicità su giornali e riviste, anche online.
Quest’anno entreranno in vigore anche le misure del Jobs Act autonomi, un pacchetto di provvedimenti pensati appositamente per i lavoratori autonomi titolari di una Partita IVA. Il Jobs Act autonomi porterà interessanti novità nel 2018, tra cui l’obbligo dei pagamenti a 30 giorni per i liberi professionisti, la deducibilità delle spese sostenute per la formazione professionale e l’estensione a 6 mesi del congedo parentale, valido per tutti gli iscritti alla Gestione Separata dell’Inps.