Come aprire un negozio di fiori: il business del fioraio
Sebbene possa sembrare un’attività di secondo piano, un negozio di fiori è invece un business che può risultare davvero redditizio. Ovviamente non basta aprire un negozio in una posizione strategica, ma è importante pianificare un’accurata strategia imprenditoriale, studiare il settore e capire come differenziarsi dalla concorrenza. Sul mercato le opportunità non mancano, infatti i fiori rimangono un regalo senza tempo, un prodotto il quale nonostante l’era digitale continua a essere un evergreen che difficilmente tramonterà per sempre. Ecco alcuni consigli utili per capire come aprire un negozio di fiori.
Lo studio del settore
Innanzitutto come accennavamo è indispensabile studiare il settore, per capire una serie di informazioni estremamente utili e importanti. Ad esempio bisogna capire che tipo di attività impostare, quali sono le persone alle quali il proprio servizio si rivolge, che margini esistono e cominciare a buttare giù una prima bozza del progetto imprenditoriale. In questo modo si possono comprendere meglio alcuni aspetti essenziali, tra cui l’investimento richiesto e una previsione sul tempo di ammortamento della spesa.
Nel dettaglio è fondamentale determinare con precisione la somma che sarà necessario investire, considerando tutti i costi iniziali ed eventuali imprevisti, anche un certo tempo in cui le entrate saranno minime e non copriranno neanche i costi. Dopodiché bisogna trovare i soldi, facendo ricorsi a risorse proprie oppure chiedendo un prestito in banca. Infine va individuata l’attività da avviare, analizzando ogni minimo dettaglio dallo stile del negozio ai servizi accessori (consegne a domicilio, angolo bar, oggettistica, ecc…).
La scelta della location
Con un business plan in mano è possibile passare alla fase successiva, la scelta del locale e dunque della zona in cui sarà situata l’attività commerciale. Si tratta di una decisione difficile, da prendere considerando i seguenti aspetti:
- budget a disposizione
- clientela target
- rapporto qualità-prezzo
- visibilità
Tutti questi fattori sono importanti, infatti è inutile cercare un immobile in una zona al di fuori della propria portata, oppure concentrarsi nei pressi di un quartiere residenziale o di un cimitero se il target sono persone giovani. Una volta trovata la location bisogna contrattare sul prezzo, cercando di strappare un accordo conveniente e soprattutto stipulare un contratto lungo. Tale opzione permette di difendersi nei primi anni da aumenti improvvisi del canone di locazione, una strategia spesso usata nell’affitto di locali commerciali.
Le procedure burocratiche
Adesso arriva la parte più difficile e meno accattivante, le procedure burocratiche. Prima di tutto per aprire un fioraio è necessario richiedere la partita IVA, quindi bisogna iscriversi presso il Registro delle Imprese ed effettuare la SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Queste procedure si possono eseguire presso gli appositi uffici comunali, rivolgendosi negli sportelli del comune di appartenenza.
L’apertura delle partita IVA invece si fa presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate, anche in modalità telematica, mentre rimane anche l’apertura di una posizione contributiva presso l’INPS, l’Istituto di previdenza sociale. Infine è possibile contrattare anche un commercialista esperto, oppure decidere di fare tutto da soli, ricordandosi che dal primo gennaio 2019 esiste l’obbligo della fatturazione elettronica.
Avviamento del negozio di fiori
Quando tutto è in regola è possibile partire con la propria attività, installando i frigoriferi per la conservazione dei fiori e allestendo le decorazioni del negozio in base al progetto e allo stile scelto per il locale. Nei primi mesi è possibile organizzare degli eventi e delle promozioni speciali ad esempio invitando un personaggio famoso, oppure pianificando un aperitivo e regalando un fiore ad ogni invitato. Qualsiasi iniziativa serva per aumentare la visibilità è sicuramente ben accetta.
Quanto si può guadagnare con un fioraio
Purtroppo si tratta di una domanda troppo generica per avere una risposta univoca, infatti il guadagno di un negozio di fiori dipende da tantissimi fattori. L’unica certezza sono le tasse, perciò sarà possibile portarsi a casa all’incirca il 30/40% del fatturato. Dove si guadagna di più? Senza dubbio sulle composizioni, che possono raggiungere prezzi davvero elevati a seconda della propria bravura e creatività, con un margine ben più alto rispetto alla vendita dei singoli fiori, su cui l’unico fattore distintivo è il prezzo.
Inoltre si può cercare di entrare nel giro degli allestimenti, realizzando decorazioni floreali per feste, matrimoni, battesimi, seminari, manifestazioni sportive, raduni, locali commerciali, oppure all’interno di set cinematografici dove di solito i compensi sono abbastanza elevati. Sono pochi i settori dove la creatività è in grado di fare tanta differenza come nelle attività legate alla vendita dei fiori.
Quali sono i migliori programmi di franchising per negozi di fiori?
Un’opzione alternativa al classico negozio autonomo è il franchising, ovvero l’apertura di un’attività che sfrutta dietro pagamento la notorietà di un brand affermato. Nel settore esistono diversi franchising interessanti tuttavia bisogna valutare con calma e attenzione tale ipotesi, verificando bene le clausole del contratto e il regolamento. Alcuni franchising di fiori importanti sono ad esempio:
- Flora Flores
- Fiorito
- MyOverRose
- Frida’s
- OnlyMoso