Codice tributo 3961 Tasi: cos’è e come si usa
La tassa sui servizi unici è un’imposta comunale, la quale fa parte dei contributi unici IUC che comprendono appunto Tasi e IMU. Questo contributo non deve essere versato da chi possiede un’abitazione principale di residenza, purché non sia considerata signorile, ma dai titolari di seconde casa, fabbricati rurali ad uso strumentale, uffici e negozi. Vediamo come funziona il codice tributo 3961 per la compilazione del modello F24 e il pagamento della Tasi.
Cos’è il codice tributo 3961?
Il codice tributo 3961 è un riferimento fiscale utilizzato per il versamento della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili di competenza dei comuni. In particolare questo codice serve per il pagamento dell’acconto della Tasi, al saldo della seconda rata oppure al versamento integrale della tassa corrisposto in un’unica soluzione.
Ovviamente, per maggiori informazioni è possibile consultare la guida ufficiale sul codice tributo 3961 dell’Agenzia delle Entrate, dove trovare tutte le indicazioni in merito al pagamento dell’imposta, all’uso del codice e alla compilazione del modello F24. Il riferimento normativo per il codice tributo 3961 è per la sezione altri fabbricati, quindi per il pagamento della Tasi sulle seconde abitazioni residenziali, i negozi e gli uffici.
A seconda della tipologia dell’immobile e della destinazione d’uso, l’Agenzia mette a disposizione una serie di codici numerici per il versamento della tassa sui servizi unici. Nel dettaglio il gruppo comprende il codice 3958 (abitazione principale di residenza), la sigla 3959 (fabbricati rurali per uso strumentale) e il 3960 (aree e terreni fabbricabili).
Come si usa il codice 3961 nel modello F24?
Il codice tributo 3961 si utilizza per la compilazione del modello F24, il documento standardizzato dell’Agenzia delle Entrate per il versamento di tasse e contributi nei confronti dell’Amministrazione Pubblica principale e delle varie competenze locali. In questo caso bisogna accedere alla sezione dell’F24 denominata “IMU e altri tributi locali”.
A questo punto è necessario inserire il codice del comune nella prima colonna (codice ente/codice comune), saltare la casella ravvedimento se non di pertinenza (Rav), quindi indicare se sono state effettuate modifiche all’immobile sul quale pagare la Tasi (Imm Var).
Dopodiché nella parte successiva bisogna barrare se si stratta o meno dell’acconto (Acc), altrimenti se si paga in una sola soluzione bisogna lasciarla in bianco.
Se il pagamento è per il saldo va segnata la casella dopo (Saldo), perciò si deve inserire il numero di immobili sui quali si pagherà la Tasi (num Immob) e finalmente scrivere il codice tributo 3961 nella sezione apposita (codice tributo).
Infine va lasciata in bianco la parte che indica la rateizzazione (ratezione/mes rif.), per poi segnare l’anno al quale si corrisponde l’imposta (anno di riferimento), riportare la somma da versare (importi a debito versati) e non scrivere nulla nell’ultima casella (importi a credito compensati).
Come si paga la Tasi?
La Tasi deve essere pagata in un solo versamento o tramite acconto e saldo finale, attraverso il modello F24 oppure con l’apposito bollettino. Le scadenze 2020 per la Tasi sono il 16 giugno per l’acconto e la soluzione unica (salvo proroghe per il coronavirus), mentre entro il 16 dicembre va eseguito il saldo della tassa sui servizi unici.
Devono pagare la Tasi i proprietari di case considerate di lusso, che rientrano nelle categorie catastali A1, A8 e A9, i titolari di seconde case, fabbricati rurali ad uso strumentale, aree edificabili e immobili in affitto. Il calcolo di effettua in base alla rendita catastale, con aliquote aggiornate annualmente e a seconda della categoria dell’immobile.
Il pagamento della Tasi può essere realizzato con il modello F24 online, tramite servizi di internet banking abilitati, presso gli uffici postali o con delega a commercialisti e consulenti fiscali abilitati.