Sistema catastale tavolare: cos’è e come funziona?
In quasi tutta Italia vige il sistema catastale ordinario: esistono alcune zone del nostro Paese in cui viene infatti utilizzato il sistema catastale tavolare. Vediamo in quali aree dell’Italia si impiega questo sistema, eredità della legislazione austro-ungarica, come funziona e quali differenze ci sono con il sistema ordinario.
Cos’è e dove si usa il sistema catastale tavolare
Il sistema catastale tavolare si distingue da quello ordinario per alcuni importanti aspetti. Al di là delle origini storiche, il sistema tavolare prevede una diversa modalità di conservazione, con gli atti, i documenti ed i registi che vengono raggruppati nel Libro Fondiario, e soprattutto per il rilievo giuridico che hanno le sue risultanze. Infatti, se nel sistema ordinario queste hanno un efficacia solamente probatoria, nel sistema catastale tavolare queste hanno efficacia costitutiva per quanto riguarda i trasferimenti immobiliari.
Questo particolare ordinamento catastale viene applicato nei territori che sono stati annessi all’Italia alla conclusione della Prima Guerra Mondiale. Si parla quindi delle province di Trieste, di Gorizia, di Bolzano e di Trento, oltre che alcuni comuni della provincia di Udine, Vicenza, Belluno e Brescia. Dopo la fine del conflitto, questi territori che prima facevano parte dell’impero austro-ungarico vennero sottoposti ad un regime giuridico transitorio, prima di passare completamente alla legge del Regno d’Italia. Non ci furono però cambiamenti in merito al regime catastale, con tanto di ordinanza ministeriale del 1932 che citava “la conservazione del catasto, nelle Terre Redente, deve essere fatta seguendo la legislazione ex-austriaca”.
I principi ed il funzionamento
Sono quattro i principi cardine su cui si basa il sistema catastale tavolare; questi sono il principio del predecessore tavolare (si puoi iscrivere un diritto esclusivamente nei confronti del soggetto che risulta iscritto come proprietario), il principio dell’iscrizione (la proprietà e gli altri diritti reali sui ben immobili si trasferiscono tra vivi solo con l’iscrizione nel libro fondiario, ovvero con l’intavolazione), il principio di legalità (le iscrizioni avvengono con decreto del giudice tavolare), il principio della pubblica fede.
Il sistema ha una struttura definita a base reale: ogni bene immobile ha la sua partita tavolare a cui vengono associati gli elementi identificativi, i proprietari e le varie formalità. Per riuscire a risalire alle informazioni relative ad un immobile quindi è sufficiente conoscere il numero della particella, da cui sarà possibile risalire alla partita tavolare. Questa è composta da tre fogli:
- il foglio A o foglio di consistenza (riepiloga i dati catastali e la cronologia delle iscrizioni);
- il foglio B o foglio di proprietà (su cui sono riportati i diritti di proprietà e le eventuali limitazioni per il proprietario);
- il foglio C o foglio degli aggravi (su cui sono elencate le eventuali servitù passive, i diritti di abitazione, uso ed usufrutto e le ipoteche).