Iban libretto postale: cos’è, dove si trova, costi di apertura e gestione
I prodotti di risparmio di Poste Italiane sono una certezza granitica per l’Italia: la certezza della garanzia dello Stato e l’opportunità di ottenere un piccolo rendimento sulle somme depositate hanno convinto tantissime persone a scegliere i libretti postali. Nel corso degli anni questo strumento si è evoluto, allineandosi con i tempi e trasformandosi da semplice prodotto di risparmio “statico” in qualcosa si più. Forse non tutti sanno che oggi esiste anche l’IBAN del libretto postale: vediamo a cosa serve e dove si trova prima di riepilogare caratteristiche e costi delle varie tipologie disponibili.
Cos’è e a cosa serve l’Iban del libretto postale
Ebbene sì, anche il libretto postale ha un IBAN; un passo obbligatorio per adeguare questo storico strumento in un contesto in cui si fa sempre meno spesso ricorso al contante e si utilizza di più la moneta elettronica. La presenza di un codice IBAN però non deve far pensare che con il libretto si possano fare tutte le operazioni tipiche del conto corrente. È possibile fare un bonifico verso un libretto postale solo per l’accredito della pensione o dello stipendio pagato da una Pubblica Amministrazione. Questo significa che il titolare del libretto non può ricevere bonifici eseguiti da privati. È invece possibile trasferire i soldi dal proprio conto al proprio libretto postale (si parla in questi casi di girofondo o, se anche il conto e alle Poste, di giroconto): per farlo bisogna andare in un ufficio postale e chiedere il collegamento dell’IBAN del conto all’IBAN del libretto postale (ad un libretto si possono associare fino a dieci conti correnti).
Dove trovare il codice Iban
Ma come si fa a conoscere l’IBAN del proprio libretto postale? Effettivamente il codice non è presente sulla carta libretto. Per individuarlo, i titolari di Libretto Smart possono collegarsi al sito www.poste.it, fare il login con le proprie credenziali, entrare nella sezione Risparmio Postale e selezionare il proprio libretto; nella pagina che compare bisogna cliccare sulla voce Impostazioni: compare una schermata che riepiloga diverse informazioni, quali la forma di emissione, la data di apertura, il tasso base, il numero telefonico collegato al libretto e l’IBAN. In alternativa è possibile ritrovare il codice IBAN del libretto sul contratto di apertura, oppure si può chiedere direttamente all’ufficio postale.
Costi e tipologie di libretto postale
I libretti postali sono emessi da Cassa Depositi e Risparmi e sono garantiti dallo Stato; i titolari possono prelevare e fare versamenti presso qualsiasi ufficio postale e possono utilizzare la carta libretto per prelevare senza costi dagli sportelli Postamat. Un’altra caratteristica dei libretti è rappresentata dall’assenza di costi di apertura, di gestione e di chiusura: si pagano solo gli oneri fiscali sugli interessi (ritenuta del 26%) e l’imposta di bollo, che ammonta a 100 euro per le persone giuridiche e 34,20 euro per le persone fisiche (che non la devono pagare se la giacenza media annua non supera i 5.000 euro). I libretti sono disponibili in diverse formule: Libretto Ordinario, Libretto Smart, Libretto dedicato ai minori e Libretto Giudiziario.