Orto domestico: che cos’è? A quanto ammontano i suoi costi?
Negli anni scorsi si è diffusa molto rapidamente la moda dell’orto domestico. Secondo alcune statistiche (risalenti ormai ad un paio di anni fa), circa due terzi degli italiani ne hanno uno. Ma a cosa si fa riferimento quando si utilizza questo termine? E soprattutto, quanto costa creare un orto in casa al giorno d’oggi?
Cos’è un orto domestico e che vantaggi può dare
Quando si parla di orto domestico, come è facilmente intuibile, si fa riferimento alla coltivazione di un orto in casa; ovviamente si tratta di un orto in dimensioni ridotte, visto che ci si deve accontentare degli spazi che si hanno a disposizione su balconi e terrazzi. Gli obiettivi di chi sceglie di creare un orto domestico sono essenzialmente due: il primo è quello di poter contare sempre su prodotti a chilometro zero e di provenienza certa, mentre il secondo è rappresentato dal risparmio, perché chi fa la spesa si sarà sicuramente accorto quanto siano aumentati i prezzi di frutta e verdura nel corso di questi mesi. Ci sono poi ulteriori vantaggi collegati all’orto: la sua cura può essere un passatempo rilassante e se si riescono ad ottenere dei buoni risultati la gratificazione è davvero tanto (e l’autostima sale alle stelle).
Non serve avere a disposizione grandi terreni per poter coltivare un po’ di frutta ed ortaggi: per produrre piccole quantità per uso domestico è sufficiente sfruttare al meglio i piccoli spazi che si hanno a disposizione sui balconi e nei cortili, magari espandendosi anche in senso verticale. Passeggiando per le vie delle nostre città non è più una rarità vedere sui balconi delle case una schiera di mensole su mensole su cui sono poggiati vasi con piantine di ogni tipo. Secondo alcuni calcoli, grazie ai moduli verticali è possibile coltivare fino a 48 piantine in uno spazoi di soli 1,10 metri quadrati.
Quanto costa creare un mini orto in casa
È impossibile dire a priori quanto può costare un orto domestico: dipende tutto dalla superficie che si ha a disposizione. Ovviamente chi vuole un’autonomia completa per quanto riguarda frutta e verdura dovrebbe avere un terreno abbastanza ampio, ma quando si parla di orto domestico si fa riferimento per lo più alla coltivazione di alcuni ortaggi o frutti in spazi davvero ristretti. L’investimento iniziale prevede diverse voci di spesa: terriccio, semi o piantine, attrezzi da giardinaggio, vasi ed altro materiale: per gli spazi più ridotti la spesa complessiva è molto bassa (possono bastare poche decine di euro), mentre per creare qualcosa di un po’ più curato si può decidere di investire anche qualche centinaia di euro. Ovviamente la spesa si riduce se in casa si hanno già alcune delle cose necessarie per dar vita al progetto.