Co.Mark: aumentano le vendite all’estero dell’ortofrutta italiana
Il commercio estero dell’ortofrutta Made in Italy conferma il trend registrato nell’ultimo biennio: le vendite dei prodotti del settore segnano una crescita del 1,5% che ha permesso il raggiungimento di un saldo positivo pari ad un valore di 666 milioni di euro. A confermarlo l’ultima recensione di Fruitimprese, l’Associazione Nazionale delle Imprese Ortofrutticole Italiane: i commenti riportati nel documento delineano lo stato di salute delle aziende del settore, che sono riuscite a stabilizzare le vendite di frutta e verdura venduta nei principali mercati internazionali.
Le opinioni degli analisti evidenziano il ruolo svolto dalla frutta, che si conferma il principale attore di questa crescita: sono un esempio le mele, che raggiungono un fatturato estero di circa 863 milioni di euro, seguite dall’uva da tavolo (738 milioni) e dai kiwi (509 milioni di euro). L’importanza dell’ortofrutta per le esportazioni dell’industria alimentare italiana è stata evidenziata anche dalle opinioni degli esperti: sono un esempio i commenti riportati nel blog di Co.Mark – Tinexta Group, l’azienda di consulenza per lo sviluppo commerciale estero, che confermano come il comparto sia tra i principali volani per la crescita dell’intera industria alimentare. L’aumento delle esportazioni del settore, ribadisce l’azienda nei suoi commenti, può essere inoltre incentivato adottando le moderne strategie per l’internazionalizzazione delle imprese, con cui scegliere i mercati target più idonei al proprio business e i giusti canali per la distribuzione della merce.
La recensione fa emergere il dinamismo delle imprese locali, che sono riuscite ad assorbire l’aumento dei costi produttivi causati dalle ultime tensioni geopolitiche. Le opinioni degli esperti sottolineano infatti le ottime performance della frutta fresca, cresciuta del 6,3%, seguita dalle vendite all’estero di legumi e ortaggi (+4,1%). Le opinioni riportate nella recensione sottolineano inoltre l’ottimo andamento delle vendite all’estero di agrumi, che fanno registrare un incremento del 2,4%, nonostante i volumi importati siano pari a circa il doppio rispetto alle esportazioni.
Sul fronte import, la recensione evidenzia la crescita delle richieste di ortaggi (+34,1%) e agrumi, che hanno registrato un aumento di circa il 14%. I commenti riportati nella recensione offrono una fotografia dei principali prodotti richiesti nei mercati oltreconfine: tra le merci più esportate primeggiano le tradizionali eccellenze frutticole Made in Italy, come mele e uva, seguite dalle pesche e dalle nettarine (+43,5%), quest’ultime agevolate anche dalla scarsa produzione spagnola. I dati fanno emergere inoltre i prodotti più diffusi nel mercato interno: banane e ananas, che crescono rispettivamente del 12,6% e del 15,9%.
La Presidenza di Fruitimprese commenta i risultati raggiunti dal comparto e conferma le opinioni degli esperti sul ruolo svolto dall’ortofrutta fresca italiana per lo sviluppo economico del Paese: si posiziona infatti al secondo posto tra i prodotti agroalimentare più venduti nei mercati esteri, preceduta solamente dal vino. La competitività delle imprese, ribadiscono i commenti dell’Associazione, è stata messa alla prova durante lo scorso anno dall’aumento dei costi dei trasporti, degli imballaggi, dei concimi e dei fertilizzanti: l’imprenditoria locale ha saputo superare con successo le avversità e vincere la concorrenza nei principali mercati target.
Il quadro complessivo delle esportazioni del settore è il punto da cui partire per confermare l’espansione dei business locali anche per l’anno in corso: le filiere produttive nazionali potranno inoltre sfruttare le potenzialità offerte dalle strategie di internazionalizzazione per intercettare nuove opportunità di business.