TFSubito IBL Banca per anticipo TFS: come funziona
Il Governo ha varato il nuovo provvedimento per l’anticipo del TFS per i dipendenti pubblici, che nei prossimi mesi potranno richiedere un prestito agevolato fino a 45 mila euro, ricevendo prima del tempo un quota del trattamento di fine servizio. Nel frattempo che vengano rese note le banche convenzionate, alcuni istituti di credito propongono già tale possibilità. Si tratta ad esempio di TFSubito di IBL Banca, un finanziamento con cui i neopensionati del settore pubblico possono richiedere il pagamento del 95% del TFS maturato, senza attendere l’addebito da parte degli organismi competenti. Ecco tutti i dettagli.
Cos’è l’anticipo del TFS
Con il Decreto Legge 4/2019 è stata introdotta dal Governo la possibilità di richiedere l’anticipo del TFS, ovvero il Trattamento di Fine Servizio. Si tratta di una buonuscita che spetta a tutti i lavoratori del settore pubblico, una volta raggiunta l’età pensionabile e usciti dal mondo del lavoro, il cui funzionamento è simile a quello del TFR, il Trattamento di Fine Rapporto per i lavoratori privati. Tuttavia questi due sistemi prevedono un differente modello di calcolo.
Infatti, mentre il TFR è caratterizzato da un accantonamento di una quota salariale, pari al 6,91% dello stipendio annuale con rivalutazione fino al 75%, il TFS è un contributo previdenziale, composto da un indennità di buonuscita, un premio di servizio e un’indennità di anzianità. Con le nuove disposizioni di legge i dipendenti pubblici possono richiedere un anticipo del TFS, il quale può arrivare fino a un importo massimo di 45 mila euro, somma che viene concessa da una serie di banche convenzionate sotto forma di prestito agevolato a tasso d’interesse ridotto.
In poche parole, i lavoratori del comparto pubblico possono ottenere un finanziamento in base alla quota relativa al TFS, ricevendo da una della banche che aderiscono all’iniziativa un prestito a condizioni particolarmente convenienti. Ovviamente tale finanziamento prevede dei costi, allo stesso tempo è possibile usufruire prima del tempo di una parte dell’indennità di fine servizio. La norma riguarda i dipendenti entrati in servizio prima del 1° gennaio 2001, assunti con contratto a tempo indeterminato, per i quali è stata introdotta anche un’agevolazione fiscale Irpef dall’1,5 al 7,5%, applicata sulla parte di TFS pagata dopo la pensione.
Come funziona TFSubito di IBL Banca
Una delle banche che offrono tale opportunità è IBL Banca, la quale mette a disposizione degli utenti il prestito TFSubito, un finanziamento agevolato con il quale richiedere l’anticipo del TFS. Questa soluzione è riservata ai lavoratori dipendenti pubblici e statali, in possesso dei requisiti previsti per l’ottenimento del trattamento pensionistico, tra cui un’età pensionabile adeguata per ricevere la liquidità di fine servizio da parte dello Stato italiano. L’istituto di credito permette di richiedere un anticipo del TFS per una quota fino al 95%, evitando in questo modo di attendere l’erogazione dell’indennità previdenziale.
Le tempistiche medie, infatti possono richiedere un attesa compresa tra un minimo di 12 mesi e un massimo di 24 mesi, secondo le ultime rilevazioni. IBL Banca invece propone l’accredito immediato del TFS, rispettando alcune restrizioni che sono nello specifico un importo del Trattamento di Fine Servizio non superiore a 300 mila euro, con pagamento in un unico addebito del 95% della somma maturata dal dipendente pubblico. Il prestito non prevede nessun costo per l’istruttoria della pratica, con tassi d’interesse agevolati rispetto alla media del mercato.
Il rimborso del finanziamento non avviene tramite trattenuta diretta sulla pensione, come occorre per un normale prestito con cessione del quinto, in quanto l’importo erogato dall’istituto di credito verrà risarcito direttamente dall’INPS. Naturalmente rimangono a carico dell’utente i costi relativi al finanziamento, tra cui eventuali oneri accessori e la spesa prevista per il tasso d’interesse applicato dalla banca. Per richiedere TFSubito di IBL Banca è necessario recarsi presso uno sportello del gruppo, muniti di un documento d’identità, del codice fiscale, degli ultimi due cedolini della pensione, del CUD e del documento ufficiale relativo al TFS.
Quali altre banche concedono l’anticipo del TFS?
Per il momento non è stato reso ufficiale l’elenco della banche che aderiscono all’iniziativa, lista che sarà pubblicata probabilmente nelle prossime settimane. Attualmente quindi i prestiti di anticipo TFS sono delle proposte dirette degli istituti di credito, offerte che potrebbero essere modificate in base alle nuove disposizioni di legge. I finanziamenti agevolati di IBL Banca, infatti, ma anche di altri istituti come Banca Mediolanum e Intesa Sanpaolo, propongono l’ottenimento di una quota del trattamento di fine servizio, tuttavia con il nuovo provvedimento verranno applicate condizioni leggermente diverse e più convenienti per i neopensionati del settore pubblico.