Come aprire un negozio in franchising: consigli e requisiti
Aprire una nuova attività commerciale potrebbe essere il modo giusto per investire i propri risparmi, tuttavia si tratta di un’operazione piuttosto costosa e pericolosa a livello finanziario. Infatti per avviare un negozio servono molti soldi, inoltre è necessario mettere in conto un tempo da sei mesi a due anni per far conoscere il brand e creare un marchio di successo e conosciuto. La promozione e la pubblicità hanno costi decisamente elevati e mentre il negozio non parte bisogna coprire le spese di gestione e le mancata entrate.
Un modo per limitare il rischio d’impresa è la formula del franchising, una soluzione che permette di aprire un negozio in affiliazione sfruttando la notorietà di un marchio già affermato sul mercato. Il franchising consente di aprire un negozio con un investimento minore, in più offre sostegno logistico, formazione e servizi alle imprese affiliati per aiutarle a mantenere e far crescere il loro business. Vediamo nello specifico di cosa si tratta, i costi necessari per avviare un negozio in franchising e quali sono le migliori opportunità del momento.
Franchising: cos’è e come funziona
Quella del franchising è una formula che permette di aprire una nuova attività commerciale, come ad esempio un negozio di vendita di prodotti d’abbigliamento o di servizi assicurativi, senza dover partire da zero per quanto riguarda il brand. In poche parole un marchio già noto e attivo da anni sul mercato concede l’uso del brand a delle parti terze, che possono beneficiare della sua notorietà pagando in cambio una percentuale mensile sugli introiti. Il proprietario dell’attività diventa quindi un affiliato, che vende per conto del marchio i suoi prodotti riconoscendogli in cambio una percentuale.
Allo stesso tempo non bisogna investire nella brand awareness, poiché è l’azienda principale a effettuare le campagne pubblicitarie e le sponsorizzazioni del marchio. Ovviamente aprire un negozio in franchising significa sottostare a una serie di vincoli e di limitazioni, poiché ogni azienda che concede il proprio marchio in usufrutto pretende che vengano rispettati alcuni criteri specifici. Si tratta di indicazioni legate alle politiche aziendali, per garantire che il brand continui ad essere riconosciuto e apprezzato per la linea scelta dall’azienda principale.
Come aprire un negozio in franchising
Prima di avviare una qualsiasi attività in franchising bisogna progettare un business plan accurato. Il fatto che si tratti di un franchising non significa che non esistano rischi d’impresa, anzi. Spesso con questa formula i margini di profitto sono più bassi, inoltre non è possibile avere totale libertà d’azione, ad esempio sulle capagne pubblicitarie e le modifiche estetiche e stutturali al negozio, perciò è importante pianificare tutto accuratamente.
Innanzitutto bisogna capire il budget necessario per aprire il proprio negozio in franchising, un aspetto fondamentale per verificare la fattibilità economica dell’investimento. Dopodiché bisogna iniziare a valutare le varie possibilità di business, cominciando a pensare a una nicchia che possa essere profittevole e a un marchio che offra un franchising di qualità e con un buon potenziale imprenditoriale. La scelta del brand è sicuramente la fase più delicata, che merita tempo, attenzione e uno studio approfondito del settore.
Come scegliere il franchising giusto
Trovare il franchising giusto non è un compito facile, infatti bisogna valutare tantissimi aspetti prima di prendere la propria decisione e investire decine o centinaia di migliaia di euro in una nuova attività imprenditoriale. Per scegliere correttamente un franchising è necessario analizzare i costi richiesti dall’azienda madre, tra cui l’investimento iniziale, la percentuale relativa alle royalties per l’uso del marchio, le condizioni di rinnovo e di recesso dal contratto di franchising.
Inoltre è importante analizzare alcuni aspetti legati alla gestione del servizio, come l’esclusività della zona commerciale, l’assistenza fornita dall’azienda, l’eventuale formazione effettuata per i vari franchiser, la durata e la tipologia del contratto, il supporto logistico messo a disposizione e ovviamente i vincoli imposti dall’impresa principale sulla gestione del negozio. Tutti questi fattori servono per fare una valutazione precisa di ogni franchising.
L’ideale in questi casi è organizzare una tabella dettagliata per ogni azienda e dare una valutazione finale al programma di franchising. In questo modo risulterà molto più semplice scegliere quello giusto, trovando tra le migliori opportunità quelle che si adeguano meglio alle proprie esigenze economiche e familiari. Naturalmente bisogna assicurarsi che l’azienda proprietaria del franchising sia una realtà seria e affermata, con esperienza nel settore e una rete di affiliati ben strutturata.
Quanto costa aprire un negozio in franchising
I costi di un franchising sono sicuramente degli aspetti fondamentali da tenere in conto prima di aprire un nuovo negozio. Come abbiamo visto il contratto di franchising varia a seconda dell’azienda e del tipo di servizi inclusi, perciò bisogna sempre valutare non solo il singolo costo del contratto ma il rapporto tra la qualità e il prezzo. Tra i costi principali per aprire un negozio in franchising ci sono:
- fee d’ingresso
- royalties
- canoni di servizio
- contratti di locazione
- spese di gestione
- avvio dell’attività
- ordini di rifornimento iniziale
- costo dei dipendenti
La fee d’ingresso è un costo che ogni azienda richiede al proprio affiliato per usufruire della concessione del marchio, un pagamento non rimborsabile il cui importo è legato alla notorietà del brand e alla sua diffusione a livello mondiale. Oltre alle fee d’ingresso ci sono poi le royalties periodiche previste per l’uso commerciale del marchio, che di solito sono composte da una percentuale fissa sul fatturato del negozio.
Poi bisogna mettere in conto il costo della progettazione del negozio, della ristrutturazione del locale commerciale, dell’adeguamento, di eventuali licenze e permessi e dell’allestimento estetico e architettonico. Oltre a questi costi ci sono quelli necessari a eseguire il primo ordine per rifornire il negozio, un investimento considerevole che serve per riempire gli scaffali ed entrare in attività.
Infine è necessario calcolare anche i costi legati ai primi mesi d’attività, poiché anche se il brand è già noto e conosciuto non è detto che il negozio in franchising parta immediatamente come un successo. Perciò è importante avere sufficiente budget a disposizione per sopportare i primi mesi d’inizio attività, calcolando le spese di affitto, il costo dei dipendenti e l’investimento necessario per promuovere l’apertura del negozio nella zona di esercizio.
Il contratto di franchising: la normativa
Tutti i contratti di franchising sono regolati in Italia dalla Legge n. 129 del 6/05/2004, visualizzabile e scaricabile gratuitamente sul sito ufficiale della Camera dei Deputati. La normativa stabilisce i confini giuridici del contratto di franchising, che può essere stipulato tra due soggetti giuridici economicamente indipendenti, dove uno dei due concede all’altro alcuni diritti legati alla proprietà industriale e intellettuale di un marchio registrato.
La Legge stabilisce anche la forma e le informazioni che ogni contratto di franchising deve avere. Ad esempio l’azienda che avvia un’attività di tipo franchising deve avere già ampiamente sperimentato tale business, il contratto non può avere una durata inferiore a 3 anni, inoltre devono essere indicati dettagliatamente i costi d’ingresso, le percentuali per le royalties, le modalità di esclusività territoriale, le caratteristiche dei servizi offerti e tutte le condizioni di rinnovo e di cessazione del contratto di franchising.
I migliori franchising da aprire in Italia nel 2018
Le aziende che offrono la formula del franchising sono veramente tante, ma ovviamente bisogna trovare quella più adatta alla propria zona commerciale, alle esigenze personali e finanziarie, scegliendo quella che possa offrire i migliori rendimenti possibili nel medio e lungo termine. Ecco quindi alcuni franchising interessanti per aprire un negozio in Italia nel 2018.
Abbigliamento
MaraDiva, a partire da 2.500€
Friking, a partire da 5.000€
Sposa ModaMilano, a partire da 8.000€
Emporio 88, a partire da 20.000€
Camomilla, a partire da 25.000€
Robe di Kappa, a partire da 50.000€
Camicissima, a partire da 50.000€
Food e salute
Momenti di tè, a partire da 2.500€
Food senza Glutine, a partire da 5.900€
Wine Beer, a partire da 12.000€
NaturPlus, a partire da 12.500€
Kyosko Sushi, a partire da 15.000€
Gelaterie Estensi, a partire da 19.500€
Yogurtlandia, a partire da 25.000€
Pastasì, a partire da 39.000€
Bella Vida ristorante brasiliano, a partire da 50.000€
White Bakery, a partire da 300.000€
Caffè e bevande
Coffee Specialist, a partire da 9.900€
Pausa Caffè, a partire da 12.900€
101 Caffe’, a partire da 19.800€
Estetica
OsteoLab, a partire da 5.000€
Hintime Beaty&Spa, a partire da 15.000€
The Original Barber Shop, a partire da 19.000€
Nails Cube, a partire da 30.000€
Autoveicoli e moto
Mister Lavaggio, a partire da 3.500€
GoWash, a partire da 5.400€
CMT Motor, a partire da 19.000€
Giffi Noleggi, a partire da 85.000€
Servizi alle imprese
iComm Lab, a partire da 1.900€
Team Service, a partire da 5.000€
Tutelarisarcimenti.it, a partire da 5.800€
Il Tuo Fiscalista, a partire da 10.000€
UniPoste, a partire da 30.000€
Mail Boxes Etc, a partire da 58.000€