Assunzioni scuola: come funziona l’immissione a ruolo?
Nel corso nel 2017 è stato approvato il decreto legislativo relativo alla nuova formula di reclutamento per i docenti: i cambiamenti introdotti sono diversi, quindi non sarebbe una cattiva idea dare un’occhiata al meccanismo delle assunzioni scuola; scopriamo come funziona l’immissione a ruolo e quali sono i passi da seguire per diventare insegnante.
Come funziona la nuova formula delle assunzioni scuola
Se volessimo fare una sintesi estrema, il percorso da seguire per raggiungere l’immissione a ruolo è composto da tre fasi:
- conseguimento del titolo di studio richiesto (laurea magistrale o a ciclo unico)
- partecipazione al concorso scuola (ovviamente con esito positivo)
- frequentare il FIT (formazione iniziale e tirocinio), il nuovo percorso della durata di tre anni che ha preso il posto della vecchia TFA.
Per partecipare al concorso scuola non è sufficiente aver conseguito una laurea abilitante, ma bisogna aver accumulato anche 24 CFU (crediti formativi universitari) nelle metodologie e tecnologie didattiche e in determinate discipline; servono anche 6 CFU in almeno tre dei seguenti ambiti disciplinari: psicologia, metodologie e tecnologie didattiche, antropologia, pedagogia e didattica dell’inclusione. Il concorso scuola si svolge ogni due anni e si articola in due prove scritte e un orale.
Il FIT e l’immissione a ruolo
I vincitori del concorso potranno partecipare al FIT, durante il quale riceveranno una retribuzione crescente. L’obiettivo del nuovo percorso è quello di contrastare il precariato e soprattutto dare agli aspiranti docenti delle tempistiche sicure. Durante il primo anno i partecipanti al TIF si impegneranno per conseguire il diploma di specializzazione per l’insegnamento secondario (bisogna ottenere 60 crediti tra corsi, lezioni, seminari e laboratori, attività di tirocinio diretto e attività formative aggiuntive e superare la prova finale). Nel biennio successivo bisogna svolgere altre attività di studio e tirocini formativi; al termine del secondo anno (durante il quale svolgono anche supplenze saltuarie per un massimo di 15 giorni) gli aspiranti docenti vengono sottoposti ad una valutazione per partecipare al terzo anno, durante il quale potranno tenere supplenze su posti disponibili e vacanti.
La partecipazione al FIT prevede la sottoscrizione di un contratto a tempo determinato: per i primi due anni la retribuzione viene fissata in sede di contrattazione collettiva nazionale, mentre per il terzo anno la paga sarà quella prevista per i contratti di supplenza annuale. Al termine del percorso di tirocinio avviene la tanto sospirata immissione a ruolo. Visto che la nuova formula entrerà in vigore nel 2018, le prime assunzioni scuola che seguiranno questo iter avverranno nel 2012/2022. I posti previsti nel bando del concorso saranno di numero pari a quelli che si presume che saranno vacanti nel terzo e quarto anno scolastico successivo a quello in cui si terranno le prove concorsuali.