Banche in crisi: quali sono quelle italiane?
La nuova crisi che sta colpendo il nostro Paese ha risvegliato nelle menti delle persone le paure relative alla salute dei vari istituti di credito. Purtroppo lo scenario economico dei prossimi mesi non si prospetta particolarmente positivo, anzi: questo periodo di difficoltà potrebbe mettere a dura prova la solidità delle banche, soprattutto di quelle che non vivono un buon momento di forma. Vediamo quali sono le banche in crisi italiane.
Come individuare le banche più solide e quelle più in difficoltà
Bastano un paio di numero per giustificare i timori degli italiani: i risparmi complessivi ammontano a circa 4.200 miliardi (di cui quasi 1,500 miliardi sono liquidi detenuti sui conti correnti). Ci si può fidare delle banche a cui affidiamo i nostri soldi? Questa è una delle domande più frequenti tra i risparmiatori. Nonostante quello che si possa pensare, anche perché non sono passati molti anni dallo scandalo che ha coinvolto tante banche in crisi, il sistema bancario italiano nel suo complesso gode di discreta salute. Certo, il periodo non è sicuramente tra i migliori ed i risultati saranno più evidenti tra qualche mese, ma non sono pochi gli istituti che possono essere definiti solidi e stabili.
Per individuare gli istituti più forti e quelli un po’ più in difficoltà è possibile fare riferimento a diversi parametri; i due parametri più utilizzati in questi casi sono:
- Commomn Equity Tier 1 ratio (o più bevemente CET1 ratio), che esprime il rapporto tra il capitale ordinario versato e le attività ponderate per i rischi;
- Total Capital Ratio, che rappresenta il rapporto tra il patrimonio complessivo di vigilanza ed il valore delle attività ponderate.
Più alti sono questi valori e più una banca può essere considerata solida. La BCE ha disposto un CET1 ratio minimo pari all’8% (se è più basso, l’istituto deve rafforzare il patrimonio se vuole scongiurare l’amministrazione straordinaria o il bail-in)
Gli istituti più stabili
Stando a quanto comunicato dalla BCE all’inizio di questo 2020, le banche italiane più solide sono Credem, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bper Banca. La prta alta della classifica è completata da Banco BPM, Credito Cooperativo Italiano e Ubi Banca. Ci sono statistiche anche per quanto riguarda il settore delle banche online: le più solide tra loro sono risultate Banca Mediolanum, Banca Fideura, Finecobank, Banca Generali, ING, Banca Sistema. Sapere quali sono le banche più solide è importante, ma è altrettanto importante conoscere invece quali sono le banche italiane più a rischio.
La classifica delle banche in crisi italiane
L’elenco delle banche a rischio è decisamente ampio. Attenzione, però: il fatto che gli istituti compaiano in questo elenco non significa che siano ad un passo dal default. L’indagine condotta dall’Ufficio Studi di Altroconsumo dimostra che le banche a rischio italiane sono: CRU Rovereto BCC, Banca Farmafactoring, Banca di Filottrano, Banca Don Rizzo, Banca Monte Pruno, Banca Patavina/CC di Sant’Elena e Piove di Sacco, Banca Valdichiana, BCC Agrobresciano, BCC Bergao e Valli, BCC dell’Oglio e del Serio. Nella lunga lista pubblicata dalla Studio si nota la presenza di un gran numero di piccoli istituti di credito cooperativo.