Bond Convertendo: cos’è e come funziona
Spesso nel settore finanziario si sente parlare di Bond Convertendo, una particolare forma di obbligazione molto utilizzata dalle società quotate, in alternativa al ben più famoso Bond Convertibile. Si tratta di uno strumento a disposizione delle aziende, che possono offrire ad investitori e risparmiatori due tipi di asset obbligatorio. Il bond convertibile permette di trasformare le obbligazioni in azioni dell’impresa, diventando a tutti gli effetti un azionista, tuttavia è una decisione del tutto soggettiva e arbitraria, mentre il bond convertendo invece obbliga ad eseguire tale operazione. Capire esattamente cosa significa bond convertendo e come funziona, è estremamente importante per evitare truffe e investire i propri risparmi in maniera corretta e soprattutto consapevole. Vediamo come fare.
Cosa significa bond e come vengono utilizzati?
Bond è un termine inglese che in italiano significa obbligazione, ovvero un titolo emesso da una società o un ente, che garantisce all’investitore il pagamento a scadenza del valore nominale del bond più eventuali interessi, chiamati in gergo finanziario cedole. I bond sono un modo con cui le aziende si finanziano, recuperando capitali sui mercati da investire nello sviluppo dell’impresa, una soluzione che di norma è più conveniente rispetto al credito bancario.
D’altra parte i risparmiatori possono investire su uno strumento a basso rischio, specialmente quando il bond viene emesso da enti pubblici e grandi società affermate, ottenendo il pagamento del valore nominale a scadenza e quello degli interessi a seconda della frequenza stabilità, quindi trimestrale, semestrale e così via. In pratica i bond o le obbligazioni sono dei titoli di debito, che un’azienda offre in cambio di liquidità, mentre i risparmiatori entrano in possesso di note di credito, che saranno remunerate alla scadenza.
Il meccanismo è lo stesso dei titoli di Stato, obbligazioni che il Paese emette per finanziare la crescita e lo sviluppo, rimborsando il valore nominale e gli interessi maturati dei bond con il potenziale miglioramento dell’economia, perciò con il maggior gettito fiscale previsto. Tuttavia non tutti i bond sono uguali, infatti possono non prevedere il pagamento degli interessi o cedole, ma della sola differenza fra il prezzo di sottoscrizione e il valore nominale a scadenza, essere convertibili in azioni su richiesta oppure no, ma anche obbligare alla conversione come avviene per i bond Convertendo.
Bond Convertendo: come funzionano
I bond convertendo sono titoli obbligazionari, vincolati alla trasformazione in azioni della società che li ha emessi, al termine della scadenza prevista dall’accordo. Le azioni che l’investitore riceverà saranno dei nuovi titoli, secondo il prezzo di mercato presente al momento dello scambio. Si tratta di uno strumento finanziario utile per entrambe le figure, sia per le società che li emettono che per gli investitori. Le prime possono evitare problemi di sopravalutazioni azionarie, mentre i secondo hanno a disposizione uno strumento d’investimento meno rischioso.
Le obbligazioni o bond, infatti, prevedono una certa tutela del capitale investito, mentre le azioni sono soggette ai rischi del mercato. In questo modo il proprietario dei bond sarà protetto durante la prima fase, esponendosi soltanto al momento della conversione dei titoli obbligazionari in azioni. Dopodiché potrà scegliere come comportarsi, se mantenere il nuovo pacchetto azionario oppure venderlo sul mercato, ad esempio qualora la quotazione offrisse un buon ritorno economico.
Perché le aziende emettono bond Convertendo e Convertibili?
I motivi che spingono le società quotate a offrire bond Convertendo e Convertibili sono differenti. Ad esempio possono beneficiare di tassi d’interessi sul pagamento delle cedole più bassi, quindi più convenienti, poiché i titoli possono essere cambiati in azioni, quindi hanno un valore assoluto e potenziale più elevato. Allo stesso tempo si tratta di uno strumento che piace molto agli investitori, che soprattutto con i bond Convertibili possono usufruire di una maggiore libertà di scelta.
Inoltre i bond che possono essere convertiti offrono un ulteriore vantaggio. Le aziende possono giocare con le valutazioni azionarie, risparmiando sui costi di finanziamento, attraverso raccolte di capitale eseguite nel momento migliore, con le caratteristiche più adatte per assicurare un risparmio nel medio e lungo periodo. Anche per i risparmiatori i bond sono un mezzo finanziario interessante, meno rischioso rispetto alle azioni dirette, con una tutela minima del capitale investito, ma presentano comunque degli svantaggi.
Al contrario delle obbligazioni tradizionali, non convertibili, i bond Convertendo possono essere “chiamati dall’emittente” come si dice in gergo tecnico in un momento non opportuno, ovvero buono per l’azienda ma non altrettanto per gli investitori, che magari avrebbero preferito attendere ancora un po’. In conclusione possiamo dire che i bond Convertendo permettono di ridurre al ribasso il rischio, limitando però anche il guadagno potenziale ottenibile con quell’operazione.