Bonus bici 2022: le risposte alle domande frequenti
Il bonus biciclette, conosciuto anche come bonus mobilità, è stato introdotto con il decreto legge Rilancio, del 19 maggio 2020. Questa disposizione è nata per favorire la mobilità sostenibile e per fronteggiare la carenza di posti sui mezzi pubblici, causata dalle restrizioni dovute alla pandemia di Coronavirus.
Il bonus, creato per cercare di promuovere nuovi stili di vita, più rispettosi nei confronti dell’ambiente, è stato in seguito confermato come forma di ristoro a favore dei contribuenti.
In questo articolo risponderemo ad alcune delle domande più frequenti sul bonus bici.
A chi spetta il bonus biciclette?
Possono farne richiesta le persone che, dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, hanno acquistato biciclette, e-bike, veicoli per la micro mobilità elettrica (monopattini, segway, hoverboard), abbonamenti ai trasporti pubblici e servizi di mobilità elettrica sostenibile o condivisa.
Attenzione, però: da soli, questi requisiti non bastano. Come ha scritto l’Agenzia delle Entrate: possono usufruire del credito d’imposta le persone fisiche che, dal 1° agosto 2020 al 31 dicembre 2020, hanno rottamato, contestualmente all’acquisto di un veicolo, anche usato, a bassa emissione di anidride carbonica (Co2 compresa fra 0 e 110 g/km), un secondo veicolo di categoria M1 rientrante tra quelli previsti dalla normativa in materia.
In estrema sintesi, per ottenere il bonus biciclette occorre anche aver rottamato, contemporaneamente all’acquisto del nuovo mezzo, un veicolo inquinante di categoria M1. Il veicolo rottamato, però, deve essere intestato da almeno un anno alla persona proprietaria del nuovo mezzo oppure a un suo familiare convivente alla data di acquisto del veicolo.
A quanto ammonta?
Per il bonus biciclette 2022 sono stati stanziati 5 milioni di euro, che costituiscono il limite complessivo di spesa. L’Agenzia delle Entrate ha emanato un provvedimento con cui ha reso nota la percentuale del credito d’imposta spettante a ciascun richiedente, calcolata tenendo conto del numero di domande ricevute.
Se l’intera somma degli esborsi agevolabili è inferiore al limite dei 5 milioni di euro, i richiedenti ricevono una percentuale pari al 100% della spesa dichiarata, fino all’importo massimo di 750 euro.
Come presentare la richiesta per il bonus?
Per richiedere il bonus, occorre inviare la domanda soltanto per via telematica. Basta collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate e utilizzare i servizi a disposizione nell’area riservata o, in alternativa, i consueti canali telematici. Sul sito dell’Agenzia, sono stati predisposti un modello di domanda e una guida dettagliata per la sua compilazione, molto utili per agevolare gli utenti.
Il bonus può essere utilizzato soltanto come credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi, per ridurre le imposte dovute, e non può essere sfruttato oltre il periodo d’imposta 2022.
La richiesta può essere presentata direttamente dal contribuente oppure da uno dei soggetti normalmente incaricati della trasmissione delle dichiarazioni.
In seguito alla presentazione della domanda, l’Agenzia delle Entrate rilascia, entro 5 giorni, una ricevuta che attesta la presa in carico della richiesta oppure il suo rigetto, con allegate motivazioni. La ricevuta è disponibile nell’area riservata del sito.
Una società in movimento: i vantaggi di una polizza assicurativa
In un mondo tanto dinamico, in cui viaggiare è spesso indispensabile e il traffico è caotico e inquinante, promuovere l’uso di mezzi di trasporto a basso impatto ambientale è senz’altro doveroso. Perciò, negli ultimi tempi, lo Stato tende sempre più a incoraggiare forme di mobilità sostenibili, molto importanti in una società nella quale ci si sposta molto, durante tutti i giorni dell’anno e per le ragioni più svariate.
Tutti i viaggi, però, implicano qualche rischio: infortuni e incidenti, infatti, possono accadere a chiunque, a causa di fattori imprevedibili e del tutto accidentali. Per questa ragione, può essere utile prevenire tali problemi stipulando una buona polizza assicurativa, che è un modo razionale per proteggersi dagli imprevisti, evitando l’atteggiamento fatalistico di chi si abbandona al caso e rischia di pagarne poi le conseguenze, sia sul piano fisico sia sul piano economico.
In fondo, stipulare una polizza assicurativa è anche un atto di responsabilità verso se stessi e i propri familiari, e permette di viaggiare con serenità in un mondo in cui gli spostamenti sono davvero all’ordine del giorno.