Calcolo TASI a Roma: come si effettua? parametri e strumenti utili
Il periodo di avvicinamento alla scadenza delle cosiddette tasse sulla casa non è di certo tra i momenti più belli dell’anno per i contribuenti; in questo arco di tempo, nella Capitale, sono in tanti a chiedersi quali siano le aliquote e come si effettua il calcolo TASI a Roma. Vediamo quali sono i procedimenti da seguire, i parametri da utilizzare e gli strumenti utili per calcolare in modo corretto la somma da pagare.
TASI e IMU: chi deve pagare?
Prima di tutto bisogna fare una precisazione: la Legge di Bilancio 2020 ha unificato la TASi e l’IMU. La tassa sui servizi indivisibili e l’imposta unica comunale sono state accorpate: non ha più senso quindi parlare di calcolo TASI, visto che dopo l’accorpamento, si parlerà solo di IMU. Questa operazione ha portato ad alcune conseguenze. Innanzi tutto bisogna chiarire che il presupposto dell’imposta è il possesso di immobili (per gli immobili in affitto quindi non c’è più la divisione della TASI tra locatore e conduttore); il possesso di un’abitazione principale non costituisce presupposto di imposta (ad eccezione delle case che rientrano nelle categorie catastali “di lusso”).
Quindi sono tenuti al pagamento della rinnovata IMU i proprietari di:
- abitazioni principali (e relative pertinenze) classificate come case di lusso;
- fabbricati rurali e strumentali;
- fabbricati costruiti dalle imprese costruttrici, ma non ancora venduti o locati;
- immobili diversi dall’abitazione principale;
- immobili iscritti nelle categorie catastali D ed E (immobili a destinazione speciale ed immobili a destinazione particolare).
Le aliquote e i coefficienti per il calcolo TASI
Abbiamo detto che non ha più senso parlare di calcolo TASI a Roma perché la tassa sui servizi indivisibili è stata unita all’IMU. Le aliquote previste per la nuova imposta municipale unica sono le seguenti:
- 0,5% per le prime case di lusso (categorie catastali A1, A8 e A9);
- 0,68% per gli alloggi assegnati dagli istituti autonomi delle case popolari;
- 0,76% per le categorie catastali C1, C3, D8;
- 0,76% per i teatri e le sale cinematografiche;
- 0,76% per gli immobili delle Onlus;
- 0,76% per gli immobili utilizzati per la vendita di periodici e quotidiani;
- 1,06% per le seconde case.
Per il calcolo il procedimento è più o meno lo stesso. Tutto inizia con la rivalutazione del 5% della rendita catastale dell’immobile in questione. Il numero ottenuto va poi moltiplicato per uno specifico coefficiente e sul risultato si applica l’aliquota. La somma da pagare va poi divisa in due, perché l’IMU in due rate: la prima va versata entro il 16 giugno, mentre la seconda va pagata a dicembre. Le aliquote le abbiamo già viste, rimane da conoscere quali sono i coefficienti da utilizzare nel calcolo:
- 160 per le categorie catastali A1-A11 (escluso A10);
- 80 per la categoria catastale A10;
- 140 per le categorie catastali B1-B8;
- 55 per la categoria catastale C1;
- 160 per le categorie catastali C2, C6, C7;
- 140 per le categorie catastali C3, C4, C5;
- 65 per le categorie catastali D1-D10 (escluso D5).
Strumenti utili per effettuare il calcolo TASI a Roma
Tanti contribuenti si sono affidati a consulenti e commercialisti. Molti altri invece cercano di fare da soli: per non fare le operazioni “a mano” e quindi per evitare errori è possibile utilizzare gli strumenti disponibili sul web. Basta digitare sul motore di ricerca “calcolo TASI a Roma” (o IMU) per scoprire che ci sono molti siti che offrono servizi del genere. Il più interessante è il calcolatore disponibile sul sito ufficiale del Comune di Roma (www.comunediroma.it). Dalla home page bisogna entrare nella sezione dedicata ai servizi, poi nella categoria Tributi e contravvenzioni, si seleizona la voce IUC ed infine si clicca su Calcolo TASI e IMU.
Innanzi tutto bisogna indicare il gruppo a cui appartiene l’immobile (abitazioni, negozi, terreni e così via), poi si sceglie il sottogruppo e si indica la tipologia di immobile. Bisogna poi inserire i dati relativi all’unità immobiliare, partendo dalla rendita iscritta al catasto alla quota e ai mesi di possesso. Ci sono poi gli spazi per inserire i dati relativi alle eventuali pertinenze. Dopo aver inserito tutte queste informazioni basta cliccare sul pulsante Calcola per scoprire l’aliquota comunale applicata e l’importo complessivo da pagare.