Cambio Euro – Dollaro: quotazioni e previsioni
Il cambio euro/dollaro americano, EUR/USD, è sicuramente il più interessante a livello internazionale, il cambio più importante all’interno del Forex trading, il mercato telematico di scambio delle valute nazionali in relazione tra di loro. Si tratta di un asset di riferimento per l’interno settore, con volumi che rappresentano oltre un terzo di tutto il comparto, aspetto che rende bene l’idea la portata di questo cambio valutario. Per questo motivo è fondamentale tenere sotto controllo i movimenti della coppia euro/dollaro, poiché dalla sua analisi è possibile capire gli sviluppi futuri del mercato nei prossimi mesi.
I fattori macroeconomici che influenzano questo cambio sono innumerevoli, come abbiamo già trattato in altri articoli sull’asset euro/dollaro americano, tra cui le politiche monetarie delle rispettive banche centrali, la FED statunitense e la BCE in Europa, i dati sulla disoccupazione e la fiducia dei consumatori, i rilevamenti sulle vendite al dettaglio e sulla bilancia commerciale, gli accordi internazionali e molti altri ancora. Per effettuare un’analisi corretta del cambio EUR/USD bisogna quindi considerare diversi aspetti, incrociando le informazioni estrapolate dall’analisi tecnica e da quella fondamentale.
Cambio euro/dollaro americano: la situazione attuale
Attualmente il cambio EUR/USD si trova a quota 1,14196, con un trend giornaliero in leggero calo, mentre l’analisi settimanale mostra un andamento in modesta crescita. Negli ultimi tempi quindi l’euro si è rafforzato nei confronti del dollaro americano, dopo un inizio a gennaio in cui aveva perso circa 0,02 punti percentuale. Per quanto riguarda l’andamento storico la coppia si è mantenuta piuttosto stabile, a parte una tendenza oscillatoria del tutto normale, dovuta soprattutto alla specificità del cambio euro/dollaro, causata soprattutto dagli alti volumi di scambi che ogni giorno avvengono sui mercati internazionali.
Per il momento sembra quindi che questo asset abbia invertito il suo andamento rispetto al 2018, quando l’euro arrivò a valere fino a 1,2348 dollari americani esattamente un anno fa, per poi iniziare una lenta ma inesorabile discesa, fino a toccare quota 1,1285. L’ottimo risultato fatto registrare dal dollaro americano nel 2018, è stato dovuto principalmente ai risultati dell’economia a stelle e strisce, che seppur non ai suoi massimi storici è rimasta per tutto i 12 mesi ampiamente al di sopra di quella europea. Quest’ultima ha continuato a mostrare timidi segnali di ripresa, ma la crescita di alcuni paesi come l’Italia sono stati ben al di sotto delle aspettative.
Previsioni 2019 sul cambio euro/dollaro americano
Veniamo ora alle previsioni per il 2019 sul cambio EUR/USD. Se lo scorso anno l’economia americana è stata sostenuta da politiche piuttosto aggressive, basate fondamentalmente sugli incentivi fiscali, nel 2019 molte misure dovrebbero venire meno, di fatto provocando un lieve rallentamento delle prestazioni economiche degli USA. Un altro fattore che potrebbe creare difficoltà al dollaro è la politica monetaria della FED, la banca centrale americana, che ha annunciato che nel corso dell’anno attuerà un progressivo rialzo dei tassi d’interesse.
Inoltre bisognerà aspettarsi delle ripercussioni anche dalla lotta tra USA e Cina, in merito alle esportazioni e ai dazi doganali, che sebbene sembri per il momento sopita non è assolutamente risolta. Nuovi sviluppi e inasprimenti potrebbero provocare un ulteriore indebolimento del dollaro, fattore che, se sul lungo potrebbe portare a un miglioramento della valuta statunitense, nel breve periodo causerebbe sicuramente una discesa delle quotazioni, soprattutto rispetto all’euro.
Ed è proprio per questo motivo che molti analisti vedono nel 2019 un trend rialzista sul cambio euro/dollaro americano, trainato dall’aumento della domanda interna nella zona UE, da un progressivo miglioramento delle principali economie europee, Francia, Italia, Spagna e Germania su tutte, oltre alla conclusione della politica dei tassi bassi da parte della Federal Reserve, sempre più preoccupata da un dollaro eccessivamente forte. Alcuni analisti indipendenti, invece, hanno elaborato una schema che vedrebbe il dollaro rafforzarsi per tutto il 2019, arrivando a toccare quota 1,046.
Tale andamento dovrebbe invertirsi invece nel 2020, quando l’euro potrebbe tornare a salire, fino a sfondare quota 1,2 in base a questi studi analitici. Ovviamente si tratta di previsioni, perciò i dati appena indicati vanno presi con le dovue cautele. Tuttavia il fatto che molti analisti abbiano espresso previsioni discordanti fra di loro, esprime al meglio la difficoltà di effettuare tali analisi nel lungo periodo. Ciò che è certo sono i grandi appuntamenti dell’agenda economica internazionale, come gli annunci della FED, gli indici di fiducia dei consumatori e i dati sull’export della Cina.