Come chiudere un conto corrente cointestato
Quando si apre un conto corrente bancario si pensa di solito soltanto ai costi e ai servizi del conto, senza preoccuparsi più di tanto dei termini previsti dal contratto per la chiusura del conto corrente. Invece è consigliabile leggere sempre attentamente i termini di servizio, per sapere fin da subito come e con quali costi sia possibile chiudere il rapporto con la banca. Oggi in particolare vedremo come fare per chiudere un conto corrente bancario cointestato.
Conto corrente cointestato: cos’è e come funziona
Un conto corrente cointestato è un normale conto corrente bancario, con la differenza che in questo caso è possibile indicare due o più titolari del conto, che saranno autorizzati a effettuare operazioni di addebito e di accredito. Si tratta di uno strumento finanziario particolarmente utile per le coppie, le famiglie e per per le aziende con più di un socio, che in questo modo possono avere a disposizione tutti i mezzi di pagamento offerti dal conto corrente.
I conti correnti cointestati possono essere a firma congiunta o disgiunta. Nel primo caso qualsiasi operazione bancaria richiede la firma di tutti gli intestatari del conto, per esempio per eseguire bonifici, accrediti e prelievi. Invece con il conto corrente cointestato a firme disgiunte ogni titolare è libero di operare senza restrizione, quindi non è necessario presentare la firma degli altri titolari del conto per le operazioni in entrata e in uscita.
Conto corrente cointestato: come chiuderlo
Fortunatamente oggi chiudere un conto corrente bancario è un’operazione semplice e poco costosa, per la quale basta inviare una comunicazione alla propria banca tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, indicando i termini della chiusura. Inoltre vanno riconsegnate tutte le carte di pagamento e i libretti degli assegni, che verranno annullati e infine distrutti. È possibile anche indicare un nuovo conto corrente, dove far confluire tutti i servizi legati al conto e trasferire la propria liquidità in giacenza.
Anche per chiudere un conto corrente cointestato la procedura non cambia, ma diventa necessario che la richiesta di estinzione del rapporto con la banca sia firmato da tutti i titolari del conto. La durata di tale operazione varia da istituto a istituto, con una tempistica che può andare dai 6 ai 15 giorni. Secondo le nuove disposizioni di legge le banche non possono applicare nessun costo di chiusura, ma non è insolito che vengano addebitati commissioni extra, per esempio per la gestione del conto e il conteggio degli interessi passivi.
Conto corrente cointestato: successione e separazione
Nell’ipotesi invece di una separazione dei coniugi o dei soci, oppure della morte di uno di essi, il procedimento è decisamente più complicato e non sempre è possibile procedere alla chiusura e alla liquidazione del conto. In seguito alla morte di un titolare di un conto corrente intestato, la quota del defunto spetta per legge ai suoi legittimi eredi, che possono disporne come meglio credono, autorizzando o meno la chiusura del conto cointestato. In caso di separazione invece, ad ogni socio o coniuge spetta una quota del conto corrente, nella misura prevista dagli accordi contrattuali e legali vigenti. Dovranno essere quindi di comune accordo nella scelta riguardante la chiusura del conto corrente cointestato, altrimenti non sarà possibile procedere con l’estinzione del conto.