Codice tributo 1655: ecco cosa c’è da sapere e come usarlo
La compilazione del modello di pagamento F24 a volte può risultare complicata: ogni voce inserita nel modulo, sia quelle a credito che quelle a debito, deve essere associata ad un apposito codice che la identifica. Per evitare di fare errori è necessario informarsi sul significato di tutti questi codici: in questa pagina ci concentriamo sul codice tributo 1655 e vedremo quando e come deve essere usato.
Quando usare il codice tributo 1655
Il codice tributo 1655 è un protagonista abbastanza recente del sistema tributario italiano. Il suo utilizzo infatti è legato al famoso bonus IRPEF (conosciuto anche con il nome di bonus Renzi), ovvero quel contributo riconosciuto ai lavoratori dipendenti introdotto nell’aprile del 2014. Inizialmente il bonus era pari ad 80 euro al mese, poi nel 2020 è stato portato a 100 euro. Il bonus viene erogato in busta paga per chi percepisce redditi fino a 28.000 euro, mentre viene erogato sotto forma di detrazione per chi ha un reddito tra i 28.001 ed i 40.000 euro.
Il bonus viene anticipato dal datore di lavoro, che anche in questo caso agisce come sostituto di imposta. Ed è proprio lui a dover utilizzare il codice tributo 1655, che può essere inserito nel modello F24 per portare le somme anticipate a compensazione degli importi a debito. Il codice, sempre in merito al bonus IRPEF, può essere impiegato in due occasioni:
- per indicare un importo a credito da utilizzare in compensazione
- per indicare un importo a debito per ravvedimento operoso, ovvero quando ha versato somme più alte rispetto a quelle stabilite.
Come deve compilare il modulo F24 il sostituto di imposta
Vediamo ora come si compila il modello F24 nel caso di utilizzo del codice tributo 1655 per recuperare un importo a credito. La sezione di riferimento è quella Erario, cioè quella relativa alle imposte dirette, all’IVA, alle ritenute alla fonte ed ad altri tributi ed interessi. Nella prima colonna si inserisce il codice tributo 1655; nella seconda va indicato il mese di riferimento (quindi 01 per gennaio, 02 per febbraio, 03 per marzo e così via); nella terza colonna si inserisce l’anno di riferimento; la quarta colonna, quella degli importi a debito, in questo caso deve essere lasciata in bianco; nella colonna successiva, invece, va indicata la somma a credito che viene utilizzata in compensazione. Come sempre, nella parte inferiore del modulo è presente la riga totale, dove andranno riportate le somme di tutti gli importi a debito e degli importi a credito presenti nella sezione, e la casella Saldo dove va riportata la differenza tra questi due valori.