Come aprire un’impresa funebre: requisiti e procedura
Nonostante la crisi economica, esistono delle attività imprenditoriali che sembrano non conoscere difficoltà, tra cui spiccano le imprese funebri. Da sola l’industria funeraria vale circa 1,7 miliardi di euro, un settore in forte crescita negli ultimi anni, dopo un periodo di lieve rallentamento, che offre lavoro ad oltre 25 mila persone. Complessivamente in Italia si registrano circa 6 mila imprese nel comparto, il cui numero è raddoppiato negli ultimi 15 anni, segno evidente dell’appeal di tale business.
L’invecchiamento della popolazione ha di fatto aumentato le richieste di servizi funebri, anche se il nostro Paese vanta ancora una delle età medie più elevate al mondo. Secondo gli studi di settore sono in crescita le cremazioni, una forma low cost di funerale che permette di abbattere i costi della sepoltura, con una predominanza delle richieste al nord, mentre al sud si nota una scarsità di forni crematori, che rallentano la diffusione di tali servizi.
Tra le novità spiccano i funerali laici, sempre più numerosi specialmente al centro-nord, con una forte richiesta di case funerarie laiche, luoghi non religiosi dove vegliare i propri cari per l’ultimo saluto. I clienti prediligono anche pacchetti tutto compreso, leggermente più cari, poiché evitano qualsiasi impegno nella burocrazia. Quest’ultima viene spesso delegata alle imprese funebri, per avere maggiore libertà di piangere i propri amici o parenti in completa libertà.
Requisiti per la registrazione: SUAP, CNS e SCIA
Per aprire un’impresa di onoranze funebri, la prima operazione da fare è rivolgersi al SUAP del proprio comune. Si tratta dello Sportello Unico per le Attività Produttive, una piattaforma online dove è possibile reperire tutte le informazioni necessarie. Tuttavia per l’accesso bisogna essere in possesso delle credenziali, quindi la Carta Nazionale dei Servizi, CNS, abilitata alla funzione della Firma Digitale per i sistemi pubblici.
Come ottenere la Carta Nazionale dei Servizi
Per richiedere la CNS è necessario rivolgersi presso la Camera di Commercio del proprio settore. Nella maggior parte dei casi è indispensabile presentarsi fisicamente negli uffici preposti, tuttavia alcune camere offrono la possibilità di espletare la pratica online. Bisogna essere muniti di un documento di riconoscimento valido, carta d’identità, patente rilasciata dalla Motorizzazione Civile o passaporto, inoltre va fornito anche un indirizzo email di riferimento. In alternativa è possibile essere assistiti da professionisti abilitati a tale servizio, tra cui commercialisti, associazioni di categoria e consulenti del lavoro.
La Carta Nazionale dei Servizi è una vera e propria carta plastificata, presente a volte in formato digitale come una chiavetta USB, dove all’interno sono contenute le credenziali della persona di riferimento. Con la CNS si possono consultare i documenti riservati della propria impresa, accedere ai servizi delle camere di commercio e di altre agenzie pubbliche, entrare nel Registro delle Imprese per visionare certificazioni e altri documenti, analizzare i pagamenti realizzati con la Pubblica Amministrazione e richiedere ad esempio visure storiche, ordinarie e schede delle società. Con la Firma Digitale è possibile validare documenti online, essendo una forma giuridica con valore legale.
Richiesta di apertura agenzia funebre
Una volta in possesso delle credenziali, quindi della CNS e della Firma Digitale, si può procedere con l’accesso al SUAP del proprio Comune, per visionare tutte le informazioni in merito all’apertura di un’impresa funebre. Le disposizioni sono leggermente differenti in ogni comune, tuttavia esistono alcune normative di base abbastanza generiche. Ad esempio viene indicata come impresa funebre una società che:
- vende articoli per funerali e riti funebri;
- si occupa della preparazione della salma;
- offre trattamenti di tanatocosmesi (trucco delle salme);
- fornisce servizi di recupero delle salme;
- si occupa di trasporti funebri;
- fornisce servizi burocratici per funerali ed eventi funebri;
- organizza le onoranze funebri.
Inoltre ogni comune fornisce delle indicazioni in merito ad alcuni servizi specifici, come il trasporto delle salme, la loro conservazione, i requisiti delle sale di veglia, le caratteristiche tecniche dei forni crematori e alcuni aspetti legati alla gestione burocratica dei riti funebri e collegati ad essi. Ogni comune espone anche le normative di legge di riferimento, di solito aggiornate a livello regionale, dove sono contenute le informazioni dettagliate sulle norme in materia funeraria, le linee guida per l’avvio dell’attività e il funzionamento dei controlli.
Infine vengono valutati spesso dei requisiti morali e oggettivi, tra cui la presenza di un responsabile tecnico dell’impresa funebre (direttore), le qualifiche del personale dipendente assunto per lo svolgimento dei servizi funerari, l’adeguamento con la normativa antimafia, la regolarità della sede dell’azienda, l’accesso da parte del pubblico e delle autorità al prezzario, la disponibilità di almeno un veicolo idoneo al trasporto funebre, la presenza di un luogo attrezzato per la disinfezione di attrezzature e macchinari.
Come avviare un’impresa funebre: inizio attività
Una volta seguita tutta la procedura prevista dal SUAP del proprio comune, bisogna effettuare una segnalazione di inizio attività, SCIA. In questo modo è possibile di fatto iniziare a lavorare, mentre le autorità competenti hanno il diritto e dovere di realizzare i dovuti controlli, come previsto dalla legislazione in materia, entro 60 giorni dalla comunicazione. Ulteriori 30 giorni sono previsti per la verifica della ASL, che deve fornire la sua autorizzazione previo controllo del rispetto delle norme igienico-sanitarie della struttura.
Come presentare la SCIA
La Segnalazione Certificata di Inizio Attività è una pratica piuttosto diffusa, con la quale bisogna informare le istituzioni competenti per qualsiasi avvio, cessazione o modifica di attività commerciali, industriali o artigiane. Si tratta di un’autocertificazione, da compilare e consegnare, fisicamente o telematicamente, presso gli sportelli del comune in cui risiede l’impresa funebre, attraverso gli uffici del SUAP. Aprire un’impresa di pompe funebri richiede una procedura piuttosto lunga e complessa, difficoltà data dal settore particolare in cui si svolgerà la propria attività.
Per questo motivo spesso è preferibile rivolgersi a dei professionisti esperti, persone qualificate come commercialisti e consulenti che possano velocizzare l’iter burocratico. Allo stesso tempo queste figure permettono di concentrarsi nel proprio business, evitando quegli errori tecnici che potrebbero causare perdite di tempo e un maggiore dispendio economico, per risolvere eventuali irregolarità rispetto alle norme previste dalla legge.