Come funziona Google Shopping: opportunità per le imprese?
Presente già da diversi anni, Google Shopping è stato recentemente aggiornato ed è in fase di test negli Stati Uniti la nuova versione della piattaforma. Questo strumento è ormai sempre più evoluto, con il dichiarato obiettivo di competere con il colosso Amazon nel settore del commercio elettronico. Le imprese non devono vedere queste innovazioni come una minaccia, ma imparare a sfruttarle a loro vantaggio, beneficiando di tali tecnologie per ottimizzare i propri business online, secondo una strategia multicanale. Vediamo come funziona Google Shopping, come creare delle schede prodotto efficaci e quali sono i benefici che questa piattaforma mette a disposizione delle imprese digitali.
Che cos’è Google Shopping
Nel 2002 Google ha lanciato la sezione Shopping, un’apposita area all’interno del motore di ricerca, all’interno della quale è possibile trovare prodotti da acquistare online. Si tratta di un sistema alternativo alla ricerca organica, ovvero quella delle parole chiave per visualizzare risultati informativi, transazionali e legati a brand particolari. In questo caso, infatti, l’obiettivo degli utenti è esclusivamente l’acquisto, quindi i risultati di ricerca mostrano soltanto schede di comparazione dei prezzi.
Dal 2012 Google Shopping è stato completamente aggiornato, introducendo importanti funzionalità come la possibilità di inserire annunci a pagamento. Tramite campagne di advertising, quindi, le imprese che vendono i loro prodotti online possono pagare per comparire nei risultati forniti dalla piattaforma, cercando di aumentare le vendite con strategie di marketing. Il sistema è del tutto simile a Google AdWords, oggi diventato Google Ads, con il quale è possibile pagare per comparire in cima alle SERP per determinate parole chiave.
Perché conviene usare Google Shopping?
Il commercio elettronico è in forte crescita in tutto il mondo, soprattutto in Italia, dove ci siamo avvicinati a questo settore in ritardo rispetto ad altri paesi. Basta guardare i dati del settore per capire l’importanza dell’e-commerce e della vendita online di prodotti, un comparto il cui trend è in continuo aumento. Secondo l’Ecommerce Report: Global 2019, condotto dal portale The Ecommerce Foundation, nel 2019 il commercio elettronico supererà i 2 mila miliardi di euro soltanto in Germania, mentre in Italia oltre il 40% degli acquisti sono effettuati dallo smartphone.
È chiaro come non sia più possibile evitare i canali digitali, ma, al contrario, è necessario integrare nella propria strategia di business un sistema multicanale che sfrutti le enormi potenzialità di internet. Google Shopping rappresenta oggi uno strumento efficace, un’opportunità per ampliare le vendite, così come altri sistemi già collaudati come Amazon per i beni di consumo, Deliveroo per chi si occupa di ristorazione, email marteking per chi vuole ottenere nuovi contatti e così via.
In particolare Google Shopping propone una piattaforma in continua evoluzione, configurata e aggiornata in base alle esigenze degli utenti, costruita per ottimizzare i profitti e la soddisfazione delle persone che cercano prodotti sul web. Tale sviluppo tecnologico permette di usufruire di un ambiente perfetto per vendere i propri articoli, da abbinare alla tradizionale vendita fisica in negozio, a quella dell’e-commerce proprietario e su altri canali digitali. Tuttavia è fondamentale capire come rendere profittevole Google Shopping, evitando che risulti un’opzione che non rende alcun profitto.
Come funziona Google Shopping: la procedura completa
Per essere presenti su Google Shopping è necessario seguire una serie di passaggi, indispensabili per venire accettati dalla piattaforma, ma anche per migliorare l’appeal dei propri prodotti, imparando a valorizzarli. Come succede per gli altri ambienti di vendita, anche in questa piattaforma è essenziale unire un processo organico (gratuito e basato sull’ottimizzazione) a una strategia di advertising a pagamento. Quest’ultima, come vedremo, deve essere ben studiata e mirata alla vendita.
Creazione di un account su Google Merchant
La prima operazione da effettuare è registrarsi su Google Merchant, aprendo un account legato alla propria attività imprenditoriale. Per farlo è necessario avere un account Google attivo (quindi Gmail soltanto per citare il più famoso), dopodiché bisogna collegarsi con la pagina web d’iscrizione al servizio merchants.google.com. A questo punto basta cliccare sulla voce Inizia, per poi seguire la procedura guidata di registrazione, durante la quale bisogna indicare al sistema una serie di informazioni, come il paese in cui risiede l’attività, la categoria di riferimento e altri dati commerciali.
In questa fase è importante fare attenzione a un dettaglio. Il nome riportato alla dicitura attività commerciale, sarà quello mostrato da Google in tutte le schede dei prodotti caricati nella piattaforma, quindi è importante mettere un nome brand di forte appeal sugli utenti. Il marchio dovrebbe essere quello al centro della propria strategia di marketing, attraverso campagne di digital PR mirate alla brand awareness, ovvero alla diffusione del nome aziendale all’interno dell’utenza di riferimento.
Scegliere i programmi giusti
Il passo successivo riguarda la scelta dei programmi, in questo modo si potrà decidere come mostrare i propri prodotti agli utenti. La piattaforma mette a disposizione varie opzioni, dagli annunci a pagamento all’ottimizzazione delle schede commerciali, fino all’integrazione con altre piattaforme Google e funzionalità uniche di Google Shopping. Durante questa operazione è fondamentale scegliere i servizi più adatti in base alla proprie strategia di marketing, allo stesso tempo alcuni programmi possono essere inseriti in un secondo momento.
Ad esempio è possibile collegare all’account Google Merchant il proprio sito web, il tracciamento dei dati tramite Google Analytics, oppure la gestione dei tag attraverso Google Tag Manager. Dopo aver attivato l’account è possibile inviare notifiche a Google quando si hanno nuovi prodotti da vendere, ottenere delle informazioni preziose in merito ai target legati agli articoli, e fornire i dati necessari affinché Google mosti chiaramente quali sono i benefici e le proprietà dei prodotti caricati.
Caricamento dei prodotti
Un passaggio piuttosto delicato è quello del caricamento dei prodotti all’interno di Google Merchant Center, un’operazione che deve essere effettuata nel modo giusto, per ottimizzare la visualizzazione delle schede all’interno di Google Shopping. Per ogni prodotto inserito si possono aggiungere delle informazioni, tra cui la lingua di riferimento, il paese nel quale si vogliono vendere, il nome dell’articolo e le caratteristiche.
Durante questa fase è possibile velocizzare il procedimento, caricando direttamente i dati da fogli Excel precompilati, in base alle categorie richieste dalla piattaforma, come ad esempio taglia, peso, dimensioni, condizioni e prezzo. Per capire come il prodotto verrà mostrato in Google Shopping è possibile attivare la funzionalità di anteprima, applicando le dovute correzioni affinché la scheda sia perfettamente elaborata per ottimizzare l’appeal nei confronti degli utenti.
Le informazioni possono essere modificate in qualsiasi momento, utilizzando l’opzione Feed per correggere eventuali errori, oppure apportare cambiamenti in base ai risultati ottenuti. Tra gli aspetti più importanti c’è ovviamente l’immagine, il punto focale del prodotto, in quanto Google Shopping funziona soprattutto come e-commerce visuale, puntando sull’attenzione degli utenti sulle immagini dei prodotti, le recensioni e il prezzo di vendita.
Le foto devono essere di alta qualità, devono valorizzare al massimo il prodotto, avere possibilmente uno sfondo chiaro (tecnica utilizzata da Amazon con ottimi risultati). Inoltre le dimensioni dell’immagine devono essere precise, né troppo grandi né eccessivamente piccole, preferibilmente uniformi, occupando circa l’80% dello spazio disponibile nella scheda. Il formato preferito in questi casi è JPEG, con una compressione adeguata per velocizzare il caricamento e mantenere una buona qualità complessiva della risoluzione.
Ottimizzazione delle schede prodotto
Come avviene sui siti web e gli e-commerce, allo stesso modo è indispensabile ottimizzare le schede prodotto su Google Shopping, per aumentare il riscontro da parte degli utenti, la percentuale di click e quindi anche le vendite. La piattaforma consente di intervenire su alcuni campi, tra cui il titolo, la descrizione, i link di collegamento, l’immagine, il prezzo, la categoria di riferimento e il brand, tutte sezioni che devono essere curate maniacalmente per ottenere risultati efficaci.
Il titolo deve essere corto e incisivo, fornendo un’idea precisa del prodotto, possibilmente rimanendo uguale o simile a quello riportato nel sito o nell’e-commerce. In questo campo è consigliabile inserire degli aggettivi strategici, che possono fornire brevemente delle indicazioni importanti agli utenti sull’uso e le proprietà del prodotto. La descrizione è fondamentale per ogni scheda, come chi gestisce e-commerce e si occupa di commercio elettronico sa da molto tempo, quindi l’area descrittiva va curata in maniera dettagliata.
Anche in questo caso non bisogna esagerare, ma essere diretti e valorizzare gli aspetti più rilevanti per un utente che sta cercando un prodotto da acquistare. In base all’articolo si possono inserire caratteristiche sulle prestazioni, i dati tecnici, la qualità dei materiali, le certificazioni, l’assenza di sostanze nocive, la naturalità, la compatibilità e così via. Il link di collegamento deve rispecchiare una costruzione semplice, riportando quindi il protocollo HTTPS, il nome del sito web, la categoria e il nome del prodotto.
Dell’immagine abbiamo già parlato, quindi aggiungiamo soltanto la necessità di inserire un link all’interno, che rimandi alla pagina esatta di vendita dell’articolo in questione. Dopodiché bisogna specificare se il prodotto è disponibile o meno, caratteristica molto importante per non far perdere tempo agli utenti, il prezzo nella valuta del paese in cui si vende, la categoria secondo le voci predefinite offerte da Google Shopping e il brand, un marchio sul quale come vedremo dovranno essere svolte delle campagne di brand awareness e digital PR.
Collegamento di campagne pubblicitarie
Dopo aver caricato tutti i prodotti su Google Shopping, attraverso la piattaforma Google Merchant, è possibile attivare degli annunci a pagamento. L’azienda di Mountain View propone infatti l’integrazione all’interno del sistema di Google Ads, utilizzando dunque l’account impiegato dalle aziende per la sponsorizzazione di annunci pubblicitari sul motore di ricerca. Il servizio permette di promuovere alcuni prodotti chiave, pagando per comparire all’interno delle schede in base alle parole chiave di riferimento.
Le campagne su Google Shopping, però, sono leggermente diverse da quelle effettuate sulle pagine tradizionali del motore di ricerca, perciò è importante creare degli annunci specifici per ottimizzare le vendite tramite questo canale. Il funzionamento invece è piuttosto simile, quindi è possibile impostare il paese di riferimento, l’obiettivo della campagna, il budget disponibile e i prodotti che si desidera sponsorizzare, applicando una serie di tag per il tracciamento dei risultati e i test.
Le opportunità offerte da Google Shopping alle imprese digitali
Come abbiamo visto Google Shopping mette a disposizione una piattaforma per ottimizzare le vendite online di prodotti. Si tratta di uno strumento moderno e innovativo, con il quale è possibile aumentare i canali di vendita, affiancando questo sistema ad altri ambienti digitali. Oggigiorno infatti è fondamentale avere una strategia multicanale, che preveda un lavoro deciso sul posizionamento del brand, da sfruttare all’interno di una struttura di cui devono far parte il sito web (oppure l’e-commerce), i social network, Google Shopping, Amazon, eBay, YouTube e qualsiasi altro canale adatto al proprio business.
Un’operazione spesso sottovalutata è proprio il lavoro sul brand, un aspetto che sarà sempre più importante nel mondo del commercio telematico. A parte le grandi aziende, che possono permettersi investimenti ingenti in vari settori, le piccole e medie imprese devono elaborare una strategia incentrata sul marchio, che deve diventare riconoscibile dagli utenti, in base alle caratteristiche legate al proprio business. Senza un brand forte di riferimento è praticamente impossibile competere con i grandi gruppi, che spesso si concentrano solamente sul prezzo dei loro prodotti.
Internet offre diverse opportunità alle imprese, che devono fare i conti con un modello commerciale in trasformazione, sempre più orientato al mondo online, soprattutto per quanto riguarda lo shopping dai dispositivi mobili. Tecnologie come gli assistenti vocali, i device di ultima generazione e le consegne espresse, richiedono un’attenzione particolare agli sviluppi dei nuovi sistemi. Per competere nel settore bisogna adeguarsi, investire nel modo giusto, adattarsi ai cambiamenti invece di rimanerne schiacciati, poiché il progresso tecnologico è un treno che non aspetta i passeggeri in ritardo.