Come investire 100 mila euro nel 2020
Se hai 100.000 euro da parte e vuoi investirli le possibilità sono numerose. In questa guida vedremo come pianificare un portafoglio bilanciato e quali sono le opportunità, con una selezione di asset per ogni livello di rischio. Tuttavia è bene ricordare l’importanza della diversificazione, inoltre è essenziale affidarsi a dei professionisti o essere pronti a studiare a fondo il mondo della finanza, per capire dove e come investire 100 mila euro in modo adeguato.
Come scegliere in cosa investire 100 mila euro?
Prima di tutto è importante capire in che modo scegliere il tipo di investimento giusto. Si tratta di un momento molto importante e delicato, quindi è indispensabile perdere qualche minuto per approfondire un attimo la questione.
Innanzitutto devi assolutamente pianificare i tuoi investimenti, in questo modo puoi analizzare ogni aspetto in modo accurato ed effettuare operazioni adeguate alle tue esigenze personali. Spesso siamo portati ad acquistare prodotti finanziari senza pensarci troppo su, un errore che potrebbe costare molto caro.
Al contrario è essenziale diversificare il portafoglio d’investimento, al fine di ridurre il più possibile i rischi e riuscire a contenere eventuali periodi di crisi in maniera semplice e agevole. In poche parole devi sempre avere una liquidità adeguata per far fronte a delle perdite, oppure a delle difficoltà finanziarie.
Come gestire il rischio in maniera corretta
Per quanto riguarda la gestione del rischio il profilo può essere più o meno prudente, in base alle tue necessità e agli obiettivi che desideri raggiungere. Tuttavia è fondamentale bilanciare gli asset in maniera efficace, evitando qualsiasi tipo di squilibrio da un lato o dall’altro.
Il profilo di rischio standard è il classico 70/20/10, adottato da tantissimi investitori professionali. In pratica si mantiene il 70% del capitale in asset a basso rischio, ad esempio investimenti nei titoli di Stato o in obbligazioni a capitale garantito, il 20% in operazioni a rischio medio e il 10% su investimenti a rischio elevato, tra cui l’acquisto di azioni in Borsa.
Ovviamente queste percentuali sono flessibili, quindi puoi scegliere la configurazione che preferisci, optando ad esempio per 65/25/10, 60/35/5 oppure 70/15/15 e cosi via. Le possibilità sono molteplici, tuttavia è opportuno non scendere mai al di sotto del 60% di capitale investito in asset a basso rischio, meglio ancora se in investimenti con garanzia del capitale.
Questa decisione deve essere presa all’inizio, dopodiché ad intervalli regolari (ad esempio ogni 6 mesi o un anno) è necessario riequilibrare il portafoglio d’investimento. Si tratta di un’operazione chiamata asset management, con la quale si controllano tutti gli asset per analizzare se il peso di alcune quote è cambiato rispetto alla pianificazione iniziale.
Ad esempio, dopo alcuni mesi le azioni potrebbero aver aumentato il loro valore, passando da una quota del 10% del portafoglio al 13%. In questo caso puoi liquidare una parte delle azioni vendendole sul mercato, incassando liquidità e riducendo il peso complessivo delle azioni, oppure aumentare l’investimento in asset a basso e medio rischio bilanciando di nuovo l’intero portafoglio.
A chi affidarsi per investire 100 mila euro oggi
Oltre alla gestione del rischio è indispensabile scegliere un intermediario finanziario affidabile. Le soluzioni a tua disposizione sono due:
- una banca
- una SIM
Le banche e le SIM (Società di Intermediazione Mobile) offrono un servizio simile tuttavia le prime mettono a disposizione anche le funzionalità tradizionali degli istituti di credito, come conti corrente, prestiti e mutui, le seconde invece sono specializzate nei servizi finanziari.
Inoltre esiste un’altra differenza tra banche e SIM. Un banca è un vero e proprio intermediario, in quanto su ordine del cliente va sul mercato e acquista una serie di prodotti finanziari. Ad esempio tramite una banca è possibile comprare bond sul mercato primario, basta prenotare l’operazione e affidare l’operazione all’istituto.
Le SIM invece si muovono in modo autonomo sui mercati finanziari, comprando direttamente prodotti per poi rivenderli ai loro clienti. Quest’ultimi possono scegliere se acquistare i titoli, oppure affidare alla SIM la gestione del proprio portafoglio d’investimento. Ad ogni modo è opportuno rivolgersi soltanto a società autorizzate, previo controllo sul sito web ufficiale della Consob.
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Dove investire 100.000 euro
Dopo questa introduzione, probabilmente noiosa e superflua ma doverosa, andiamo a vedere come investire 100 mila nel 2020. Abbiamo selezionato una serie di asset, dividendoli in base al livello di rischio, senza per questo indicare opportunità o dare giudizi in merito, in quanto la decisione finale deve essere presa personalmente e in maniera responsabile.
Inoltre consigliamo sempre il supporto di un consulente finanziario, un professionista in grado di assisterti in ogni momento, dalla scelta dei prodotti giusti a seconda delle tue esigenze al ribilanciamento del portafoglio d’investimento.
Investimenti a basso rischio
Come abbiamo visto almeno il 60% del capitale dovrebbe essere investito in prodotti a basso rischio, quindi in titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e conti deposito. Alcuni tipi di obbligazioni possono proporre una garanzia sul capitale, tuttavia abbiamo preferito classificarli come rischio medio, poiché il fallimento di un’azienda rimane comunque una possibilità più elevata rispetto al crack di uno Stato.
Conto deposito
Un modo per investire 100 mila euro in modo sicuro è sottoscrivere uno dei migliori conti deposito ad alto rendimento. Questi strumenti offrono un tasso d’interesse creditore fino al 3%, costi bassissimi e nessun tipo di gestione da effettuare. Inoltre il capitale è garantito fino a tale somma, grazie al Fondo Interbancario di tutela dei depositi.
Si tratta di investimenti di media durata, infatti vincolando l’importo per ottenere il rendimento massimo disponibile bisogna attendere da 36 a 60 mesi di solito per il profitto più elevato. In questo caso è preferibile scegliere conti deposito con pagamento degli interessi semestrale o annuale, possibilmente a canone zero e senza spese di apertura e chiusura.
Pro
- Capitale garantito
- Costi bassi
- Nessuna gestione
Contro
- Rendimento contenuto
- Durata medio termine
Titoli di Stato
Nonostante le agenzie di rating fanno sembrare spesso i bond del Governo come titoli ad alto rischio, in realtà sono l’asset basso rischio per eccellenza. Nono esiste società o fondo d’investimento che non abbia una parte di capitale investito in titoli di Stato, perciò devono sempre essere presenti all’interno di un portafoglio diversificato e bilanciato.
I titoli con il miglior rendimento sono i BTP decennali, altrimenti puoi acquistare bond di altri paesi purché si tratti di Stati con un’economia forte, come quella degli Stati Uniti o della Germania. Questi asset offrono una tassazione agevolata, tuttavia bisogna prestare attenzione ai titoli con pagamento delle cedole e quelli senza, scegliendo quello più indicato in base alle proprie necessità.
Pro
- Rischio basso
- Buon rendimento
- Tassazione agevolata
Contro
- Investimento lungo termine
- Costi di intermediazione
Investimenti a rischio medio
Continuando a costruire il nostro portafoglio d’investimento, con un capitale iniziale di 100 mila euro, possiamo destinare una percentuale compresa fra il 30% e il 5% ad asset a rischio medio. In questa categoria possiamo trovare prodotti finanziari e non in grado di offrire un rendimento più elevato, tuttavia le garanzie sul capitale sono inferiori rispetto agli asset a basso rischio e le oscillazioni del prezzo più alte e frequenti.
Obbligazioni
All’interno di questo gruppo abbiamo inserito le obbligazioni, dei titoli emessi da aziende e Stati per finanziarsi e acquistabili sui mercati finanziari. Se da una parte i bond del Governo possono essere considerati a basso rischio, con le obbligazioni delle imprese l’incertezza è più alta, dunque possiamo collocarle nel settore degli investimenti a rischio medio.
Le obbligazioni vengono emesse dalle aziende per finanziare investimenti in ricerca, innovazione e sviluppo, oppure per pagare la spesa corrente, i debiti e altre operazioni (obbligazioni corporate). In questo caso è indispensabile valutare correttamente il rischio dell’investimento, analizzando i fondamentali dell’impresa, la solidità del gruppo e la strategia nel lungo termine.
Quali fattori considerare per investire in obbligazioni corporate?
Devi verificare alcune caratteristiche prima di investire, tra cui la durata dell’obbligazione, il rendimento (un tasso più alto offre un guadagno più elevato ma significa anche che il rischio è maggiore), l’affidabilità della società che emette il titolo e la facilità con la quale è possibile rivendere l’obbligazione sul mercato.
Pro
- Rendimento più elevato
- Possibilità di rivendere il titolo
- Ampia scelta
Contro
- Rischio più alto
- Valutazione più complessa
Beni rifugio
Tra gli investimenti a medio rischio dove investire ci sono anche i beni rifugio. Sebbene possa sembrare asset a basso rischio in realtà il loro prezzo può oscillare in maniera considerevole, poiché vengono utilizzati dagli investitori nei momenti di crisi sui mercati finanziari.
Si tratta ad esempio dell’oro, del platino e dell’argento, ma anche riserve di liquidità in alcune valute come il Dollaro americano, il Franco svizzero e lo Yen giapponese. Il loro vantaggio principale è mantenere un prezzo elevato, di fatto proteggendo il capitale, inoltre consentono di acquistare il bene fisico oppure di investire tramite contratti derivati.
Pro
- Protezione durante crisi finanziarie
- Mantenimento del capitale
Contro
- Oscillazioni dei prezzi
- Costi di acquisto e deposito
Investimenti ad alto rischio
Infine eccoci arrivati alle opzioni ad alto rischio, asset che si possono inserire in portafoglio quando si vogliono investire 100 mila euro, destinando una quota minima dal 5 a 20%. Ovviamente si possono ottenere rendimenti molto elevati, allo stesso tempo l’incertezza e la volatilità dei mercati finanziari possono corrodere il capitale investito, quindi è necessario prestare la massima attenzione e rimanere sempre prudenti.
Azioni
L’investimento ad alto rischio per eccellenza è la compravendita di azioni. Questi titoli sono offerti dalle società quotate, quindi quando si acquista un titolo di fatto di possiede un pezzettino dell’azienda. Alcune azioni garantiscono anche un dividendo, con il pagamento una o due volte l’anno di un bonus agli azionisti, mentre altre offrono soltanto il valore nominale del titolo.
Il mercato azionario mette a disposizione enormi opportunità, tuttavia è un settore complesso, per il quale è necessario avere esperienza e analizzare diversi fattori prima di investire. Ad esempio è essenziale considerare il piano industriale dell’impresa, la solidità finanziaria, le prospettive per il futuro, il settore di riferimento e cercare di effettuare previsioni di lungo termine.
Come investire in azioni?
Gli investimenti nel mercato azionario richiedono molta cautela, infatti bisogna studiare in maniera approfondita la società quotata. In particolare si possono suddividere le aziende in tre gruppi:
- imprese solide da anni sul mercato;
- startup e nuove società;
- aziende in crescita con poca solidità.
Nel primo caso si tratta di società con una lunga storia alle spalle, una posizione consolidata e una crescita lenta. Questa aziende offrono rendimento bassi ma anche oscillazioni minime, inoltre spesso assicurano un buon dividendo e un business affidabile grazie alle commesse pubbliche.
Le startup e le nuove imprese che arrivano in Borsa sono molto rischiose, infatti si trovano in una posizione complicata, con un forte indebitamento e una fase di crescita accelerata. Queste condizioni espongono a un forte rischio, in quanto il business sta ancora in definizione e qualora dovessero mancare i fondi o la fiducia le cose potrebbero mettersi male.
Le aziende di medie dimensioni sono le più interessanti, poiché nonostante una presenza da anni sul mercato possono ancora crescere in modo significativo. Il successo però dipende dalla strategia aziendale e dalla capacità di investire nell’innovazione tecnologica, perciò possono anche calare improvvisamente e richiedere diversi anni per risollevarsi.
Pro
- Alti rendimenti
- Ampia scelta
- Dividendi
Contro
- Rischio elevato
- Analisi complessa
Concludendo, come investire 100 mila euro
Come abbiamo visto per investire 100 mila euro è fondamentale creare un portafoglio diversificato, pianificando una gestione accurata del livello di rischio, la durata delle operazioni e il tipo di bilanciamento da seguire. Ad ogni modo è importante mantenere un profilo prudente, per ammortizzare eventuali perdite ottenute nel breve termine, senza compromettere gli obiettivi di lungo periodo.