Come la Fintech cambia l’economia reale
Gli strumenti fintech, cioè propri della tecnofinanza, come possono intervenire nell’economia reale? Grazie all’unione di tecnologie digitali e finanza, oggi sono diventati possibili vari metodi di investimento e finanziamento completamente digitali. Gli imprenditori e gli investitori possono utilizzare questi metodi, più veloci e più facilmente accessibili, come quelli messi a disposizione da piattaforme fintech dedicate all’economia reale, che creano un link tra PMI e investitori professionali, quale azimutdirect.com, e, proprio secondo le stime elaborate da Azimut, oggi circa il 98% delle aziende fruiscono di servizi finanziari digitali.
Si tratta, quindi, di un ambiente pronto ad accogliere ulteriori trasformazioni offerte dalle ICT, a partire dai prodotti finanziari con cui dare nuove prospettive allo sviluppo del tessuto imprenditoriale.
Economia reale, economia finanziaria e fintech
Prima di procedere, chiariamo cosa si intende rispettivamente per economia reale, economia finanziaria e fintech.
- Economia reale: quando parliamo di economia reale facciamo riferimento a quell’economia direttamente attiva nella produzione e distribuzione di beni e servizi. Pertanto, l’economia reale include le imprese, i beni che producono, i terreni, gli edifici e tutti gli altri beni associati alla loro produzione, nonché i soggetti che erogano servizi. Nell’economia reale, le aziende sono alla ricerca di risorse per investire in attrezzature, tecnologia e personale.
- Economia Finanziaria: l’economia finanziaria è, invece, la sfera economica che include i mercati finanziari e tutti i prodotti che lì si scambiano quali obbligazioni, azioni, obbligazioni, titoli di Stato, strumenti finanziari derivati. Nei mercati finanziari, gli investitori sono alla ricerca di opportunità per realizzare un profitto.
- Fintech: per fintech si intende qualsiasi azione in ambito di prodotti e servizi finanziari che utilizzi in modo significativo e avanzato le ICT, le tecnologie digitali dell’informazione e comunicazione.
Finanziare un’impresa con il Fintech
In particolare, gli operatori Fintech si sono specializzati ed evoluti in quei canali che integrano i servizi bancari tradizionali, offrendo soluzioni finanziarie alternative a quelli del credito bancario, come direct lending (prestiti diretti), minibond e private equity.
Si tratta di prodotti finanziari particolarmente vantaggiosi per le piccole e medie imprese in quanto sono veloci da ottenere e mettere in campo e perché personalizzabili in base alle esigenze specifiche dei clienti.
Banca tradizionale o Fintech?
Immaginiamo ora un imprenditore che ha bisogno di un finanziamento. Può recarsi in banca e seguire la trafila tradizionale di richiesta oppure può rivolgersi al mondo fintech.
In termini di prodotti e servizi offerti, le differenze sono significative e rilevanti. Infatti, mentre le banche tradizionali cercano di offrire quanti più prodotti e servizi possibili, le fintech si concentrano su un prodotto o servizio mirato e sono strutturate per ottenere risultati superiori in quell’ambito.
Inoltre, i tempi di erogazione dei servizi da parte delle Fintech sono molto più brevi rispetto ai tradizionali canali bancari e gli stesso servizi sono personalizzabili in base alle specifiche esigenze dell’utente e sono accessibili da qualsiasi dispositivo connesso a Internet. Da questo punto di vista, non c’è dubbio che le banche tradizionali fatichino a tenere il passo con gli operatori fintech.
Trend in crescita per il fintech
Di fronte a peculiarità così spinte, come la velocità e la personalizzazione dei servizi offerti alle PMI, è chiaro che le previsioni sull’ulteriore sviluppo della fintech siano ottimistiche.
Le piattaforme digitali del settore cercheranno sempre di più di ampliare il numero delle imprese che ricevono finanziamenti, inoltre punteranno a migliorare le tecnologie per renderle ancor più modulabili e rispondenti alle molteplici esigenze delle imprese.
Far arrivare alle PMI il vantaggio di un accesso al mercato finanziario, significa mettere in atto una prassi virtuosa che rafforza sì l’economia reale, ma al contempo consolida e rende strategica la fintech che può offrire già oggi quegli strumenti di consulenza e credito che servono alle imprese.