Conto corrente aziendale zero spese: come funziona? Requisiti e costi
Chi svolge un’attività deve aprire un conto corrente aziendale: non si tratta solo di un obbligo previsto dalla legge, ma di una vera e propria necessità. Nel corso degli anni gli istituti di credito tradizionali e le nuove banche online hanno lanciato sul mercato prodotti sempre più personalizzati. Questo permette anche alle diverse aziende di scegliere il conto business più adatto ai loro bisogni. Di recente è stato introdotto anche il conto corrente aziendale zero spese: vediamo quali sono le sue caratteristiche, come funziona e quali costi prevede.
Cos’è e come funziona un conto corrente aziendale a zero spese
Un conto corrente aziendale deve offrire le stesse funzionalità dei tradizionali conti per privati, ma deve anche consentire di accedere a ulteriori funzionalità e servizi specifici. Come accennato nelle prime righe, i conti business non sono tutti uguali: spesso le banche infatti predispongono dei piani contraddistinti da combinazioni diverse di funzioni, strumenti e prodotti. In questo modo le imprese ed i professionisti posso scegliere il prodotto che meglio si adegua alle loro reali necessità. Ogni piano ovviamente ha il suo costo, ma si stanno diffondendo sempre di più le formule di conto corrente aziendale zero spese.
Ma zero spese è sinonimo di gratis? Questa è la domanda che più frequentemente si pone chi sente parlare di conti correnti aziendali a zero spese. In realtà i due termini non sono esattamente sinonimi. Ma prima di tutto è necessario fare la distinzione tra:
- costi fissi, tra i quali rientrano le spese di apertura, le spese di gestione, l’imposta di bollo;
- costi variabili, che sono quelli legati alle operazioni eseguiti, come ad esempio le commissioni sui prelievi e sui bonifici.
Solitamente i conti a zero spese non prevedono costi di apertura e nel loro canone mensile pari a zero è incluso un determinato numero di operazioni. Superato quel numero, sulle seguenti operazioni viene applicata una commissione.
Per questo motivo prima di firmare il contratto di apertura del conto corrente aziendale a zero spese bisogna leggere con attenzione il suo prospetto informativo e valutare se l’offerta è in linea con le proprie esigenze. Se ogni mese si effettua un numero di prelievi o di pagamenti superiori a quelli inclusi nel canone, forse si può optare per un’altra soluzione, che magari prevede il pagamento di un canone mensile più alto, ma che alla lunga consentirebbe di risparmiare, oltre che di beneficiare di servizi più idonei alla propria attività.
Costi, documenti e scelta del conto
Ad ogni modo, soprattutto se si considera il numero di operazioni eseguite in media dalle imprese e le varie funzionalità di cui hanno bisogno, i conti aziendali risultano essere più convenienti rispetto ai conti per privati. Le operazioni che vengono fatte con il conto aziendale risultano eseguite dall’azienda e non dalla persona fisica che le ha disposte. I conti aziendali devono offrire degli strumenti specifici come quelli per il pagamento degli stipendi, per la gestione degli incassi POS, per la riscossione delle ricevute bancarie. Inoltre spesso tramite questi conti è possibile anche accedere a finanziamenti o servizi assicurativi agevolati e riservati alle imprese.
Farsi un giro tra i siti ufficiali delle varie banche permette di ottenere tutte le informazioni necessarie per valutare le proposte presenti sul mercato, In alternativa, tramite i siti comparatori è possibile fare un confronto immediato tra le diverse offerte: in questo modo sarà possibile individuare la più conveniente tra quelle più in linea con le esigenza della propria azienda. Per poter aprire un conto corrente aziendale (sia online che allo sportello fisico) è necessario presentare una serie di documenti. Per quanto riguarda le società, ad esempio, bisogna fornire alla banca la visura camerale, l’atto costitutivo, lo statuto, i verbali di nomina degli amministratori ed i loro documenti.