Crowdfunding: le migliori piattaforme italiane per finanziare una startup
Nell’imprenditoria digitale ciò che non manca mai sono le idee, soprattutto grazie agli sviluppi delle nuove tecnologie e alla diffusione capillare del web e dei dispositivi mobili. Per avviare una startup è necessario trovare un’idea che possa avere successo sul mercato, qualcosa che di cui le persone hanno bisogno e che potrebbe migliorare alcuni aspetti della loro vita. Dopodiché bisogna sviluppare un progetto, organizzare un business plan accurato e infine trovare i finanziamenti indispensabili per l’incubazione della startup. Oggi fortunatamente esistono sistemi alternativi per trovare investitori pronti a credere nel proprio progetto, tra cui sono molto in auge le piattaforme di crowdfunding. Vediamo quindi di cosa si tratta e quali le migliori in Italia.
Crowdfunding: cos’è e come funziona
Il crowdfunding è un fenomeno nato negli Stati Uniti alcuni anni fa, con il quale si indica un sistema che permette agli imprenditori digitali di entrare in contatto con gli investitori. La particolarità è il tipo di rapporto, che in questo caso è completamente impersonale e basato esclusivamente sul progetto di startup. In poche parole ci si registra su una piattaforma che offre un servizio di crowdfunding, si presenta la propria idea e il business plan e si cercano finanziatori interessati a investire nel progetto.
Naturalmente non tutti questi sistemi sono uguali, infatti in base al tipo di startup gli investitori possono comprare quote societarie, oppure semplicemente offrire donazioni, altrimenti è possibile ricevere finanziamenti a breve e medio termine. Si tratta a tutti gli effetti di un’attività finanziaria, anche se non completamente regolamentata in tutti i suoi singoli aspetti e nelle sue mille sfaccettature. Ovviamente il mondo del crowdfunding non è tutto rosa e fiori.
Infatti bisogna essere molto scrupolosi e scegliere attentamente le piattaforme su cui chiedere questo tipo di finanziamenti, leggendo bene ogni contratto prima di firmarlo e valutando i criteri e le clausole previste dagli investitori. Il crodwfunding è un ottimo strumento per trovare liquidità e far partire la propria startup, ma non bisogna sottovalutare i rischi d’impresa, le difficoltà del mercato e la necessità di offrire un ritorno ai propri investitori.
Per questo motivo è fondamentale rivolgersi sempre a dei professionisti del settore, sviluppando un business plan accurato e dettagliato, basato sullo studio del mercato e organizzato con un orizzonte di medio e lungo periodo. Inoltre è importante controllare le credenziali delle piattaforme di crowdfunding prima di richiedere un finanziamento, verificando le politiche adottate dal sito e i dettagli legali delle operazioni d’investimento. Spesso anche solo scegliere la formula più giusta per la propria startup può aiutare a tutelarsi, evitando di ritrovarsi in spiacevoli contenziosi legali.
Le migliori piattaforme italiane di crowdfunding
Una delle migliori piattaforme italiane di crowdfunding è DeRev, inserita negli ultimi anni tra le più importanti realtà del settore a livello europeo. Questo portale è riuscito nel solo 2016 ha raccogliere oltre 5 milioni di euro di finanziamenti per le startup, con oltre 1500 progetti che hanno trovato investitori pronti a scommettere in una nuova realtà imprenditoriale digitale. L’interfaccia della piattaforma è semplice e ben fatta, con una sezione che mostra tutti i progetti finanziati e quelli più interessanti su cui puntare. Sono presenti diverse categorie tra cui Sport, Arte e Cultura, Non Profit, Tecnologia e Civic Crowdfunding.
Una volta registrati si possono avviare campagne per trovare investitori, richiedere servizi di consulenza specializzata oppure sfruttare i canali di promozione e divulgazione tramite il web e i social network. Il sistema di crowdfunding è suddiviso in tre modalità, All or Nothing, dove se non si riesce a raggiungere un importo minimo entro 90 giorni tutti i soldi raccolti vengono restituiti, Keep it All, con cui anche se non si supera il valore minimo si può tenere il ricavato e partire con la propria idea e Fundraising, che non prevede né un importo minimo né una scadenza di tempo prefissata.
Un’altra piattaforma italiana di crowdfunding equity based è StarsUp. Questo portale permette di investire e trovare risorse per startup innovative e piccole e medie imprese già avviate, che in questo modo possono raccogliere fondi per attività e programmi di sviluppo. La piattaforma è autorizzata dalla Consob e offre un sistema a partecipazioni, con cui gli investitori in cambio di finanziamenti ricevono quote della società. La professionalità del portale è garantita dalla necessità di accettazione dei progetti sponsorizzati, che prima di essere pubblicati devono essere approvati da un team di consulenti di StarsUp, che ne verificano le credenziali e la documentazione.
Una piattaforma italiana di crowdfunding è anche Finanziami il Tuo Futuro, il cui lavoro è incentrato nella raccolta di finanziamenti per le imprese e startup il cui business è legato al territorio. Si tratta di una forma di crowdfunding locale, con un forte vincolo con progetti socialmente utili e di supporto alle arti e alla cultura. Lo stesso vale per Triboom e We4Sport, due piattaforme di crowdfunding dove si possono trovare finanziatori per promuovere attività e imprese legate allo sport, all’arte e all’educazione.