Dichiarazione precompilata dell’Agenzia delle Entrate: come scaricarla e compilarla
Il modello precompilato della dichiarazione dei redditi è nato per semplificare la procedura prevista per le persone fisiche. Attraverso questo modulo oggi è possibile effettuare la dichiarazione dei redditi direttamente online, scaricando il software disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. La dichiarazione dei redditi può essere realizzata da soli oppure rivolgendosi a un professionista, un commercialista o un classico centro CAF, basta avere le credenziali di accesso per entrare nell’area riservata del portale. Vediamo in particolare come fare per scaricare la dichiarazione dei redditi precompilata, ma anche come compilarla in tutte le sue parti e inserire le varie detrazioni fiscali.
Come scaricare la dichiarazione dei redditi precompilata
La dichiarazione del redditi precompilata può essere scaricata facilmente dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Per farlo bisogna essere in possesso del proprio codice fiscale, della password e del PIN personale, che possono essere richiesti all’agenzia delle Entrate sia online, che utilizzando il Servizio Clienti oppure presentandosi agli sportelli dell’agenzia. Una volta all’interno del portale bisogna entrare nella sezione “Servizi e comunicazioni”, “Fisconline” e scegliere infine il modulo della dichiarazione dei redditi da scaricare sul proprio computer. Una volta debitamente compilato in tutte le sue parti, andrà poi ricaricato sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Come compilare la dichiarazione dei redditi con il modello precompilato
Il modello precompilato, per la dichiarazione dei redditi per le persone fisiche, è composto da una serie di quadri, sezioni dove è possibile inserire o meno eventuali redditi e costo da portare in detrazione. Nella prima parte del modello è necessario inserire alcune informazioni personali, tra cui i dati anagrafici, il codice fiscale, il domicilio di residenza e i dati sulle persone a proprio carico. Nel quadro A vanno poi inseriti i redditi provenienti dal possesso di terreni, mentre nel quadro B quelli relativi al possedimento di fabbricati, compresa la propria abitazione principale se questa genera un qualche tipo di reddito attivo.
Nel quadro C del modello precompilato bisogna riportare i redditi da lavoro dipendente, tra cui anche i redditi pensionistici, quelli integrativi dovuti ad altre attività saltuarie e le ritenute Irpef per le addizionali regionali e comunali. Nel quadro D è possibile inserire tutti gli altri tipi di redditi, come ad esempio quelli da capitale legati agli investimenti finanziarie, redditi da lavoro autonomo non strettamente legati all’attività professionale ma integrativa, provenienti da possedimenti detenuti all’estero oppure quelli caratterizzati dalla tassazione separata, come i redditi di eredità. Nel quadro E invece vanno elencate le spese da portare in detrazione, ovvero tutti gli oneri deducibili dall’imposizione fiscale.
Il quadro F è riservato a agli acconti Irpef, alla cedolare secca sui contratti di locazione, all’addizionale comunale e a eventuali rimborsi dovuti per la dichiarazione degli anni precedenti. Nel quadro G si possono inserire i crediti d’imposta, quindi tutte le voci relative ai redditi realizzati all’estero, alle mediazioni, alle consulenze e agli acconti sui fondi pensione. Nel quadro I vanno riportate tutte le imposte da compensare, ovvero il credito per i versamenti effettuati con il modello F24. Nel quadro K infine gli amministratori di condomini possono aggiungere le comunicazioni riguardanti la gestione dello stabile, come i beni e i servizi acquistati durante l’anno, i dati sui fornitori e le informazioni catastali in caso di interventi edilizi e di ristrutturazione..
Con la dichiarazione dei redditi precompilata è possibile anche decidere la destinazione d’uso di parte delle tasse da pagare, nella misura dell’otto per mille allo Stato o a un’associazione religiosa, il cinque per mille a finalità specifiche opportunamente segnalate, oppure il due per mille a un qualsiasi partito politico. Ogni utente può indicare ognuna di queste tre voci, in quanto non si tratta di servizi comulativi ma integrativi. Il contributo viene calcolato in base al totale della quota Irpef pagata da ogni contribuente.