Drawdowns: è davvero importante? Che cosa indica questo termine?
Chi si avvicina al mondo degli investimenti finanziari spesso deve fare i conti con una terminologia specifica che non sempre risulta comprensibile al primo ascolto. Può capitare, per esempio, di sentire nominare i drawdowns: chi non è molto ferrato in materia probabilmente non conosce il significato di questa parola. Nel mondo del trading il termine viene utilizzato per indicare la correzione, ovvero la discesa, che si verifica subito dopo il raggiungimento di un massimo assoluto o di un massimo relativo. Ma cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e perché è importante.
Cosa sono i drawdowns e cosa indicano
I mercati finanziari sono caratterizzati da un livello più o meno alto di volatilità. Dopo aver raggiunto il suo punto più alto, la quotazione di un asset inizia a scendere: i drawdowns cominciano proprio quando c’è l’inversione del movimento e terminano quando viene raggiunto il punto più basso del periodo preso in considerazione. In altre parole, il drawdown è la distanza tra il livello più alto ed il livello più basso raggiunti dalla quotazione durante un determinato periodo di tempo. Per poter stimare un drawdown è necessario prima di tutto stabilire un arco temporale: sulla base di questo dato è possibile esprimere il drawdown sia in termini assoluti che in termini percentuali. La formula è:
DD% = [(Pmax – Pmin)] X 100
dove DD% è il drawdown in percentuale, Pmax è il prezzo massimo (peak) e Pmin è il prezzo minimo (trough) registrati nel periodo di riferimento.
Perché sono importanti e come vanno valutati
I drawdowns sono importanti perché rappresentano una componente fondamentale di quella che è la strategia di gestione del rischio di un trader. Sono un elemento essenziale del trading: non possono essere eliminati, ma devono essere gestiti con dei piani che riescano a tenere il proprio portafoglio al sicuro. Su un conto di trading i drawdowns permettono di scoprire a quanto ammonta il calo rispetto ad un picco prima che possa essere raggiunto nuovamente. Per quanto importante, questo dato non deve essere sovrastimato e soprattutto deve essere contestualizzato: essendo un dato storico, prende in considerazione quello che avviene in un determinato intervallo di tempo, ma le correzione che c’è stata in quel determinato periodo potrebbe essere la conseguenza di condizioni particolari o eccezionali e non è detto che in seguito la quotazione possa tornare a risalire o possa scendere ancora. Inoltre, va considerato anche l’orizzonte temporale in cui si opera: chi agisce in ottica di lungo periodo non deve dare tanta importanza ai drawdowns, perché con il passare del tempo molto probabilmente la correzione verrà recuperata.