Estinzione parziale del mutuo: cos’è, chi può richiederla, modalità e spese
Tutti i contratti di mutuo prevedono la possibilità per il debitore di rimborsare anticipatamente il debito residuo, estinguendo il contratto di finanziamento prima della sua scadenza naturale. IL debito residuo può essere rimborsato per intero o solo in parte: in questo specifico caso si parla di estinzione parziale del mutuo. Vediamo di cosa si tratta, quali spese comporta e quando può essere conveniente richiederla.
Cos’è l’estinzione parziale del mutuo e che spese comporta
Il mutuo è un contratto che può avere una durata decisamente molto lunga: la media italiana si attesta intorno ai 25 anni. Se da un punto di vista questa cosa rappresenta una grande opportunità, perché consente di dilazionare nel tempo le spese più ingenti e quindi renderle più gestibili, dall’altra comporta una situazione di indebitamento che si protrae molto a lungo, con costi (interessi) che possono essere tutt’altro che irrilevanti.
Per questo motivo molte mutuatari, nel caso in cui entrassero in possesso di una somma di denaro adeguata, spesso preferiscono rimborsare il loro debito residuo e “liberarsi” da questo fardello. Il Testo Unico Bancario prevede che il rimborso anticipato può riguardare l’intera somma dovuta (estinzione totale), ma anche solo una parte (estinzione parziale del mutuo). La legge prevede anche che la banca abbia diritto ad un compenso risarcitorio, che deve essere espressamente previsto dal contratto.
L’introduzione della legge Bersani ha invece escluso le penali per l’estinzione anticipata dei mutui richiesti dopo febbraio 2007 per l’acquisto o la ristrutturazione di una casa o per l’acquisto da parte di persone fisiche di immobili destinati allo svolgimento di attività professionali ed economiche. Per i mutui sottoscritti prima di quella data la penale viene applicata nella misura stabilita dalla legge stessa. Questa regola ha di fatto reso più conveniente il rimborso anticipato, per lo meno per quanto riguarda i finanziamenti richiesti per quelle determinate finalità.
Le conseguenze del rimborso parziale
Con l’estinzione parziale del mutuo, una parte del debito continua ad esistere; a seconda di quanto previsto dal contratto, le conseguenze di questa operazione possono essere:
- la riduzione della durata del piano di rimborso, con le rate che rimangono invariate;
- la riduzione della rata di rimborso, con il piano di ammortamento che mantiene la sua durata originale.
Facciamo un piccolo esempio, giusto per capire il meccanismo. Mario ha un mutuo in corso ed ha un debito residuo di 80.000 euro che per contratto deve restituire pagando 160 rate da 500 euro. Entra in possesso di una somma di denaro e decide di utilizzarla per rimborsare in anticipo una parte del suo debito: restituisce quindi alla banca 25.000 euro immediatamente, con il debito che scende a 55.000 euro. A questo punto, a seconda di quanto previsto dal contratto, Mario può rimborsare il suo debito residuo:
- pagando meno rate, mantenendo costante il loro importo (quindi 110 rate da 500 euro);
- pagando rate più leggere, mantenendo la stessa durata del rimborso (quindi 160 rate da 343,75 euro).
Convenienza dell’estinzione anticipata e modalità di richiesta
Ovviamente questo esempio era molto semplicistico. In realtà, per capire la convenienza o meno di un’estinzione anticipata (totale o parziale) del mutuo bisogna considerare alcune cose. In Italia quasi tutti i mutui prevedono un rimborso tramite un piano di ammortamento alla francese, quindi con gli interessi che vengono ripagati prima rispetto al capitale. In una situazione del genere l’estinzione anticipata può essere conveniente nella fase iniziale del rimborso, quando la maggior parte degli interessi no è ancora stata pagata. La convenienza si riduce mano a mano che il tempo avanza.
L’estinzione anticipata parziale del mutuo può essere richiesta inviando alla propria banca una raccomandata con ricevuta di ritorno. Con la lettera si comunica la propria volontà di rimborsare in anticipo una parte del proprio debito e si richiede all’istituto di procedere con il calcolo del debito residuo e del nuovo piano di rimborso. Bisogna allegare alla richiesta una copia della carta di identità e del codice fiscale.