Fasce orarie e tariffe dell’energia elettrica: come risparmiare sulla bolletta della luce
Far partire una lavatrice alle 3 del pomeriggio oppure alle 10 di sera non è la stessa cosa, infatti nel secondo caso è possibile risparmiare sulla bolletta della luce mentre nel primo no. Perché l’orario influenza il costo dell’energia elettrica? Consumare energia durante le fasce orarie di punta, ovvero le ore diurne quando le imprese e le industrie mantengono alta la domanda, costa molto di più rispetto alle ore di minore richiesta come la sera e la notte, quando gli uffici e la maggior parte delle attività lavorative non sono operativi. I concessionari di energia elettrica applicano delle vere e proprie fasce orarie, delle tabelle che indicano il diverso costo dell’energia elettrica durante tutte le ore del giorno e della notte. Vediamo quindi quali sono le fasce orarie e le tariffe dell’energia elettrica e come fare per risparmiare sulla bolletta della luce.
Le fasce orarie in base al costo dell’energia elettrica
Il prezzo finale dell’energia elettrica viene calcolato in base alla quantità effettivamente consumata e al costo orario in quel momento specifico, quindi lo stesso consumo effettuato in orari diversi durante il giorno e la notte avrà un costo totalmente differente. Esistono infatti delle fasce orarie, che nella maggior parte dei casi sono ridotte a tre gruppi principali chiamati F1, F2 e F3. La prima fascia F1 rappresenta tutte le ore di punta, ovvero i momenti del giorno in cui la domanda complessiva di energia elettrica è molto alta, perché viene richiesta una grande quantità di energia sia dal settore industriale e commerciale che domestico. La fascia F1 va dalle ore 8 alle ore 19 del giorno, escluse ovviamente le festività.
La seconda fascia invece, la F2, è caratterizzata da un livello medio di richiesta di energia elettrica, ed è individuata dal lunedì al venerdì dalle ore 7 alle 8 del mattino e dalle ore 19 alle 23 della sera, il sabato dalle ore 7 alle 23 sempre escludendo i giorni festivi. Infine la terza fascia oraria è rappresentata dalla F3, che raggruppa i momenti di minor consumo in cui la domanda di energia elettrica è particolarmente bassa. Questa fascia riguarda l’orario dalle 23 della sera alle 7 del mattino dal lunedì al venerdì, la domenica e i giorni festivi. In base a queste tre fasce orarie i concessionari di energia applicano delle tariffe diverse, che possono essere monorarie, biorarie o triorarie.
Le tariffe di consumo dell’energia elettrica
Le tariffe per il consumo di energia elettrica sono differenziate a seconda se l’uso è domestico o industriale-commerciale. Secondo la normativa vigente il consumo di energia elettrica domestico è caratterizzato da due fasce fasce orarie, la monoraria e la bioraria, mentre tutte le imprese con più di 50 dipendenti rientrano invece nella fascia trioraria, che prevede un costo calcolato in base ad ognuna delle tre fasce orarie, la F1, la F2 e la F3. Oggi analizzaremo nel dettaglio solamente le tariffe monorarie e biorarie, quelle riservate agli utenti che richiedono un uso domestico dell’energia elettrica.
Monoraria
Le tariffe monorarie sono quelle riservate agli immobili ad uso residenziale, offerte all’interno dei contratti di maggior tutela. In questo caso infatti il costo dell’energia rimane sempre uguale, nonostante effettivamente il consumo avvenga all’interno di fasce orarie differenti. In questo caso la bolletta della luce è formata da una parte relativa alla materia prima e da un’altra basata sui servizi di rete, più naturalmente tutte le imposte previste dalla legge, così distribuite.
Tariffa monoraria residenti
Quota per l’energia:
- quota fissa produzione energia 2,9€ al mese
- energia 0,066470 €/kWh
- consumi fino a 1800 kWh 0,002620 €/kWh
- consumi oltre 1800 kWh 0,006330 €/kWh
Servizi di rete:
- quota fissa 1,61€ al mese
- quota di 1,7745 €/kW di potenza impegnata
- consumi fino a 1800 kWh
- 0,007860 €/kWh per trasporto, gestione e contatore + 0,028904 €/kWh per oneri di sistema
- consumi oltre 1800 kWh
- 0,007860 €/kWh per trasporto, gestione e contatore + 0,069972 €/kWh per oneri di sistema
Tariffa monoraria non residenti
Quota per l’energia:
- quota fissa 3,5918€ al mese
- energia 0,066470 €/kWh
Servizi di rete:
- quota fissa 1,61€ al mese per trasporto, gestione e contatore
- quota fissa 10,6178 € al mese per costi di sistema
- quota di 1,7745 €/kW di potenza impegnata
- consumi fino a 1800 kWh
- 0,007860 €/kWh per trasporto, gestione e contatore + 0,028904 €/kWh per costi di sistema
- consumi oltre 1800 kWh
- 0,007860 €/kWh per trasporto, gestione e contatore + 0,069972 €/kWh per costi di sistema
Bioraria
Anche la tariffa bioraria rientra sempre nei contratti di maggior tutela del consumatore, ma in questo caso a differenza della monoraria è possibile gestire i consumi nelle due fasce orarie, la F1 e la F2-F3. A seconda del momento in cui si consuma effettivamente l’energia, il concessionario applica un costo differente basato sui prezzi aggiornati ogni 3 mesi dall’Autorità per l’Energia. Si tratta di un settore di mercato libero, dove i venditori offrono listini completi con i vari costi a seconda delle ore della giornata riportati nei contratti di servizio. Per utilizzare la tariffa bioraria è necessario avere un contatore elettronico.
Tariffa bioraria residente
Quota per l’energia:
- quota fissa energia 2,9€ al mese
- energia fascia F1 0,070320 €/kWh
- energia fasce F2-F3 0,064650 €/kWh
- consumi fino a 1800 kWh 0,002620 €/kWh
- consumi oltre 1800 kWh 0,006330 €/kWh
Servizi di rete:
- quota fissa 1,61€ al mese
- quota di 1,7745 €/kW di potenza impegnata
- consumi fino a 1800 kWh
- 0,007860 €/kWh per trasporto, gestione e contatore + 0,028904 €/kWh per oneri di sistema
- consumi oltre 1800 kWh
- 0,007860 €/kWh per trasporto, gestione e contatore + 0,069972 €/kWh per oneri di sistema
Tariffa bioraria non residente
Quota per l’energia:
- quota fissa energia 3,5918€ al mese
- energia fascia F1 0,070320 €/kWh
- energia fasce F2-F3 0,064650 €/kWh
Servizi di rete:
- quota fissa 1,61€ al mese per trasporto, gestione e contatore
- quota fissa 10,6178 € al mese per costi sistema
- quota di 1,7745 €/kW di potenza impegnata
- consumi fino a 1800 kWh
- 0,007860 €/kWh per trasporto, gestione e contatore + 0,028904 €/kWh per oneri di sistema
- consumi oltre 1800 kWh
- 0,007860 €/kWh per trasporto, gestione e contatore + 0,069972 €/kWh per oneri di sistema
Tariffa bioraria residente con sistema di pompe di calore
Quota per l’energia:
- quota fissa energia 3,5918€ al mese
- energia fascia F1 0,070320 €/kWh
- energia fasce F2-F3 0,064650 €/kWh
Servizi di rete:
- quota fissa 1,61€ al mese per trasporto, gestione e contatore
- quota di 1,7745 €/kW di potenza impegnata
- 0,007860 €/kWh per trasporto, gestione e contatore
- 0,042585 €/kWh per oneri di sistema
Come scegliere la tariffa migliore per risparmiare sulla bolletta della luce
La scelta della tariffa oraria dipende dalle proprie esigenze e dal tipo di consumi energetici domestici. La tariffa monoraria permette di evitare problemi e di dover gestire i consumi elettrici durante le ore del giorno e della notte, infatti il costo è uniforme in qualsiasi orario diurno o notturno. Si tratta di una tariffa particolarmente indicata per chi non riesce o non può utilizzare gli elettrodomestici di sera o la notte, a causa di regolamenti condominiali o per le presenza di bambini piccoli o anziani in casa. La tariffa bioraria invece consente di risparmiare gestendo i consumi nelle varie fasce orarie di prezzo, ma è necessario disporre delle libertà di poter ad esempio far partire la lavatrice dopo le ore 23.
Per risparmiare sulla bolletta della luce bisogna cercare sempre la miglior offerta del momento, utilizzando i siti di comparazione online delle tariffe applicate dai vari concessionari. Alcune aziende offrono sconti e promozioni sui contratti che comprendono la fornitura sia dell’energia elettrica che del gas, oppure tariffe convenienti per una fascia specifica di consumo. Ovviamente prima di cambiare gestore è fondamentale verificare tutte le clausole previste dal contratto, l’effettiva compatibilità delle tariffe con i propri orari e la presenza di costi rescissori con il vecchio gestore.