Fondo flessibile: quali sono le sue caratteristiche? Quanto si può guadagnare?
Gli investitori al giorno d’oggi hanno un’ampia possibilità di scelta. I fondi comuni sono sicuramente tra gli strumenti più apprezzati, ma anche all’interno di questa categoria è necessario fare delle distinzioni: aperti o chiusi, azionari, monetari, obbligazionari o bilanciati e così via. C’è anche la categoria del fondo flessibile: scopriamo di cosa si tratta dando un’occhiata alle sue caratteristiche ed ai possibili guadagni.
Cos’è un fondo flessibile?
Quando si parla di fondi si fa riferimento a prodotti di risparmio gestito. Un fondo viene definito flessibile quando cerca di ottenere dei rendimenti positivi in qualsiasi condizione di mercato, mettendo il capitale al riparo nei momenti in cui le quotazioni sono in ribasso. Rispetto ad altri prodotti di investimento, il fondo flessibile assicura al gestore una maggiore autonomia, che per raggiungere l’obiettivo può muoversi sul mercato in modo discrezionale. Da questa definizione si può capire che si tratta di una soluzione pensata per chi vuole effettuare investimenti flessibili, affidando le scelte di allocazione dei suoi soldi al gestore del fondo.
Svantaggi e costi
Proprio per questo motivo il principale pericolo nei fondi flessibili è rappresentato dal rischio gestore, che consiste nella possibilità che il gestore prenda delle decisioni errate. Per ridurre questo rischio la soluzione migliore è quella di affidarsi solo a gestori affidabili e conosciuti, stando alla larga da operatori poco seri o improvvisati. Alcuni risparmiatori evitano queste soluzioni di investimento perché li vedono quasi come degli acquisti a scatola chiusa: la loro flessibilità di fatto rende molto difficile calcolare guadagni e rischi al momento della sottoscrizione. Un altro limite dei fondi flessibili è rappresentato dai costi (commissione di sottoscrizione più gestione annua), che sono più alti rispetto ad altri fondi di investimento.
Vantaggi e possibile guadagno
Vediamo ora quali sono i vantaggi di questi strumenti. In linea del tutto teorica, grazie alla sua maggiore autonomia, il gestore può decidere di suddividere il patrimonio dando maggiore spazio alla componente azionaria: questo potrebbe tradursi in un maggiore rendimento finale. Il gestore inoltre dovrebbe essere talmente esperto e competente da poter trovare sempre l’allocazione ottimale delle risorse. Il fondo flessibile viene solitamente consigliato alle persone che hanno intenzione di fare investimenti di lungo periodo. Sul mercato è possibile trovare tantissimi fondi flessibili: la cosa migliore da fare è optare per le soluzioni proposte da gestori di esperienza, che garantisca solidità e trasparenza. Ogni fondo ha le sue peculiarità ed è necessario fare un’attenta analisi per individuare quello che meglio si sposa con le proprie esigenze.