Fondo Garanzia Prima Casa 2019: requisiti e come fare domanda
Con la precarizzazione del lavoro è diventato sempre più difficile comprare un immobile, soprattutto per alcune categorie sociali come i ragazzi under 35, le giovani coppie e le famiglie monogenitoriali. Purtroppo l’assunzione con contratti di lavoro atipici, o a tempo determinato, non offre garanzie sufficienti per ottenere mutui ipotecari dalla banche, tuttavia è possibile fare domanda per il Fondo di Garanzia Prima Casa. Questa misura, inserita nel Decreto Crescita 2019, permette di usufruire della garanzia dello Stato sui mutui per l’acquisto della prima abitazione di residenza, anche in caso di ristrutturazioni con finalità di efficientamento energetico. Vediamo come funziona, chi può richiederlo e come presentare la domanda.
Che cos’è il Fondo di Garanzia per la Prima Casa?
Tramite il Decreto Crescita 2019, finanziato attraverso l’articolo 19 del DL n.34 del 30 Aprile 2019, il Governo ha confermato per tutto l’anno corrente la disponibilità per il Fondo di Garanzia Prima Casa. Si tratta di un programma statale che permette di ottenere speciali garanzie, da utilizzare per l’acquisto con o senza la ristrutturazione della prima casa di residenza nella richiesta di mutui ipotecari, per un importo massimo fino a 250.000€.
Per quanto riguarda le ristrutturazioni edilizie, la possibilità di ottenere le agevolazioni del fondo sono legate alla finalità degli interventi. Quest’ultimi devono essere rivolti al miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile, come lavori per l’aumento dell’isolamento acustico e termico, l’installazione di impianti a energie rinnovabili, la sostituzione delle caldaie e la coibentazione di tetti e altre superfici.
Sull’acquisto della prima abitazione, il Fondo di Garanzia Prima Casa propone è disponibile soltanto sugli immobili non considerati di lusso. Si tratta quindi delle abitazioni che non rientrano nelle categorie esclusive, tra cui le classi catastali A1, case signorili, A8, ville e A9, palazzi e castelli, come indicato dal DM n.1072 del 2 Agosto 1969. La garanzia del fondo può arrivare fino a un massimo del 50% del capitale da finanziare, perciò la parte eccedente deve essere coperta da garanzie alternative contrattate direttamente con l’istituto di credito.
Quali sono le banche che offrono un mutuo convenzionato?
Sul sito ufficiale di Consap è possibile scaricare l’elenco completo delle banche che aderiscono all’iniziativa, mettendo a disposizione dei cittadini privati mutui agevolati grazie al programma Fondo di Garanzia Prima Casa. In questo modo è possibile individuare quali sono le banche che propongono un mutuo ipotecario convenzionato, con il quale si può ottenere fino al 50% dell’importo usufruendo delle garanzie statali.
Fra gli istituti che offrono tale opzione ci sono sia piccole banche che grandi gruppi, tra cui:
- Banca del Piemonte
- BCC Milano
- BCC Roma
- Banca di Piacenza
- Intesa San Paolo
- BPER Banca
- Banca Popolare di Bari
- Banca Sella
- Cariparma
- Creval
- Unicredit
Chi può richiedere l’accesso al fondo?
I requisiti indicati dalla normativa, per accedere al Fondo di Garanzia per l’acquisto e la ristrutturazione della prima abitazione, non prevedono particolari restrizioni. Come indicato sul portale di Consap, informativa disponibile anche sul sito web ufficiale del MEF, Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, le caratteristiche per ottenere l’agevolazione sono:
- presentazione della domanda di mutuo ipotecario
- nessun immobile di proprietà al momento della richiesta
- abitazioni ad uso residenziale
- case situate all’interno del territorio nazionale
- qualsiasi immobile ad esclusione delle categorie catastali A1, A8, A9
- mutuo ipotecario non superiore a 250 mila euro
Come presentare domanda per il Fondo di Garanzia?
Chi desidera inviare la richiesta per accedere alle convenzioni fornite dal Fondo di Garanzia per la prima casa, deve rivolgersi direttamente alla banca oppure all’intermediario finanziario, responsabile dell’erogazione o della contrattazione del mutuo ipotecario per l’acquisto con o senza ristrutturazione dell’immobile. Per usufruire del servizio è necessario scaricare l’apposito modulo, il cui download può essere effettuato direttamente sul portale ufficiale del MEF, sul sito di Consap o presso la modulistica in possesso dell’istituto di credito.
All’interno del modulo è necessario inserire una serie di informazioni, tra cui:
- nome e cognome
- codice fiscale
- luogo e data di nascita
- documento d’identità
- indirizzo attuale di residenza
- numero di telefono e indirizzo email
Dopodiché bisogna integrare le informazioni di eventuali cointestatari del mutuo, se presenti, quindi compilare la dichiarazione successiva in merito alla finalità del mutuo (acquisto, acquisto con ristrutturazione per efficienza energetica, acquisto con accollo da frazionamento), all’assenza di ulteriori immobili di proprietà e alla localizzazione dell’abitazione da comprare tramite mutuo ipotecario coperto da garanzia. Infine basta firmare il modulo, allegare una copia del codice fiscale e del documento d’identità, presentando la richiesta presso la banca.
Tassi d’interesse agevolati: chi ne usufruisce?
Oltre a fornire garanzie accessorie per l’acquisto di immobili prima casa, il Decreto Crescita 2019 propone una serie di iniziative rivolte alle giovani coppie, alle persone con meno di 35 anni e alle famiglie monogenitoriali con figli minorenni. In questi casi è possibile beneficiare di un tasso d’interesse convenzionato, ovvero un TEGM (tasso effettivo globale medio) calmierato secondo gli indicatori pubblicati ogni 3 mesi sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Rientrano nella possibilità di usufruire di tassi d’interesse convenzionati le persone che rientrano nelle seguenti categorie sociali:
- nuclei famigliari con un solo genitore e figli minori
- giovani under 35 titolari di contratti di lavoro atipici
- giovani coppie in cui almeno un coniuge ha meno di 35 anni
- conduttori di sistemazioni di proprietà degli IACP (Istituto Autonomo per le Case Popolari)
Materiale di approfondimento e modulistica