Fotovoltaico in condominio: quali sono le soluzioni possibili oggi?
Negli ultimi anni abbiamo assistito al boom delle fonti rinnovabili, con un forte aumento nella produzione di energia elettrica dal vento e soprattutto dal sole, grazie alla diffusione degli impianti fotovoltaici e alle politiche di incentivi fiscali. Tuttavia sono ancora molti gli edifici non provvisti di alcun sistema ecologico, perciò in questa guida abbiamo deciso di fare chiarezza sugli impianti fotovoltaici nei condomini. In particolare cercheremo di capire quali sistemi si possono installare negli stabili condominiali, cosa prevedono i regolamenti e se si tratta o meno di un investimento conveniente.
Come funziona il fotovoltaico nei condomini
Un condominio è sicuramente un complesso abitativo particolare, poiché al suo interno convivono vari nuclei familiari e le decisioni devono essere congiuntamente, mettendo d’accordo la maggioranza degli utenti. Allo stesso tempo si tratta di un aspetto che fornisce anche diversi vantaggi, tra cui la divisione delle spese fra tutti condomini, un fattore estremamente rilevante soprattutto quando bisogna effettuare una spesa ingente, come appunto quella dell’installazione di un impianto ad energia solare.
Chi volesse realizzare un sistema fotovoltaico all’interno del proprio condominio, per la generazione di energia elettrica in maniera ecologica e pulita, può scegliere fra 3 diverse opzioni:
- installazione condivisa di proprietà collettiva
- impianto per conto terzi con vendita dell’energia
- fotovoltaico privato unifamiliare
Il primo caso è quello più utilizzato e comune, che consiste nell’installazione di un impianto fotovoltaico sul tetto del condominio, investimento pagato da tutti gli utenti in base ai millesimi condominiali. Dopodiché l’energia elettrica viene auto-consumata all’interno dello stabile, mentre la parte eccedente può essere reimmessa nella rete e venduta al distributore, oppure immagazzinata nelle batterie e utilizzata durante gli orari notturni e le giornate con meno irradiazione solare.
Allo stesso modo è possibile delegare la costruzione dell’impianto a una società terza, un’azienda che si fa carico dell’installazione e della manutenzione del sistema fotovoltaico, vendendo l’energia elettrica al condominio che sarà poi distribuita ai vari condomini. Tale soluzione consente di risparmiare sui costi d’installazione e manutenzione, tuttavia è necessario pagare un costo per l’energia consumata, che sebbene sia inferiore a quello del fornitore classico risulta più elevato rispetto all’auto-generazione.
Infine è possibile realizzare un impianto fotovoltaico privato, utilizzando le parti comuni dell’edificio per installare i pannelli solari e il sistema di conversione della corrente continua in corrente alternata. In questo caso la norma di riferimento è la 1122-bis del Codice Civile, che prevede la possibilità per i condomini di “installare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sul tetto del condominio”, anche se questi servono una singola unità abitativa. In questo caso, però, è necessario informare l’amministratore e l’assemblea condominiale qualora dovessero essere eseguiti degli interventi sulle parti comuni.
L’assemblea può verificare il rispetto della sicurezza dello stabile, del decoro architettonico e la ripartizione dello spazio affinché ogni condomino abbia un’area sufficiente per effettuare lo stesso intervento, lasciando inoltre spazio per i servizi condivisi, come le antenne per la ricezione del segnale televisivo e satellitare. Si evince quindi che non bisogna chiedere alcuna autorizzazione, nel caso si volesse installare un impianto fotovoltaico privato sul tetto dello stabile condominiale, ma è necessario rispettare la condivisione degli spazi e il diritto di ogni utente a realizzare la stessa operazione.
Il fotovoltaico in condominio conviene?
Sicuramente per un condominio, la scelta di installare un impianto solare fotovoltaico è una decisione conveniente, in quanto permette di risparmiare sul consumo di energia elettrica, di aumentare il valore commerciale dei singoli appartamenti e di migliorare la classe energetica dello stabile. Inoltre è possibile usufruire degli incentivi fiscali, contenuti all’interno del pacchetto Bonus Casa 2019, che prevedono una detrazione Irpef fino al 50% da ammortizzare in 10 anni, attraverso agevolazioni annuali di sconto per gli interventi realizzati entro il 31 dicembre 2019.
Un altro vantaggio del fotovoltaico condominiale è la ripartizione dei costi, non solo legati all’installazione ma soprattutto alla manutenzione del sistema di produzione di energia elettrica. Tale operazione infatti è piuttosto costosa, poiché richiede interventi periodici e frequenti di pulizia dei pannelli solari, controlli delle batterie e delle componenti elettriche, verifiche degli allacci e degli elementi di contabilizzazione e sicurezza dell’impianto.
Condividere queste spese permette di rendere la produzione di energia da fonti rinnovabili molto più conveniente per un condominio, rispetto ad esempio a un utente privato. Oltre a ciò, come abbiamo visto, non è vincolante il rifiuto degli altri condomini, in quanto è possibile optare per l’installazione di un impianto fotovoltaico privati, utilizzando il tetto dell’edificio previa comunicazione all’assemblea condominiale e verifica del rispetto dei criteri legati agli spazi comuni.
Allo stesso tempo anche un sistema centralizzato e condiviso non richiede più la partecipazione di tutti i condomini, in quanto dopo l’ultima riforma basta avere la maggioranza dei voti più uno, per procedere con l’intervento e produrre finalmente energia elettrica sfruttando una fonte rinnovabile, pulita e gratuita come il sole. Il settore è in grande fermento perciò è importante approfittare degli incentivi, aiuti che potrebbero diminuire nei prossimi anni oppure sparire del tutto. Inoltre è possibile anche richiedere un prestito per condomini, finanziamenti messi a disposizione da alcune banche che consentono di pagare a rate gli investimenti collettivi.