Come funzionano le carte di credito
Le carte di credito sono a tutti gli effetti degli strumenti di finanziamento, con i quali è possibile avere a disposizione della liquidità da spendere a credito e non a debito, come invece funziona con le normali carte di pagamento. Per ottenere un carta di credito è necessario fornire delle garanzie alla società che la emette, come ad esempio una busta paga, il cedolino della pensione o la dichiarazione dei redditi. Ne esistono diverse tipologie sul mercato, per questo è necessario capire come funzionano le carte di credito prima di sottoscriverne una.
Caratteristiche generali delle carte di credito
Le carte di credito sono una forma di pagamento largamente utilizzata in tutto il mondo, che permette di effettuare acquisti e rimborsarli in un secondo momento. Sono contraddistinte da un numero identificativo, il proprio nome e cognome, la data di scadenza e un codice di sicurezza a 3 o 4 cifre per la conferma dei pagamenti online.
Con la carta di credito è possibile prelevare contanti presso qualsiasi sportello automatico, sia in Italia che all’estero. A differenza delle carte di debito però si paga una tassa intorno al 3-4% della somma prelevata. Questo perché con le carte di debito i soldi ritirati sono subito scalati nella liquidità residua del proprio conto corrente, mentre con la carta di credito ciò avviene successivamente.
Possono essere emesse sia dalle banche che dalle finanziarie ma la loro concessione è a completa discrezionalità dell’istituto, che può riservarsi la facoltà di negare o concedere tale strumento. Trattandosi di una forma di credito, cioè di un fido, sono necessarie delle garanzie solide per poter ottenere una carta di credito.
Normalmente bisogna essere titolari di una busta paga con contratto di lavoro a tempo indeterminato, oppure di un trattamento pensionistico o di una dichiarazione dei redditi congrua. Inoltre non si devono avere segnalazioni alle Centrali di Rischio come cattivi pagatori o situazioni fallimentari. In alcuni casi viene considerata anche la giacenza sul conto corrente ma non si tratta della prassi.
I costi delle carte di credito
A seconda del proprio profilo è possibile ottenere condizioni contrattuali più o meno gravose per le carte di credito. I costi sono legati a:
- spese di emissione
- canone fisso annuale
- spese di gestione
- tasso di interesse nominale
- tasso di interesse globale
- costi di riemissione a scadenza
- commissioni di prelievo presso gli ATM
In particolare quando si valuta una proposta per una carta di credito è importante verificare due parametri, il TAN ossia il tasso annuale nominale e il TAEG, il tasso annuale effettivo globale. Il TAN permette di verificare il tasso di interesse che si paga sulla linea di credito, mentre il TAEG consente di vedere il costo complessivo della carta, comprese tutte le spese sopra elencate.
Solitamente i tassi di interesse delle carte di credito sono piuttosto alti, con un TAEG che arriva anche oltre il 20%. Per questo è fondamentale valutare la reale necessità di utilizzare questo strumento oppure se non sia il caso di optare per un prestito o un finanziamento, che il più delle volte sono decisamente più convenienti e con un tasso inferiore.
Come funzionano le carte di credito
Quando passiamo la nostra carta di credito mettiamo in moto un meccanismo che coinvolge principalmente tre parti, noi soggetti che acquistiamo, il venditore del bene o del servizio e la banca o la finanziaria prestatori della somma. L’istituto anticipa il denaro al venditore recuperandolo dal nostro conto corrente a fine mese oppure tramite una rateizzazione, applicando un tasso d’interesse.
Per questo a volte i tassi sono molto alti, perché con la rateizzazione è possibile che un acquisto venga restituito a rate soltanto dopo diversi mesi dall’operazione. In base alla restituzione della somma utilizzata le carte di credito si distinguono in carte a saldo, prepagate o revolving.
Carte di credito a saldo
Le carte di credito a saldo prevedono il pagamento degli acquisti effettuati tramite un’unica rata, solitamente alla fine del mese. Hanno un limite di spesa giornaliero e un tetto mensile, sono le più diffuse in Italia e offrono una liquidità anticipata.
Carte di credito revolving
Le carte di credito revolving invece prevedono la restituzione delle somme attraverso una rateizzazione mensile. In pratica si tratta di un prestito tramite linea di credito, che viene rimborsato a rate dietro il pagamento di un tasso di interesse.
Carte di credito prepagate
Le carte di credito prepagate funzionano invece al contrario. Invece di pagare gli acquisti a rate o a fine mese si disponibilizza prima una certa somma, caricandola sulla propria carta di credito. In questo modo i soldi spesi sono già coperti e non è possibile superare il limite selezionato.
Le carte di credito sono degli strumenti efficienti e utili se usate con criterio, infatti permettono di avere sempre con sé una certa liquidità per effettuare pagamenti e acquisti in tutto il mondo. Bisogna però stare attenti ai costi soprattutto per i prelievi presso gli ATM e nelle rateizzazioni. Capire come funzionano le carte di credito è importante per scegliere quella più in linea con le proprie esigenze e soprattutto quando conviene usarla.