Nuove Imprese a Tasso Zero: la guida completa 2020
Scopri come ottenere finanziamenti a tasso zero fino a 1,5 milioni per le imprese guidate da donne e giovani, grazie a questa guida completa sul programma Nuove Imprese a Tasso Zero.
Le imprese costituire da meno di 12 mesi, oppure le donne e i giovani under 35 che vogliono creare una nuova attività imprenditoriale, possono ricevere un contributo fino a 1,5 milioni tramite il programma Nuove Imprese a Tasso Zero. Gestito per lo Stato da Invitalia, il sistema consente di finanziare a tasso zero fino al 75% del progetto, ottenendo un beneficio concreto per investire nella propria azienda o realizzarne una nuova. Vediamo tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Cos’è Nuove Imprese a Tasso Zero?
Nuove Imprese a Tasso Zero è il nuovo programma di finanziamenti alle imprese e all’imprenditorialità giovanile e femminile, un sistema per ottenere contributi nazionali che ha sostituito i vecchi piani Autoimpiego e Autoimprenditorialità, terminati nel 2015.
In particolare si tratta di incentivi per i giovani e le donne, finanziamenti a tasso zero per aprire nuove attività imprenditoriali. Il programma prevede una copertura fino al 75% dell’investimento da effettuare, mentre il restante 25% deve essere finanziamento con risorse proprie o tramite prestiti bancari tradizionali.
Nel complesso è prevista una dotazione totale di 150 milioni di euro, perciò l’ottenimento delle agevolazioni è consentito soltanto fino all’esaurimento del fondo. La prestazione della domanda avviene soltanto online, con l’invio del progetto dettagliato e una valutazione di merito che viene realizzata rispettando l’ordine cronologico.
A chi si rivolge Nuove Imprese a Tasso Zero?
Il piano di incentivi Nuove Imprese a Tasso Zero, gestito da Invitalia l’Agenzia italiana per lo sviluppo, è rivolto a due categorie principali:
- giovani under 35 anni;
- donne di qualsiasi età.
Le disposizioni normative prevedono la possibilità di accedere ai fondi soltanto per alcune micro e piccole imprese, ovvero le aziende costituite in maggior parte da giovani con un’età compresa tra 18 e 35 anni, oppure donne senza limitazioni anagrafiche. Le imprese devono essere create da meno di 12 mesi, in base alla data di invio della domanda di finanziamento.
Possono beneficiare dei contributi non solo le nuove aziende, sorte entro l’ultimo anno, ma anche le persone fisiche che vogliono aprire un’attività imprenditoriale. In questo caso è necessario aprire la società, non oltre 45 giorni a partire dalla data di ricezione della conferma di ottenimento delle agevolazioni.
Come funziona Nuove Imprese a Tasso Zero?
Il funzionamento del programma Nuove Imprese a Tasso Zero è abbastanza semplice, infatti basta realizzare un business plan accurato, rientrare nei requisiti indicati dal regolamento, dopodiché bisogna presentare la domanda quanto prima, poiché il criterio di valutazione è con ordine cronologico fino a esaurimento dei fondi stanziati.
I contributi possono finanziarie progetti per un valore massimo di 1,5 milioni di euro, coprendo non oltre il 75% dell’importo con l’erogazione di un prestito a tasso zero, da rimborsare entro 8 anni. La restituzione della somma prevede due pagamenti semestrali posticipati, con l’inizio dei rimborsi che deve avvenire entro 24 mesi a partire dalla firma del contratto.
Per quanto riguarda le spese finanziabili è possibile utilizzare il contributo per investimenti inerenti attività legate a:
- turismo;
- commercio di beni e servizi;
- fornitura di servizi per persone e imprese;
- produzione di beni nei comparti industriale e artigianale;
- lavorazione dei prodotti agricoli.
Rimangono fuori alcuni settori esclusi dalla possibilità di accedere alle agevolazioni, tra cui:
- produzione di prodotti agricoli primari;
- acquacoltura;
- pesca.
Per queste attività sono previsti provvedimenti appositi di supporto imprenditoriale. Se il progetto prevede un valore innovativo e sociale rilevante, è possibile considerare anche investimenti non strettamente inerenti quelli indicati dalla normativa.
Quali sono le banche convenzionate con Nuove Imprese a Tasso Zero?
L’erogazione dei prestiti a tasso zero, che possono coprire fino al 75% dell’investimento finanziato tramite il programma Nuove Imprese a Tasso Zero, viene realizzata dalle banche aderenti all’iniziativa, come indicato dalla convenzione tra l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico).
In particolare gli istituti di credito presso i quali è possibile ricevere finanziamenti agevolati sono:
- Banca di Piacenza
- Cassa Rurale e Artigiana di Boves
- Banco Azzoaglio
- Banca del Centroveneto
- Credito Cooperativo Ravennate e Imolese
- Banca Popolare del Frusinate
- Banca Don Rizzo Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale
- Banca di Credito Popolare
- BPER Banca
- Banca del Mezzogiorno (Mediocredito Centrale)
- Gruppo Intesa Sanpaolo
- Monte dei Paschi di Siena
All’interno del Gruppo Bancario Intesa Sanpaolo ci sono diverse banche, come:
- Banca CR Firenze
- Banco di Napoli
- Cassa dei Risparmi di Forlì e della Romagna
- Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia
- Cassa di Risparmio del Veneto
- Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia
- Cassa di Risparmio in Bologna
Nuove Imprese a Tasso Zero: come presentare la domanda?
Una volta in possesso di un business plan adeguato è necessario presentare la domanda, per cercare di ottenere i finanziamenti senza interessi previsti dal programma Nuove Imprese a Tasso Zero. Per farlo è indispensabile avere due requisiti:
- accreditamento per la firma digitale;
- indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Ovviamente le domande devono essere inviate in maniera telematica, registrandosi all’interno del portale web di Invitalia e seguendo la procedura prevista per la creazione di un profilo personale tramite il proprio indirizzo email. In assenza dei requisiti per l’accesso alla piattaforma, l’operazione può essere effettuata dal rappresentante legale dell’impresa.
Dopo la ricezione della richiesta viene rilasciato un codice di protocollo online, inoltre è possibile accompagnare lo stato di avanzamento della pratica in qualsiasi momento. Invitalia, infatti, mette a disposizione un servizio di assistenza raggiungibile al numero 848 886 886, inoltre è possibile ricevere una consulenza tecnica specializzata, con incontri via Skype per ricevere un supporto professionale prima della presentazione del progetto.
Quali documenti servono per la presentazione della domanda?
Chi desidera richiedere i contributi del sistema Nuove Imprese a Tasso Zero, deve sia creare un piano d’impresa dettagliato sia presentare una serie di documenti. L’elenco è disponibile sul sito web ufficiale di Invitalia, dove è possibile scaricare tutte le guide in formato PDF o Word.
In particolare, per le imprese non ancora costituite i documenti necessari sono:
- copia documento identità;
- copia codice fiscale;
- atto costitutivo della società;
- certificazione dei titoli dei soci o dipendenti richiedenti il contributo;
- dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà;
- autodichiarazione per la copertura del 25% dell’investimento;
- altre dichiarazione di notorietà per antiriciclaggio, verifiche antimafia, dimensione aziendale e l’assenza di precedenti penali.
Come creare un business plan efficace?
Uno degli aspetti più importanti, per ottenere i contributi previsti dall’iniziativa Nuove Imprese a Tasso Zero, è la realizzazione di un business plan accurato ed efficace. Innanzitutto è necessario rispettare i requisiti indicati dalla normativa, quindi prima di muoversi è essenziale controllare di poter effettivamente rientrare tra i beneficiari delle agevolazioni.
Dopodiché bisogna descrivere il tipo di attività imprenditoriale, per capire qual è il settore di riferimento e la località in cui l’azienda ha o avrà sede e opererà. In questa sezione è importante indicare il modello di business proposto, definendo la produzione di beni o servizi, i clienti ai quali ci si rivolge, qual è la domanda che si vuole soddisfare, analizzare il mercato, le imprese con le quali è necessario competere e le proprie strategie imprenditoriali.
A questo punto è fondamentale mostrare in maniera dettagliata il progetto e perché l’investimento può definirsi innovativo, dunque quali novità ed evoluzioni tecnologiche apporterà sul mercato. Nel business plan non deve mancare una precisa analisi del settore, spiegando le strategie e i piani per il posizionamento dell’impresa e il suo sviluppo a breve, medio e lungo termine.
Inoltre il piano d’impresa deve riportare delle previsioni attendibili sugli obiettivi imprenditoriali, in particolare legati alla vendita dei beni e servizi proposti dalla propria azienda, con stime che possono aiutare i valutatori a capire la reale fattibilità del progetto. Infine si possono indicare eventuali aspetti tecnici ed economico-finanziari, per completare un business plan che deve essere curato ed esauriente.
Per maggiori approfondimenti è possibile consultare il sito di Invitalia, dove trovare guide e manuali come la Guida alla compilazione del piano d’impresa, scaricabile gratuitamente in formato PDF a questa pagina.