I lavori più richiesti nei prossimi anni: cosa studiare e come farsi trovare preparati
Stare al passo coi tempi non significa soltanto essere alla moda e giovanili, ma si tratta di un concetto sempre più importante soprattutto se applicato al mondo del lavoro. Oggigiorno purtroppo non basta studiare e sviluppare delle determinate capacità ma bisogna essere dinamici, anticipare le tendenze e non farsi sopraffare dai cambiamenti repentini causati dal progresso tecnologico.
Per questo motivo è fondamentale conoscere le professionalità che verranno più richieste nei prossimi anni, cercando di anticipare i cambiamenti per sfruttarli a proprio vantaggio e non farsi schiacciare dalla modernità. Vediamo quindi quali saranno i lavoro più richiesti dei prossimi anni, per capire cosa studiare e quali abilità sviluppare.
I settori che avranno i tassi d’occupazione più alti
Sicuramente è importante innanzitutto capire quali saranno i settori che offriranno i più alti tassi occupazionali, ovvero che avranno maggiore necessità di manodopera qualificata. Secondo un sondaggio statistico condotto da Unioncamere, all’interno del progetto Excelsior, entro il 2020 i settori dove la domanda di lavoratori sarà più alta saranno:
- Sanità
- assistenza
- servizi alle imprese
- aziende legati ai servizi pubblici
In tutte queste aree la richiesta di professionisti sarà molto elevata, dovuta principalmente all’invecchiamento della popolazione, al miglioramento delle condizioni economiche e all’aumento della domanda di beni comuni come l’energia elettrica, l’acqua e i servizi di trasporto pubblico. Ovviamente questi sono i settori che avranno una crescita relativa più alta, tuttavia analizzando il numero di occupati saranno da tenere in conto anche l’industria alimentare e quella legata ai servizi informatici e delle telecomunicazioni.
Guardando invece le figure professionali al primo posto ci sarà bisogno di professionisti legati al commercio e ai servizi, di persone qualificate nelle aree scientifiche e di operai altamente specializzati. Osservando questo quadro da un altro punto di vista, ovvero quello delle competenze, i laureati più richiesti saranno quelli formati in ambito economico, che assorbiranno oltre il 20% del mercato. Dietro di loro troviamo i laureati in Medicina e Scienze Infermieristiche, in Ingegneria e nelle materie giuridiche.
I lavori più richiesti per i prossimi anni
Secondo le ultime ricerche sul mondo del lavoro e sul mercato economico, nei prossimi 3-5 anni le figure professionali più richieste saranno quelle legate ai servizi. Tuttavia bisogna fare una precisazione. Se da un lato il numero di persone impiegate nei servizi alle imprese e ai privati aumenterà, lo stesso non si può dire per i salari medi di queste professioni che, salvo qualche rara eccezione, continueranno ad essere piuttosto bassi. Perciò è indispensabile valutare questi dati anche sul piano della remunerazione, prendendo in esame i lavori più richiesti ma anche gli stipendi che queste professioni possono garantire.
In questo senso la situazione completamente, infatti a prevalere sul piano meramente economico saranno gli impieghi legati al mondo dell’i-tech, dell’informatica, delle telecomunicazioni e dei servizi sanitari di alto livello. Si tratta di settori in grande fermento, che nell’immediato futuro saranno scossi dall’adozione di nuove tecnologiche tra cui l’automazione, l’intelligenza artificiale e l’internet delle cose, IOT, che caratterizzeranno la oramai sempre più vicina quarta rivoluzione industriale. Per essere pronti al cambiamento bisognerà possedere elevate competenze specialistiche in ambiti come la programmazione software, l’ingegneria elettrica, l’architettura hardware, l’analisi dei dati e la ricerca.
Le figure professionali di cui ci sarà maggiore bisogno saranno:
- machine learnig engineer
- data scientist
- sale manager
- big data developer
- information security analyst
Basti pensare che queste nuove professioni vantano dei livelli salariali estremanente alti, a partire da 20.000€ per un informatico neolaureato fino ad arrivare a 100.000€ l’anno per un data scientist senior o un software engineer con alcuni anni d’esperienza. Ovviamente sviluppare le capacità necessarie per svolgere questi lavori non è facile, infatti bisogna avere profonde conoscenze di algoritmi, sotfware, algebra lineare, sistemi di deep learning e AI, linguaggi di programmazione come Python, C# e Java, di analisi dei dati, di gestione finanziaria, big data e management.
Cosa studiare per trovare lavoro nei prossimi anni?
Secondo uno studio condotto dall’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, entro il 2020 verranno persi circa 7 milioni di posti di lavoro nei settori impiegatizi tradizionali, parte dei quali sarà assorbita dai comparti come l’informatica, l’ingegneria, le aree tecnologiche e matematiche. Purtroppo sembra proprio che nei prossimi anni la macchina andrà via via sostituendo l’uomo in molte mansioni, perciò sarà necessario puntare su un’istruzione di alto livello e sulla specializzazione.
Per capire che cosa studiare è utile dare uno sguardo ai tassi occuopazionali offerti dai laureati nei vari corsi universitari. Secondo questo criterio ai primi posti troviamo le lauree in ambito sanitario, che offrono un tasso d’occupazione dopo il termine del percorso di sudi del 90%, con a seguire i corsi di ingegneria, economia, statistica, chimica e architettura. La stessa classifica si forma valutando i laureati che guadagnano di più dopo l’università, con i primi due posti occupati sempre dalle aree sanitarie e ingegneristiche con stipenddi medi rispettivamente di 1.717 e 1509€ netti al mese.
I lavori più pagati del 2018
Questa è la probabile situazione prevista per i prossimi anni, intanto cosa succede oggi? Nel 2018 tra i lavori più pagati nel mondo troviamo i matematici-informatici con un salario medio di 100.000€ lordi annui, gli anestetisti con oltre 130.000€, i marketing manager con circa 120.000€, i manager ospedalieri con circa 90.000€, gli assistenti finanziari con 80.000€, gli ingegneri petroliferi con 110.000€, i medici chirurghi con 150.000€ e i data scientist con circa 90.000€. Questi valori sono una media dei compensi percepiti dai professionisti nei vari Paesi del mondo, tuttavia non stupisce che i salari più alti si trovino in luoghi come gli Stati Uniti e alcuni Paesi del Nord Europa, dove molte di queste figure sono estremamente ricercate e ben pagate, mentre da noi in molti casi gli stipendi sono leggermente più bassi.
Ciò è dovuto anche alla minore dimensione delle imprese italiane rispetto a quelle degli USA, della Cina, del Giappone e del Regno Unito. Si tratta di un dato molto significativo, perché fa capire quanto la lingua inglese sia fondamentale per avere a disposizione quante più opportunità lavorative possibile dopo la laurea. Purtroppo in un mondo globalizzato è necessario essere flessibili, spostandosi lì dove è maggiore la richiesta e migliori le retribuzioni. Per questo motivo qualsiasi sia il percorso di studi o la professione scelta per il futuro, al primo posto delle abilità e conoscenze da sviluppare sicuramente ci sono le lingue straniere, inglese principalmente, poiché sono la chiave per aprirsi le porte verso un futuro economicamente fruttuoso.