Ingegnere informatico: cosa fa, stipendio, formazione e lavoro
Uno dei settori più in auge al momento è Ingegneria informatica, una disciplina complessa ma in grado di offrire ottime opportunità lavorative. La diffusione delle nuove tecnologie, delle connessioni 5G ultraveloci, dell’automazione e della robotica, compresa nei prossimi quella delle auto a guida autonoma, richiedono competenze elevate nell’area informatica. Vediamo come diventare un ingegnere informatico, quali requisiti e capacità sono richieste dalle aziende, quali sono gli sbocchi lavorativi, lo stipendio medio e le possibilità professionali.
Ingegnere informatico
- Cosa fa: progettazione e sviluppo sistemi software e hardware
- Dove lavora: piccole, medie e grandi imprese private e pubbliche
- Aree di attuazione: robotica, sviluppo software, sistemista, AI
- Requisiti: programmazione, sistemi, inglese
- Migliore corso in Italia: Politecnico di Milano
- Migliore corso in Europa: University of Cambridge
- Migliore corso nel mondo: MIT, Massachusetts Institute of Technology
- Stipendio medio: 36 mila euro lordi l’anno
- Salario minimo/massimo: 25/85 mila euro lordi l’anno
Cosa fa un ingegnere informatico: compiti e mansioni
Un ingegnere informatico è un tecnico specializzato che si occupa dei sistemi informativi di un’impresa, una figura professionale che nello specifico può ricoprire diversi ruoli e mansioni. Ovviamente l’occupazione prevede una forte propensione per le strutture tecnologiche, sia software che hardware, ovvero tutto ciò che rientra all’interno dell’area dell’IT, Information Technology.
L’Ingegneria informatica, la scienza alla base di tale professione, è nata con la diffusione dei computer nelle aziende, le quali hanno bisogno di persone che siano in grado di progettare, ottimizzare e mantenere sistemi informatici fisici e programmi. Ad esempio un software engineer sviluppa sistemi gestionali, siti web, applicazioni e altri tipi di programmi, utilizzando una conoscenza di alcuni linguaggi di programmazione come Python, Java, C++ e di architetture software.
Un ingegnere informatico specializzato nei sistemi hardware, invece, crea e implementa componenti fisiche per garantire il perfetto funzionamento dei software, avendo come obiettivo la realizzazione degli obiettivi aziendali. In molti casi vengono richiesti interventi di manutenzione o aggiornamento dei sistemi in uso all’impresa, soprattutto quelle ad alto tasso tecnologico o alle prese con la digitalizzazione dei processi.
Dove lavora un ingegnere informatico
Per quanto riguarda l’ambiente di lavoro, un ingegnere informatico può trovare impiego presso qualsiasi piccola, media e grande azienda, in quanto oggi la maggiore parte delle imprese gestisce da sola, almeno in parte, i processi di sviluppo e pianificazione dei sistemi informatici. In particolare è possibile lavorare in aziende della Pubblica Amministrazione, imprese che si occupano di robotica, automazione industriale, business, cybersecurity, analisi dei dati, tecnologia e informazione.
In realtà la professione offre molti sbocchi lavorativi, in quanto è possibile specializzarsi nello sviluppo software anche provenendo da altri settori, come ad esempio l’ingegneria elettrica, meccanica o elettronica. Oggi sono molti richiesti gli esperti di AI, intelligenza artificiale, i Data Scientist, i professionisti nello sviluppo di sistemi di machine learning e i programmatori puri, in grado di integrarsi perfettamente all’interno di team ed equipe che lavorano su progetti specifici.
Quanto guadagna un ingegnere informatico? Stipendio medio in Italia e all’estero
Secondo le rilevazioni dei siti specializzati del settore, lo stipendio medio di un ingegnere informatico in Italia è di circa 36 mila euro l’anno lordi al mese, ovvero 1.800 euro netti al mese più eventuali bonus. Si tratta di un valore più elevato rispetto alla media nazionale, di circa il 20%. In generale è possibile ricevere un salario iniziale di 25 mila euro lordi l’anno, arrivando fino a un massimo di 85 mila euro lordi l’anno per imprese di grandi dimensioni e ruoli particolarmente complessi di responsabilità.
Solitamente gli stage prima dell’inserimento in azienda hanno una retribuzione di 7.800 euro l’anno, mentre per i senior uno stipendio medio intorno a 68 mila euro lordi annui. Quanto guadagna un ingegnere informatico all’estero? L’occupazione è sicuramente più valorizzata al di fuori dell’Italia, fatta eccezione per alcune imprese, con un salario massimo in Svizzera fino a 136 mila euro lordi l’anno, mentre in Germania può arrivare a 82 mila euro lordi l’anno. In Italia circa il 15% delle offerte di lavoro proviene da città come Roma, seguita da Milano (14%), Padova (5%) e Torino (4%).
Come diventare un ingegnere informatico: formazione, corsi e competenze
Per diventare un ingegnere informatico è necessario seguire un corso di laurea almeno triennale, tra cui quello più comune è Ingegneria informatica. Durante la formazione vengono sviluppate competenze in alcuni linguaggi di programmazione, come Python, Java, C++ e C#, dopodiché a seconda del settore, software e hardware, si ottengono capacità specifiche per l’area scelta. Nel primo caso gli studi sono maggiormente improntati ai programmi e alle architetture di sistema, con lo studio anche di concetti matematici, logici e fisici.
Nel secondo caso invece ci si concentra sullo sviluppo dei supporti strutturali per tali sistemi, con materie legate alla Fisica, alla Chimica, alla Meccanica e all’Elettronica. Per accedere ai corsi di laurea è necessario passare un test d’ingresso di Ingegneria, mentre successivamente è possibile proseguire gli studi con corsi magistrali di Ingegneria informatica oppure in aree attigue per specializzarsi in un settore preciso. Allo stesso modo esistono poi Master di primo e secondo livello e dottorati.
Un aspetto fondamentale in questo lavoro è la conoscenza della lingua inglese, trattandosi di una professione strettamente legata all’idioma anglosassone. La maggior parte del materiale è in inglese, così come i linguaggi di programmazione, i software e le tutto ciò che riguarda questa occupazione. Inoltre le aziende stesse esigono quasi sempre una conoscenza ottima della lingua inglese, poiché occupandosi di tecnologia ed essendo spesso imprese internazionali hanno bisogno di professionisti in grado di parlare fluentemente tale idioma.
Le migliori lauree in Ingegneria informatica 2019/20
Tra le università che propongono corsi per diventare ingegneri informatici ci sono importanti istituti, disponibili sia in Italia che all’estero. Nel nostro Paese quelli più richiesti sono:
- Politecnico di Milano, Polimi
- Università degli Studi di Brescia, Unibs
- Università degli Studi di Padova, Unipd
- Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Unimore
- Università degli Studi di Firenze, Unifi
- Uninettuno, Università Telematica Internazionale
- Università degli Studi di Bergamo
Invece per quanto riguarda i corsi all’estero troviamo:
- MIT, Massachusetts Institute of Technology
- University of Montreal
- University of Cambridge
- University of Oxford
- ETH Zurich, Swiss Federal Institute of Technology
- Imperial College London
- EPFL, Ecole Polytechnique Federale de Lausanne
- University of Edinburgh
- ISPGAYA, Istituto Superiore Politecnico di Villa Nova de Gaia (Portogallo)
- University of Greenwich, Londra
- Copenaghen University College of Engineering
L’albo degli ingegneri informatici: cos’è e come funziona
In Italia il lavoro di ingegnere informatico è regolato da un apposito albo professionale, perciò è possibile iscriversi all’Ordine degli Ingegneri. L’albo è stato costituito nel 1923, attraverso l’istituzione di un apposito codice deontologico, simile a quello osservato da altre categorie professionali come l’Ordine dei Medici. Per iscriversi all’Albo degli Ingegneri bisogna terminare un percorso accademico, ottenendo una laurea in Ingegneria.
Dopodiché va affrontato un Esame di Stato, che permette di ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione di ingegnere in Italia. Oggi tale procedimento è regolato dal DPR 328 del 5 giugno 2001, dove in particolare nell’articolo 45 vengono indicate le aree di attuazione, Ingegneria civile, industriale e dell’Informazione. Una volta in possesso di un titolo di studio adeguato e superato l’esame, è possibile fare domanda per l’iscrizione all’albo, rivolgendosi all’ordine provinciale della propria zona di residenza.
Complessivamente il costo per l’inserimento nell’Albo degli Ingegneri può andare da un minimo di 168 euro fino a un massimo di 408 euro, somma necessaria per il versamento delle tasse governative. Inoltre per l’esame il prezzo medio è intorno ai 50 euro, cifra da versare presso l’Agenzia delle Entrate, più la spesa da sostenere presso l’ateneo dove si effettua il test, con un costo da 60 a 500 euro circa in base all’università. Infine bisogna iscriversi a Inarcassa, la cassa previdenziale degli ingegneri, versando una quota di mille euro circa.
Secondo alcune rilevazioni, il costo totale per abilitarsi alla professione di ingegneri informatici è di circa 1.700 euro, spesa che comprende l’Esame di Stato, la registrazione presso l’ordine e l’iscrizione alla cassa previdenziale di categoria. Oggigiorno sono in molti a ritenere inutile tale procedimento, considerato pressoché arcaico, tuttavia dipende molto dall’area di attuazione. Per alcune professioni non serve iscriversi all’Ordine degli ingegneri, poiché le normative di legge non applicano nessuna limitazione, per altri ambiti invece è assolutamente obbligatoria, perciò bisogna analizzare la reale convenienza rispetto alle proprie esigenze lavorative e professionali.
Ingegnere informatico: come creare un curriculum vitae adeguato
Per trovare lavoro presso qualsiasi azienda, specialmente imprese di grandi dimensioni e internazionali, è indispensabile creare un curriculum vitae modello europeo adeguato. Un ingegnere informatico deve inserire la conoscenza delle lingue straniere, con il relativo livello comprovato da apposite certificazioni, le esperienze lavorative pregresse, specificando i compiti svolti e le tecnologie utilizzate all’interno dell’azienda, dichiarare tutte le abilità come linguaggi di programmazione, sistemi e procedimenti, infine indicare alcune informazioni utili, come la disponibilità a cambiare sede.
Come trovare offerte di lavoro per ingegnere informatico
Se si desidera lavorare come ingegnere informatico presso grandi imprese, è possibile rivolgersi direttamente alle aziende, che in questi dispongono quasi sempre di sistemi propri per il reclutamento e la selezione del personale. Società come Amazon, Microsoft, Poste Italiane, Unicredit e Google mettono a disposizione piattaforme per presentare le proprie candidature, un processo gestibile completamente online fino all’eventuale colloquio di lavoro, realizzato di solito in parte telematicamente e poi dal vivo.
Altrimenti è possibile utilizzare i portali di pubblicazione degli annunci di lavoro, uno strumento interessante anche solo per dare un’occhiata a cosa offre il mercato. Tra i migliori siti per trovare lavoro come ingegneri informatici ci sono:
- It.indeed.com
- Infojobs.it
- Monster.it
- Jobbydoo.it
Concorsi per ingegnere informatico
Per lavorare come ingegnere informatico per la Pubblica Amministrazione è necessario partecipare a un concorso pubblico. Sui portali specializzati è possibile visualizzare tutti i bandi disponibili, verificando l’idoneità, i requisiti e la proposta di lavoro offerta. Ad esempio al momento sono presenti 4 concorsi soltanto nella città di Roma, con scadenza compresa tra la fine di settembre e quella di ottobre, per posizioni di ingegnere informatico all’interno del Ministero della Difesa, dell’ACI e presso il Comune di Marino. Altri posti sono disponibili presso il Comune di Formia, le ASL di Modena e Crotone, oppure il Consiglio Nazionale delle Ricerche dell’istituto di Informatica e Telematica di Pisa.
Ingegneria informatica o Informatica: che differenze ci sono e quale scegliere?
Molte persone hanno un dubbio su quale indirizzo scegliere, Informatica o Ingegneria informatica; nonostante possano sembrare la stessa cosa in realtà sono due corsi completamente diversi tra loro. Ingegneria informatica prevede studi di matematica, fisica, chimica, programmazione, software e hardware, fornendo uno sguardo generale completo su tutto ciò che riguarda il settore dell’IT. Informatica invece è caratterizzata da un focus maggiore sul software, dallo progettazione allo sviluppo di programmi, sistemi e architetture.
Questa distinzione diventa meno chiara durante l’attività lavorativa, in quanto per entrambi è possibile ricoprire i medesimi ruoli all’interno di un’azienda. In linea di massima un informatico tenderà a concentrarsi sul software, quindi analisi dei dati, programmazione e pianificazione di sistemi, mentre un ingegnere informatico sulle tecnologie che prevedono l’implementazione di tali programmi. Tuttavia come detto gli studi sono differenti, ma si possono ottenere conoscenze complementari per svolgere gli stessi lavori una volta terminato il percorso formativo.
Presente e futuro di Ingegneria informatica in Italia e all’estero: qual è la situazione
La diffusione delle nuove tecnologie e la digitalizzazione dei servizi hanno reso Ingegneria informatica una delle discipline più ricercate dagli studenti, con un boom di iscrizioni ai corsi di laurea sia in Italia che all’estero. Si tratta infatti di una professione che vede un tasso di occupazione del 95% nel nostro Paese, uno dei più alti in assoluto con una media retributiva piuttosto elevata, 36 mila euro lordi annui. Trovare lavoro come ingegnere informatico è piuttosto semplice e veloce, soprattutto se si conosce l’inglese e si è pronti per esperienze all’estero.
Il futuro vedrà una specializzazione sempre maggiore di quest’area, oramai indispensabile per lo sviluppo e la gestione dei sistemi infrastrutturali telematici. Anzi, sicuramente l’upgrade tecnologico dovuto all’installazione delle nuove reti di connessione 5G in Italia e all’estero, che porteranno alla creazione di nuove infrastrutture e tecnologie come l’auto elettrica, richiederanno specialisti informatici con competenze elevate, esperienza e dinamismo, pronti ad accettare le importanti sfide del futuro.