Investire in immobili a Londra conviene ancora?
Gli italiani sono da sempre un popolo che investe nel mattone, sia all’interno dei confini nazionali che all’estero. Le famiglie comprano abitazioni di residenza ma anche immobili da investimento, cercando di approfittare delle opportunità che si presentano nei vari Paesi europei. In particolare uno dei mercati più ricercati degli ultimi anni è quello inglese, soprattutto la city di Londra, dove sono ormai migliaia di connazionali sono proprietari di un immobile residenziale.
Dopo la Brexit però sono sempre di più le persone spaventate dal probabile crollo dei prezzi delle case nel Regno Unito, anche se per il momento regna soltanto una diffusa condizione di incertezza. Ma quali sono le reali condizioni di salute del mercato immobiliare inglese? Conviene ancora investire in immobili a Londra e dintorni? Quali sono le prospettive per i prossimi anni? Quanto sta incidendo la Brexit sui prezzi delle case nella Gran Bretagna? Scopriamolo insieme.
Il mercato immobiliare a Londra
Uno dei Paesi europei che negli ultimi anni ha visto crescere maggiormente le richieste di compravendita di immobili, soprattutto quelle provenienti dai cittadini stranieri, è proprio il Regno Unito. Se in Italia e in molti altri Paesi il mercato immobiliare ha risentito delle crisi economiche, arrivando a svalutarsi anche fino al 30%, nel Regno Unito la situazione è sempre stata profondamente diversa. Il mercato del mattone inglese ha resistito ottimamente alle oscillazioni dei mercati, mantenendo un’inarrestabile spinta al rialzo fin dal 2005. Infatti i prezzi delle case a Londra e dintorni sono cresciuti ogni anno negli ultimi 10, facendo registrare picchi senza precedenti e portando il prezzo medio delle abitazioni londinesi alla cifra record di 470.000 sterline, ovvero circa 525.000 euro.
Un costo proibitivo per molti cittadini britannici, che hanno iniziato a vendere le proprie dimore per spostarsi nelle zone fuori città, decisamente più economiche. Basti pensare che la media dei costi per un’abitazione nel Regno Unito è di circa 210.000 sterline, con punte minime di 127.000 sterline nel Nord del Paese. Quindi vendere una casa a Londra per comprarne un’altra fuori, per esempio nelle campagne dell’Essex, ha permesso alla classe media di acquistare abitazioni molto più grandi e di ottenere anche un surplus sulla compravendita. Questo fenomeno ha invogliato invece molti europei a investire nel mercato immobiliare inglese, soprattutto a Londra. Gli italiani hanno da sempre rappresentato una fetta importante di questo mercato, comprando immobili specialmente come investimento, quindi destinati spesso non alla residenza ma ai contratti di locazione.
La situazione attuale del mercato immobiliare a Londra
Dopo circa 10 anni di rialzi ininterrotti, il mercato immobiliare inglese è stato colpito in pieno dalla Brexit. Ovviamente non si sono realizzate le previsioni pessimistiche di chi aveva pronosticato un crollo del 40% del settore, ma la crescita esponenziale del passato ha subito sicuramente un brusco arresto. Nel 2017 il mercato immobiliare a Londra ha fatto segnare un calo dello 0,5%, mentre nel resto del Paese c’è stato un timido rialzo del 2,7%. Il crollo del mercato non è avvenuto per tre semplici ragioni: i tasso occupazionali hanno continuato a crescere, i tassi di interesse sui mutui si sono mantenuti piuttosto bassi e gli investimenti stranieri nella capitale britannica non sono scesi, trainando l’intero settore immobiliare della city.
Quest’ultimo aspetto ha generato una spinta al rialzo degli affitti a Londra, che nel 2017 hanno fatto segnare un segno positivo del 4,5%, mettendo in leggera crisi la classe media e tantissimi cittadini europei che vivono e lavorano nella capitale. Diverso il discorso per le case di lusso, quelle con un valore di mercato superiore al milione di sterline. Questa categoria di immobili ha subito un piccolo tracollo dei prezzi, con ribassi che hanno raggiunto anche il 10-15%. A incidere su questa discesa dei prezzi è stata l’alta offerta di nuovi immobili di lusso a Londra, che continua ad essere un vero e proprio cantiere a cielo aperto, con nuovi grattacieli che nascono ogni mese al posto di vecchi edifici e aree dismesse, segno che gli investimenti nella city londinese non si sono arrestati.
Mercato immobiliare a Londra: conviene ancora investire dopo la Brexit?
La Brexit, la decisione emersa del referendum del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea, per il momento non ha causato alcun crollo o crisi dell’economia britannica. Anche il mercato immobiliare sembra tenere, con un leggero ribasso dei prezzi delle case a Londra e un timido rialzo nel resto del Paese. Ciò significa che potrebbe essere un momento favorevole per comprare casa a Londra, approfittando dei prezzi bassi e di un possibile ritorno alla crescita del settore già verso la fine del 2018. Infatti bisogna considerare che Londra vanta uno dei migliori trend urbanistici del mondo, grazie alle infrastrutture della città, alle innumerevoli università e scuole di alto livello, alla quantità di investimenti che continuano a fluire nella capitale inglese e alle tantissime aziende che hanno scelto e continuano a scegliere Londra come quartier generale.
Tutti questi fattori spingono il mercato immobiliare nonostante i timori legati alla Brexit, che sembra essere al riparo da crolli improvvisi e svalutazioni. Il 2018 sembra essere quindi il momento più favorevole per gli investimenti immobiliari, anche grazie al calo del valore della sterlina del 18% rispetto al dollaro, condizione che consente di entrare con un budget ridotto rispetto agli anni passati. Molti esperti infatti concordano che il mercato del mattone inglese non subirà nessun crollo a causa della Brexit, che invece potrebbe portare nuove opportunità e nuovi investimenti, facendo crescere ancora di più l’economia di Londra, un città di oltre 9 milioni di abitanti in continuo fermento.
Dove comprare un immobile a Londra
Chi vuole investire nel mercato immobiliare a Londra deve muoversi però con cautela, perché purtroppo non tutte le abitazioni rappresentano un vero e proprio affare, anzi, le truffe e i raggiri se non si sa come muoversi sono piuttosto comuni. Innanzitutto è necessario evitare le zone più care, perché si tratta di un mercato difficile e complesso, che richiede un budget elevato da poter investire quindi non alla portata di tutti. Invece esistono ottime opportunità d’investimento nelle nuove zone residenziali, oppure nei tanti quartieri che stanno sorgendo in base al progetto di riqualificazione delle periferie urbane e del potenziamento della rete dei trasporti pubblici.
Proprio quest’ultima è un importante indicatore delle aree maggiormente promettenti di Londra, dove gli immobili sicuramente subiranno una forte rivalutazione dei prossimi anni. Per esempio la Zona 2, con quartieri come New Cross e Brixton, è ben collegata con il centro dalla rete metropolitana e gode di una fervente attività culturale. Lo stesso discorso vale per quartieri come Beckton e Wembley Park, situati rispettivamente nella Zona 3 e 4, dove gli immobili offrono prezzi piuttosto convenienti per investire nel mattone inglese.
Come comprare casa a Londra: consigli utili per investire nel mercato immobiliare londinese
Comprare una casa in Italia o a Londra non è esattamente la stessa cosa, per questo è necessario rivolgersi ad agenzie immobiliari specializzate, oppure studiare a fondo la normativa inglese in materia di compravendita di immobili. Ecco quindi alcune importanti informazioni per chi volesse investire nel mercato immobiliare londinese. Innanzitutto bisogna sapere che le abitazioni vengono suddivise in tre grandi gruppi, a seconda dei diritti di concessione del suolo:
- freehold property
- leasehold
- share of freehold
Nel primo caso il proprietario dell’immobile è anche il proprietario del suolo sul quale sorge l’abitazione, quindi è libero di muoversi a proprio piacimento. Nel secondo caso invece il proprietario dell’immobile beneficia di una concessione da parte del proprietario terriero, una sorta di contratto di locazione della terra dove sorge l’immobile, per il quale è necessario pagare un canone di affitto annuale. Infine nell’ultimo caso la proprietà del terreno viene suddivisa in quote, le quali possono essere acquistate separatamente sia dal proprietario dell’abitazione su di essa costruita che da altri soggetti. Nella maggior parte delle situazioni i proprietari terrieri sono antiche famiglie nobiliari inglesi e istituzioni, tra cui naturalmente compare anche la Famiglia Reale, nota per i suoi vasti possedimenti terrieri in tutto il mondo. Chi acquista una casa in regime di leasehold deve pagare un canone di affitto, con un contratto che dura almeno 99 anni.
L’importo del canone varia di volta in volta, infatti si tratta di un accordo privato tra le parti, ma è indispensabile mettere in conto questa spesa prima di investire in un immobile a Londra. Una volta trovato l’immobile giusto per investire bisogna realizzare un’offerta, inviandola ai proprietari tramite un’agenzia immobiliare della city. Spesso infatti, soprattutto per le abitazioni più richieste, avvengono delle vere e proprie aste, quindi è importante valutare attentamente con un esperto del settore l’importo della propria offerta.
Se la propria proposta dovesse andare a buon fine è necessario effettuare tutte le analisi e le perizie sull’immobile, che a Londra sono responsabilità assoluta dell’acquirente. Solitamente si nomina un solicitor, ovvero un tecnico che si occupa di tutta questa lunga e noiosa parte burocratica, verificando tutti i parametri e infine consegnando un resoconto ufficiale completo. Il costo del solicitor va dalle 300 alle 1.800 sterline a seconda del tipo di abitazione. Una volta in possesso di tutti i documenti è possibile confermare la proposta di acquisto, passando alla firma del contratto tra le parti in causa, con la successiva iscrizione del’immobile nei registri locali, Land Registry.
Costi e tasse per acquistare una casa a Londra
Per investire nel mercato immobiliare a Londra, acquistando una casa da affittare o rivendere, è necessario calcolare attentamente sia il prezzo di acquisto che i costi legati alle tasse e alle spese relative alla burocrazia. I costi d’acquisto possono raggiungere il 4-5% del valore dell’abitazione, suddivisi tra un 3% per l’agenzia e l’1% per le perizie e le spese legali. Bisogna poi pagare la tassa di registro, Stamp Duty, calcolata in base al valore dell’immobile, da un minimo del 2% sulle case fino a 250.000 sterline fino a un massimo del 12% sulle abitazioni di lusso di oltre 1,5 milioni di sterline.
Esistono poi le spese di gestione dell’immobile, che a Londra sono sostanzialmente tre. La Council Tax è una tassa comunale pagata in base alla metratura, che in caso di locazione deve essere corrisposta dall’inquilino e non dal proprietario, il cui importo per una casa di medie dimensioni può aggirarsi intorno alle 1.000 sterline. La Ground Rent è il costo di locazione pagato al proprietario della terra, freehold, che in media ha un costo di circa 300 sterline annue. Infine la Service Charge comprende il pagamento dei servizi comuni, come gas e riscaldamento, ma prevede un’esenzione per tutte le persone con reddito inferiore alle 10.000 sterline annue.
Conviene ancora investire in immobili a Londra?
Sicuramente questo è un buon momento per investire nel mercato immobiliare londinese, a causa del deprezzamento della sterlina sui mercati internazionali e del recente ribasso dei prezzi delle case a Londra. Ovviamente è necessario rivolgersi a delle agenzie serie, che offrano un servizio di assistenza completo e professionale, spiegando nel dettaglio tutti i costi legati alla compravendita di immobili nel Regno Unito e aiutando il cliente in tutti i difficili passaggi dell’operazione. Rimane sempre una buona regola prendersi tutto il tempo necessario, per valutare la zona, l’immobile e tutti gli aspetti dell’investimento prima di finalizzare l’affare, assicurandosi che l’immobile scelto sia proprio quello giusto per investire i propri risparmi.