I migliori ETF 2020 su cui investire
Quando si vogliono investire dei soldi sui mercati finanziari si ha sempre il dubbio, dove posso investire per ottenere una rendita poco rischiosa? Ovviamente non esiste operazione a rischio zero, tuttavia è importante scegliere strumenti adeguati alla propria strategia d’investimento, agli obiettivi che si vogliono raggiungere e al rischio che si può assumere. Uno degli strumenti più popolari degli ultimi anni sono gli ETF, fondi d’investimento collegati a un indice di riferimento, quotati nelle borse finanziarie e adatti anche ai piccoli investitori.
Il rendimento degli ETF è vincolato a quello di un indice ad esso collegato, infatti prevedono una gestione passiva con il solo obiettivo di ripetere la prestazione del paniere di titoli a cui fanno riferimento. In questo articolo vedremo brevemente cosa sono gli ETF, quali sono i loro pro e contro e come scegliere quelli più adatti alle proprie esigenze. Inoltre indicheremo alcuni dei migliori ETF 2020 su cui investire, ricordando che si tratta di operazioni ad alto rischio di perdita del capitale.
Per maggiori approfondimenti consigliamo la lettura del nostro articolo che spiega cosa sono gli ETF e come funzionano, per capire meglio di cosa si tratta prima di investire. In più ricordiamo che oggi è possibile investire online sugli ETF con MoneyFarm, la piattaforma di ultima generazione per gli investimenti finanziari, con la quale creare un portafoglio personalizzato e delegarne la gestione agli esperti di MoneyFarm. Naturalmente è possibile farlo da soli, tuttavia rappresenta un servizio molto apprezzato da chi preferisce avvalersi del supporto di veri professionisti del settore.
Cosa sono gli ETF?
Gli ETF, sigla che sta per Exchange Traded Fund, ovvero un fondo d’investimento negoziabile sul mercato (conosciuto anche con il termine di SICAV), è un prodotto strutturato a gestione passiva. Lasciando da parte le parole difficili e i tecnicismi, un ETF è un insieme di titoli d’investimento, acquistati grazie ai soldi messi da una serie di investitori, dopodiché il gestore si occupa di cercare di raggiungere gli obiettivi dell’ETF.
Questi sono sempre in linea con un indice di riferimento, un paniere di titoli quotati in Borsa come ad esempio il FTSE MIB oppure il NIKKEI 225. In pratica l’obiettivo dell’ETF è quello di seguire il rendimento dell’indice al quale si collega, tentando di replicarne l’andamento benché sia piuttosto difficile che sia in grado di fare meglio dell’indice stesso. Si tratta di un aspetto importante, poiché questi prodotti finanziari sono profondamente rispetto a un fondo comune d’investimento tradizionale.
Le differenze tra ETF e i fondi comuni d’investimento
Come abbiamo visto gli ETF sono caratterizzati da una gestione passiva, dove il rendimento dipende dalle prestazioni dell’indice di riferimento. In questo caso il ruolo del gestore è davvero minimo, in quanto la performance è vincolata all’andamento del paniere di titoli collegato all’ETF. I fondi comuni d’investimento classici, invece, propongono una gestione attiva, quindi la capacità della società d’investimento è centrale per il rendimento e i risultati del fondo.
Infatti il gestore può decidere autonomamente, ovviamente entro certi limiti in base alle restrizioni del contratto d’investimento, quali titoli acquistare e su quali strumenti puntare (ad esempio azioni, obbligazioni, titoli di Stato, ecc…). I fondi comune d’investimento erano un’opzione molto utilizzata fino ai primi anni duemila, tuttavia da circa 15/20 anni gli ETF sono diventati una delle scelte preferite dagli investitori.
Ciò perché in alcuni casi i fondi non sono riusciti a garantite i rendimenti promessi ai propri sottoscrittori, anzi non stati rari i casi in cui gli investitori hanno perso molti soldi, oppure sono dovuti intervenire con un rifinanziamento del fondo comune d’investimento. Gli ETF ugualmente prodotti ad alto rischio, tuttavia come vedremo l’importanza passa dal gestore alla scelta dell’indice più adeguato in base ai risultati che si vogliono ottenere.
Quali sono i vantaggi degli ETF?
Gli ETF sono quotati in Borsa, perciò il loro valore è soggetto agli sbalzi tra la domanda e l’offerta, oltre che all’andamento dell’indice di riferimento. Un vantaggio interessante degli ETF sono i bassi costi operativi, decisamente inferiori rispetto a un fondo comune d’investimento tradizionale, aspetto che li rende più appetibili soprattutto ai piccoli investitori.
Essendo gli ETF dei veri e propri panieri di titoli, diventa molto più semplice creare un portafoglio d’investimento diversificato, in quanto non bisogna comprare decine di azioni o altri prodotti finanziari, basta avere un’esposizione in una manciata di ETF e risolvere velocemente il problema.
Allo stesso tempo gli ETF hanno un patrimonio non vincolato a quello della società di gestione, situazione che migliora la sicurezza degli investimenti specialmente in caso di fallimento dell’azienda, condizione che non pregiudica i propri asset. Da non sottovalutare è la flessibilità degli ETF, accessibili anche a un piccolo investitore e non solo ai grandi player del mercato, senza contare la possibilità di vendere le proprie partecipazioni in qualsiasi momento.
Perché investire in ETF:
- vendere o acquistare quote in ogni momento;
- costi operativi bassi;
- patrimonio separato dal gestore;
- diversificazione del portafoglio d’investimento.
Perché non investire in ETF:
- non consentono una gestione attiva;
- rendimento vincolato a quello dell’indice di riferimento.
Come scegliere l’ETF giusto su cui investire?
Soltanto all’interno della Borsa Italiana sono presenti oltre 1.000 ETF quotati, per questo motivo è importante capire come scegliere quelli giusti su cui investire. Innanzitutto è indispensabile pianificare una strategia d’investimento, in base ai propri obiettivi, al grado di esposizione al rischio e alla necessità di diversificare il proprio portafoglio di asset.
Dopodiché è essenziale scegliere con attenzione gli indici sui quali puntare, a seconda dei quali si potranno identificare gli ETF più adatti alle proprie esigenze. Per farlo è importante considerare i seguenti aspetti:
- segmento di mercato;
- indici molto ampi (con un gran numero di titoli).
Al contrario è opportuno evitare gli indici molto specifici, i più volatili e complessi su cui investire, perciò è preferibile optare per ETF con indici piuttosto ampi e generici, in grado di replicare in maniera verosimile l’andamento del mercato azionario di riferimento.
Per quanto riguarda invece la scelta degli ETF è fondamentale analizzare i seguenti fattori:
- grandezza dell’ETF (superiore a 100 milioni);
- strategia d’investimento (diversificata);
- performance realizzate (analisi dati storici);
- costi e commissioni (TER e spese accessorie);
- anzianità dell’ETF (superiore a un anno);
- liquidità delle quote sul mercato (facilità di acquisto e vendita).
Migliori ETF 2020: guida d’investimento
Ecco alcuni dei migliori ETF su cui investire nel 2020, fondi piuttosto interessanti che rispettano le indicazioni riportate nel paragrafo precedente. Ovviamente è importante considerare il rischio collegato agli investimenti finanziari, rivolgendosi a società specializzate e consulenti professionisti prima di investire in ETF.
iShares FTSE MIB UCITS ETF EUR
- Dimensione fondo 183 milioni
- Rendimento a 3 anni +36,31%
- Costi 0,35% l’anno
- Anno di lancio 2007
Lyxor FTSE MIB UCITS ETF EUR
- Dimensione fondo 367 milioni
- Rendimento a 3 anni +36,63%
- Costi 0,35% l’anno
- Anno di lancio 2003
iShares Core DAX UCITS ETF DE
- Dimensione fondo 5.871 milioni
- Rendimento a 3 anni +34,05%
- Costi 0,16% l’anno
- Anno di lancio 2000
Xtrackers DAX UCITS ETF 1C
- Dimensione fondo 3.464 milioni
- Rendimento a 3 anni +11,47%
- Costi 0,09% l’anno
- Anno di lancio 2007
iShares Core MSCI World UCITS ETF USD
- Dimensione fondo 21.508 milioni
- Rendimento a 3 anni +36,09%
- Costi 0,20% l’anno
- Anno di lancio 2009
iShares MSCI World UCITS ETF
- Dimensione fondo 5.281 milioni
- Rendimento a 3 anni +35,00%
- Costi 0,50% l’anno
- Anno di lancio 2005
Amundi MSCI Emerging Markets UCITS ETF EUR
- Dimensione fondo 3.202 milioni
- Rendimento a 3 anni +22,38%
- Costi 0,20% l’anno
- Anno di lancio 2010
iShares Core S&P 500 UCITS ETF
- Dimensione fondo 33.926 milioni
- Rendimento a 3 anni +46,10%
- Costi 0,07% l’anno
- Anno di lancio 2010