Pensioni anticipate per insegnanti: quali le possibili soluzioni?
Nella parte finale del 2017 il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il decreto relativo alle cessazioni dal servizio a partire dal primo settembre 2018: ci sono novità anche per quanto riguarda le pensioni anticipate per insegnanti, quindi è il caso di fare un rapido riepilogo delle nuove disposizioni in materia.
Pensioni di vecchiaia e pensioni anticipate per insegnanti
Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia il nuovo requisito anagrafico è stato portato a 66 anni e 7 mesi da compiere entro il 31/08/2018 (per il collocamento d’ufficio) o entro il 31/12/2018 (a domanda); è necessario aver accumulato un’anzianità contributiva di almeno 20 anni e non sono previste distinzioni tra maschi e femmine. La pensione anticipata invece potrà essere raggiunta, a domanda, solo se entro il 31/12/2018 verranno raggiunti i 41 anni e 10 mesi (per le donne) o i 42 anni e 10 mesi (per gli uomini) di anzianità contributiva: in questo caso non è previsto un preciso requisito anagrafico.
Requisiti per il pensionamento 2018: le possibili soluzioni
Le pensioni anticipate non sono l’unico modo per uscire dal mondo del lavoro a prescindere del compimento dei 66 anni e 7 mesi:
- Requisiti posseduti al 31/12/2011 (prima della legge Fornero):
- Pensione di anzianità – può essere richiesta al raggiungimento dei 40 anni di anzianità;
- Quota 96 – 60 anni di età più 36 anni di contributi oppure 61 anni di età e 35 anni di contributi;
- Opzione Donna – le insegnanti possono ottenere il pensionamento sfruttando l’opzione di passaggio al sistema contributivo; c’è un doppio requisito, anagrafico (57 anni) e di contribuzione (35 anni), che devono essere stati maturati entro la fine del 2015.
- Ape Sociale – al raggiungimento dei 63 anni di età è possibile richiedere l’anticipo pensionistico; su questo argomento però si stanno ancora attendendo le indicazioni del MIUR. In linea generale la domanda per ottenere l’Ape andrebbe presentata entro marzo e si inizierebbe a percepire la pensione anticipata da agosto; per gli insegnanti però le cose dovrebbero essere un po’ diverse, visto che per loro è prevista un’unica finestra mobile per l’abbandono del servizio (31 agosto) e poi le domande di cessazione andavano presentate entro il 20 dicembre. Quindi, finché il Ministero non rende note le sue istruzioni, quella dell’Ape sociale risulta essere una soluzione solo teorica.
Per il raggiungimento delle pensioni anticipate o “normali” è necessario presentare prima l’istanza di cessazione dal servizio (per chi andrà in pensione nel 2018 il termine era il 20 dicembre 2017), poi è necessario inviare la domanda di pensione all’Inps (tramite i servizi online dell’istituto, chiamando il Contact Center o affidando la pratica ad un patronato).