Pensioni lavoratori precoci proposta Damiano: a chi sono rivolte? Chi le tratta?
Il dibattito sul tema delle pensioni è sempre molto acceso: diventa sempre più difficile riuscire a trovare un equilibrio tra le varie parti chiamate in causa, anche perché i soggetti che possono accedere al trattamento pensionistico appartengono a tante categorie diverse. Si discute sempre tanto sul tema delle pensioni dei lavoratori precoci: è tornato sull’argomento anche l’ex ministro del lavoro Damiano. Vediamo qual è la sua proposta e a chi si rivolge.
Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022
Prima di parlare delle pensioni dei lavoratori precoci è indispensabile chiarire chi fa parte di questa categoria. Vengono considerati precoci quei lavoratori che hanno versano almeno dodici di contributi prima di aver compiuto i diciannove anni. Si tratta quindi di persone che hanno iniziato a lavorare molto presto e che quindi non dovrebbero attendere fino al raggiungimento previsto per la pensione di vecchiaia ordinaria prima di poter lasciare il mondo del lavoro. Con lo scadere della cosiddetta Quota 100 è venuto a mancare un importate strumento di flessibilità in uscita: la legge di bilancio 2022 ha quindi dovuto introdurre delle importanti novità in vista di quella che dovrebbe essere una vera e propria riforma dell’intero sistema pensionistico italiano.
Le principali novità dell’ultima legge di bilancio in tema previdenziale possono essere sintetizzate in tre punti:
- l’introduzione della Quota 102, che di fatto ha rimpiazzato Quota 100; i lavoratori dipendenti possono andare in pensione al raggiungimento dei 64 anni di età e 38 anni di contribuzione;
- la nuova proroga di Opzione Donna, che consente alle lavoratrici dipendenti che hanno compiuto 58 anni e alle lavoratrici autonome che hanno compiuto 59 anni di andare in pensione al raggiungimento dei 35 anni di contribuzione;
- la proroga dell’Ape social, con l’anticipo pensionistico (disponibile a chi ha 63 anni di età e 36 anni di contributi) che viene esteso ad otto nuove mansioni che rientrano nella categoria dei lavori gravosi.
La proposta Damiano sulle pensioni dei lavoratori precoci e gravosi
La proposta di Cesare Damiano era mirata al mantenimento di un buon livello di flessibilità in uscita: gli strumenti esistono già, ovvero Ape Social, Opzione Donna, anticipo per i lavoratori impiegati in mansioni usuranti e per i lavoratori precoci, però meriterebbero di essere aggiornati. L’ex ministro ha ripreso ed adattato al presente delle idee già esposte nel 2013, proponendo l’annullamento della penalizzazione per i lavoratori gravosi che accedono all’Ape Sociale a 63 anni e l’introduzione di Quota 98 (63 anni di et e 35 anni di contributi) per chi svolge lavori gravosi ed usuranti. Per quanto riguarda le pensioni dei lavoratori precoci, Damiano ha suggerito di eliminare il requisito anagrafico e stabilire a 41 anni il requisito contributivo.