Plafond IVA: cos’è? Quali sono le operazioni per formarne uno?
I soggetti che effettuano cessioni all’esportazione oppure cessioni intracomunitarie o altre operazioni di questo tipo potrebbero vantare dei crediti IVA verso l’erario. Tutte le operazioni citate, infatti, non sono imponibili ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, quindi chi le pone in essere, visto che non percepisce un imposta a titolo di rivalsa dai propri clienti (cessionari o committenti), non ha la possibilità di abbattere il credito d’imposta che si è creato a loro favore quando hanno effettuato l’acquisto. Per rimediare a situazioni del genere è stato introdotto il cosiddetto plafond IVA: vediamo di cosa si tratta.
Cos’è, come si forma e come si calcola il plafond IVA
Come spiegato in apertura, un’operazione di esportazione crea un credito IVA a favore dell’esportatore. Per evitare all’erario di dover procedere con un esborso fisico oppure per evitare che l’esportatore perda il suo credito, nel 1972 è stato istituito uno strumento noto come plafond IVA. Si tratta di un’agevolazione a favore degli esportatori abituali che, in presenza di determinati requisiti, hanno la possibilità di acquistare beni, servizi ed importazioni senza dover pagare l’IVA, ovviamente entro i limiti del proprio plafond, che può essere calcolato in due modi:
- plafond fisso o solare, corrisponde alla somma degli importi IVA non corrisposta all’esportazione accumulata durante l’anno solare precedente;
- plafond mobile (o mensile), corrisponde alla somma degli importi IVA non corrisposta all’esportazione accumulata nei dodici mesi precedenti. Per poter optare per questo tipo di plafond è necessario aver avviato l’attività da più di dodici mesi ed ogni mese deve essere verificato lo stato di esportatore abituale.
Chi può beneficiarne e come può usarlo
A proposito, si viene definiti esportatori abituali solo se il totale delle esportazioni effettuate nell’anno solare precedente (o nei dodici mesi precedenti) è superiore al 10% del volume d’affari complessivo che il contribuente ha sviluppato nell’arco dello stesso periodo. L’esportatore può scegliere tra plafond fisso e plafond mobile solo all’inizio di ogni periodo, ovvero quando effettua l’invio telematico della prima dichiarazione di intento dell’anno. Una volta effettuata la scelta non è più possibile cambiarla per l’anno in corso.
Il plafond IVA può essere utilizzato per acquistare (senza pagare l’imposta sul valore aggiunto) beni di qualsiasi natura ad eccezione di aree fabbricabili e fabbricati e servizi di qualsiasi natura, anche se non riguardano l’attività di esportazione. Il plafond può essere usato anche per effettuare importazioni ed acquisti intracomunitari. Ovviamente non va usato per l’acquisto di beni o servizi ad IVA detraibile e per le operazioni a cui viene applicato il meccanismo del reverse charge.