Pos per professionisti: requisiti, tipologie e costi
Già da diverso tempo in Italia è stato introdotto l’obbligo per i professionisti di accettare i pagamenti con carte di credito e carte di debito. Nel corso degli ultimi anni, al fine di contrastare l’evasione ed il riciclaggio di denaro, sono stati presi degli accorgimenti per incentivare l’utilizzo degli strumenti di pagamento alternativi al contante. In un contesto simile, il Pos per professionisti assume un ruolo ancora più importante: vediamo di cosa si tratta, quali tipologie esistono e a quanto ammontano i costi.
Obbligo di Pos per professionisti: sanzioni per chi non lo rispetta
Il decreto fiscale 2020 ha esteso praticamente a tutti i soggetti che possono richiedere un pagamento a fronte di una cessione di un bene o di un servizio l’obbligo di munirsi di Pos. Si devono quindi dotare di apparecchi Point Of Sale:
- i commercianti;
- gli esercenti;
- i liberi professionisti.
In quest’ultima categoria rientrano tantissime figure professionali, dai commercialisti agli architetti, passando per gli avvocati, i consulenti del lavoro, gli ingegneri, i veterinari e così via.
In passato, insieme all’obbligo di Pos per professionisti sono state introdotte anche delle sanzioni. In realtà per diverso tempo questo aspetto della norma è stato trascurato e mai pienamente applicato. In questo modo è stato in qualche modo permesso ai più “furbi” di dotarsi di Pos, ma di continuare a rifiutare i pagamenti con carta dai clienti. La sanzione era composta da due parti: una quota fissa pari a 30 euro ed una quota variabile pari al 4% dell’importo in questione.
L’ultima versione della norma, entrata in vigore nel corso del 2020, pur mantenendo l’obbligo di accettare i pagamenti con moneta elettronica, ha di fatto eliminato le sanzioni per i professionisti che si rifiutano di accettare i pagamenti con carte di credito e bancomat: il cliente, in caso di rifiuto da parte del professionista, ha la possibilità di segnalare il fatto all’Agenzia delle Entrate. Al posto delle sanzioni ci sono degli incentivi, come il credito di imposta sui pagamenti elettronici tracciabili.
La scelta del Pos: tipologie, servizi e costi
Il Pos per professionisti è quindi uno strumento essenziale per poter portare avanti la propria attività. Sul mercato sono disponibili tantissimi apparecchi e bisogna tenere conto di alcuni aspetti per poter scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Innanzi tutto bisogna selezionare la tipologia di Pos, che può essere tradizionale (fisso) o mobile; bisogna poi considerare i servizi aggiuntivi, quali l’assistenza, la qualità dei terminali, la varietà dei sistemi di pagamento accettati e altro ancora.
Ed infine si devono considerare i costi. Solitamente per avere un Pos si deve pagare un canone mensile per il noleggio dell’apparecchio a cui si aggiunge una commissione, calcolata in percentuale sul valore delle transazioni. Negli ultimi tempi però sono state lanciate sul mercato proposte diverse: ci sono ad esempio le offerte dedicate ai professionisti ed esercenti che hanno volumi di affari entro determinate soglie che prevedono il pagamento del solo canone, ma ci sono anche i Pos che possono essere acquistati per i quali non è previsto un canone mensile, ma solo il prezzo di acquisto iniziale e le commissioni sul transato.