Prestiti Inps, chi può richiederli
L’INPS, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, concede prestiti a condizioni particolarmente agevolate ai dipendenti pubblici, statali, privati e ai pensionati, regolarmente iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni sociali e creditizie. I prestiti INPS sono suddivisi fra piccoli prestiti, prestiti pluriennali diretti, prestiti pluriennali garantiti e prestiti di anticipazione del fondo mutualità. Vediamo nel dettaglio come funzionano i prestiti INPS e chi può richiederli.
Piccoli prestiti INPS: cosa sono e come funzionano
I piccoli prestiti INPS sono dei finanziamenti a breve termine, con i quali è possibile richiedere una somma pari a una mensilità rimborsabile in 12 mesi, oppure di due mensilità rimborsabili in 24 mesi, di tre mensilità rimborsabili in 36 mesi e infine di quattro mensilità rimborsabili in 48 mesi. Il pagamento delle rate mensili avviene tramite trattenuta sulla busta paga o sulla pensione. In assenza di ulteriori trattenute è possibile richiedere il raddoppio delle mensilità per ogni di ammortamento del prestito.
Tra i costi dei piccoli prestiti INPS ci sono il TAN fisso pari al 4,25%, l’aliquota dello 0,5% per le spese di amministrazione dell’Istituto e una commissione per il Fondo Rischi. Questa quota viene calcolata in base alla durata del prestito e all’età del richiedente, da un minimo dello 0,30% fino a un massimo dell’1,20% per le persone con un’età compresa fra i 18 e i 65 anni, dall’1,13% al 3,47% per le persone con età compresa fra 65 e 80 anni, oppure da un minimo del 5,56% a un massimo del 16,17% per le persone con oltre 80 anni d’età.
Piccolo prestito INPS: caratteristiche principali
- prestito breve termine
- da una a quattro mensilità con possibilità di raddoppio
- rimborsi da 12 a 48 mesi
- TAN fisso del 4,25%
- aliquota dello 0,5%
- premio Fondo Rischi dallo 0,30% al 16,17%
Piccolo prestito INPS: chi può richiederlo
I piccoli prestiti INPS possono essere richiesti dai dipendenti pubblici e dai pensionati, purché iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni sociali e creditizie (Fondo Credito). Possono accedervi sia i lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato che determinato, ma in quest’ultimo caso è necessario che la durata del rimborso del prestito non superi quella della scadenza del contratto.
Prestiti INPS pluriennali diretti: cosa sono e come funzionano
I prestiti pluriennali diretti dell’INPS sono dei finanziamenti a medio termine, con durata di 5 o 10 anni. Questi prestiti sono caratterizzati dalla cessione del quinto, quindi prevedono il pagamento delle rate mensili tramite una trattenuta diretta sulla busta paga o sulla pensione. L’importo delle rata non può superare il valore di 1/5 dello stipendio o della pensione, con la salvaguardia della pensione minima pari a 501,89€. I prestiti pluriennali diretti possono essere rinnovati, a partire dal terzo anno per i prestiti quinquennali e dal quinto anno per quelli decennali.
Tra i costi del prestito ci sono il TAN fisso pari al 3,5%, l’aliquota per le spese di amministrazione dell’INPS dello 0,5% e una commissione per il premio del Fondo Rischi. Questo costo può variare in base all’età del richiedente e alla durata del prestito, da un minimo dell’1,5% a un massimo del 3% per le persone con età compresa fra i 18 e i 65 anni, dal 4,03% al 5,60% per le persone con un’età fra i 65 e gli 80 anni, oppure fra il 18,64% e il 25,51% per gli over 80. I prestiti pluriennali diretti possono essere richiesti soltanto per alcune finalità.
Prestiti pluriennali diretti INPS: finalità per prestiti quinquennali
- calamità naturali
- rapina, incendio e furto
- traslochi e trasferimenti di sede (max 15.000€)
- lavori condominiali nella casa di residenza
- manutenzione ordinaria (max 20.000€)
- installazione impianti energie rinnovabili (max 25.000)
- acquisto di autovetture (max 20.000)
- nascita di figli e adozioni
- cure odontoiatriche
- malattia dell’iscritto
- matrimonio
- matrimonio di un figlio dell’iscritto
- acquisto autovetture e attrezzature per portatori di handicap
- corsi post laurea
- decesso familiare
Prestiti pluriennali diretti INPS: finalità per prestiti decennali
- acquisto o costruzione casa di residenza (max 150.000€)
- riscatto alloggi popolari e abitazioni di cooperative
- manutenzione straordinaria immobile di residenza (max 100.000€)
- malattia grave
- estinzione anticipata mutuo ipotecario
- acquisto o costruzione di abitazione di residenza figli di iscritti (max 150.000€)
Prestiti pluriennali diretti INPS: caratteristiche principali
- prestiti personali finalizzati
- fino a 150.000€
- TAN fisso 3,5%
- 0,5% spese amministrazione INPS
- premio Fondo Rischi variabile
- durata 60 0 120 mesi
Prestiti pluriennali diretti INPS: chi può richiederli
Possono richiedere un prestito pluriennale diretto INPS i pensionati e i dipendenti pubblici, purché con contratto di lavoro a tempo indeterminato ed almeno 4 anni d’anzianità di servizio. Inoltre è necessario essere iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni sociali e creditizie. I dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato possono richiedere anch’essi un prestito pluriennale diretto, ma la durata del rimborso non può superare quella rimanente del proprio contratto di lavoro.
Prestiti INPS pluriennali garantiti: cosa sono e come funzionano
I prestiti INPS pluriennali garantiti non sono erogati direttamente dall’Istituto di previdenza sociale, ma dalle banche di credito e dalle finanziarie. In questo caso l’INPS offre una copertura di tipo assicurativo sul prestito, contro il decesso dell’iscritto, la cessazione dal servizio senza aver maturato il diritto alla pensione, oppure nell’evenienza di una riduzione dell’importo dello stipendio. La garanzia viene concessa sui prestiti di durata pari a 60 o 120 mesi, mentre tra i costi del prestito ci sono l’aliquota dello 0,5%, per le spese di amministrazione dell’INPS, e il premio per il Fondo Rischi, pari all’1,5% per i prestiti a 60 mesi e al 3% per quelli a 120 mesi. Questa quota passa rispettivamente al 2 e al 4% per gli iscritti con un’età superiore ai 65 anni.
Prestiti pluriennali diretti INPS: caratteristiche generali
- garanzia su prestiti tramite cessione del quinto
- tasso d’interesse applicato dalle banche o finanziarie
- 0,5% per spese amministrazione INPS
- premio Fondo Rischi dall’1,5 al 3%
- maggiorazione del premio per gli iscritti over 65
Prestiti pluriennali diretti INPS: chi può richiederli
I prestiti pluriennali garantiti dell’INPS possono essere richiesti esclusivamente dai dipendenti pubblici in servizio, con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e almeno 4 anni d’anzianità di servizio. Inoltre è necessario essere iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni sociali e creditizie da quattro anni, oltre a presentare un certificato di sana e robusta costituzione, rilasciato da non più di 45 giorni al momento della richiesta del prestito.
Prestiti INPS di anticipazione dei Fondi Mutualità
L’INPS consente di richiedere un anticipo sulla partecipazione ai Fondi di Mutualità, in questo modo è possibile estinguere anticipatamente un debito e rimborsare l’Istituto di previdenza sociale tramite il pagamento di rate mensili. L’importo massimo richiedibile è pari al 75% del valore delle quote di partecipazione ai Fondi INPS, mentre i detentori di quote dei vecchi fondi possono ottenere fino a 7.746,72€. La durata del rimborso può andare da un minimo di 12 mesi fino a un massimo di 48 mesi. I costi del prestito di anticipazione dei Fondi Mutualità comprendono una commissione per le quote dei partecipazione al Fondo di Garanzia, pari allo 0,3% per i lavoratori dipendenti e al 0,45%% per i pensionati.
I costi del prestito non possono superare il TAEG massimo fissato al 5%. I prestiti di anticipazione dei Fondi di Mutualità sono dei finanziamenti finalizzati, ovvero richiedibili soltanto per alcuni scopi precisi, opportunamente documentati al momento della richiesta del prestito. Tra le finalità principali ci sono:
- ricoveri in cliniche private
- malattie gravi o croniche
- protesi dentarie e interventi odontoiatrici
- protesi articolari
- decessi in famiglia
- visite specialistiche
- nascita di un figlio dell’iscritto
- riabilitazioni e sedute fisioteratiche
- acquisto di occhiali da vista e visite oculistiche
Prestiti INPS di anticipazione dei Fondi Mutualità: caratteristiche principali
- prestiti personali con cessione del quinto
- fino al 75% delle quote di partecipazioni ai Fondi di Mutualità
- durata da 12 a 48 mesi
- TAEG massimo del 5%
Prestiti INPS di anticipazione dei Fondi Mutualità: chi può richiederli
I prestiti INPS di anticipazione dei Fondi di Mutualità possono essere richiesti sia dai lavoratori dipendenti pubblici che dai pensionati, opportunamente iscritti ai vecchi o ai nuovi Fondi di Mutualità. Le domande possono essere presentate in qualsiasi momento, inviate tramite servizio di Posta Elettronica Certificata o posta ordinaria all’INPS, con una copia del proprio documento d’identità e di un certificato di reddito.
Prestiti INPS per dipendenti Poste Italiane: cosa sono e come funzionano
I dipendenti di Poste Italiane, e delle società da essa controllate, possono accedere a due tipologie di prestiti INPS a loro dedicate, i piccoli prestiti e i prestiti pluriennali diretti della Gestione del Fondo Credito di Poste Italiane. Con i piccoli prestiti si possono richiedere da una a quattro mensilità, rimborsabili da 12 a 48 mesi a tasso fisso, con la possibilità di raddoppiare l’importo in assenza di ulteriori trattenute sulla busta paga. I piccoli prestiti prevedono un TAEG massimo del 5%, inoltre possono essere rinnovati a partire dal quinto mese per i prestiti a un anno, dal decimo mese per quelli biennali, dal quindicesimo mese per i prestiti triennali e dal ventesimo mese per i prestiti quadriennali.
I prestiti pluriennali diretti riservati ai dipendenti di Poste Italiane, sono invece dei finanziamenti a medio termine, con durata di 60 o 120 mesi. Si tratta di prestiti finalizzati con la cessione del quinto, con pagamento delle rate mensili tramite trattenuta diretta sulla busta paga, per importi pari o inferiori a 1/5 dello stipendio netto mensile. Questi prestiti hanno un TAEG massimo agevolato del 3,5%, ma possono essere richiesti soltanto per alcune finalità, tra cui:
- calamità naturali
- rapina, incendio e furto
- traslochi e trasferimenti di sede
- lavori condominiali nella casa di residenza
- manutenzione ordinaria e straodinaria
- installazione impianti energie rinnovabili
- acquisto di autovetture
- nascita di figli e adozioni
- cure odontoiatriche
- malattia dell’iscritto
- matrimonio
- matrimonio di un figlio dell’iscritto
- acquisto autovetture e attrezzature per portatori di handicap
- corsi post laurea
- decesso familiare
- acquisto, costruzione o riscatto di immobili residenziali
Prestiti INPS per dipendenti Poste Italiane: caratteristiche principali
Piccoli prestiti INPS Gestione Fondo Credito Poste Italiane:
- prestiti a breve termine con cessione del quinto
- da una a quattro mensilità raddoppiabili
- durata del prestito da 12 a 48 mesi
- tasso d’interesse fisso con TAEG massimo del 5%
Prestiti INPS pluriennali diretti Gestione Fondo Credito Poste Italiane:
- prestiti finalizzati a medio termine con cessione del quinto
- durata da 60 a 120 mesi
- tasso fisso e TAEG massimo del 3,5%
Prestiti INPS per dipendenti Poste Italiane: chi può richiederli
I piccoli prestiti INPS per la Gestione del Fondo Credito di Poste Italiane possono essere richiesti da tutti i dipendenti del gruppo postale, oppure dai lavoratori dipendenti delle società controllate, purché con almeno due anni d’anzianità di servizio. I prestiti pluriennali diretti possono essere richiesti sempre dai dipendenti di Poste Italiane e dai lavoratori delle società controllate, ma con almeno 4 anni d’anzianità di servizio. Le domande possono essere presentate all’INPS per via telematica, tramite servizio di Posta Elettronica Certificata oppure attraverso servizi di posta ordinaria. In allegato alla domanda bisogna aggiungere un certificato medico di buona salute, l’autocertificazione dello Stato di Famiglia, una copia del proprio documento d’identità e dell’ultima busta paga, il certificato stipendiale rilasciato da Poste Italiane e la documentazione relativa alle finalità del prestito, quest’ultima soltanto per i prestiti pluriennali diretti.
Piccoli prestiti INPS Gestione Assistenza Magistrale: cosa sono e come funzionano
I piccoli prestiti INPS per gli iscritti alla Gestione di Assistenza Magistrale sono dei finanziamenti a breve termine, con i quali è possibile richiedere fino a due mensilità. La durata di questo prestito è di 24 mesi, mentre i costi dono dell’1% per le spese di amministrazione dell’INPS e dell’1,5% per il tasso d’interesse nominale. Non è previsto il rinnovo ma una volta restituito il debito è possibile richiedere un altro piccolo prestito. I piccoli prestiti per la Gestione Magistrale possono essere richiesti soltanto per alcune finalità, tra cui:
- adozione e nascita di un figlio
- matrimonio dell’iscritto o di un figlio
- decesso in famiglia
- acquisto della casa di residenza
- malattie gravi o croniche
- manutenzione straordinaria
- trattamenti odontoiatrici
- trasferimenti di sede o di residenza
- acquisto di autovetture
- corsi universitari dell’iscritto o di un figlio
Piccoli prestiti INPS Gestione Assistenza Magistrale: caratteristiche principali
- prestito a breve termine con cessione del quinto
- fino a due mensilità
- durata massima di 24 mesi
- TAN 1,5%
- aliquota 1% per spese amministrazione INPS
Piccoli prestiti INPS Gestione Assistenza Magistrale: chi può richiederli
I piccoli prestiti INPS per la Gestione di Assistenza Magistrale possono essere richiesti dagli insegnanti e dai direttori scolastici, sia delle scuole d’infanzia che di quelle primarie., ovvero gli iscritti ex ENAM. Inoltre è necessario avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ed essere ad almeno due anni dalla pensione. Le domande devono essere presentate all’INPS utilizzando esclusivamente i servizi telematici dell’Istituto di previdenza sociale.