Prestito fiduciario cambializzato: che cos’è? Come si richiede? E quando è possibile?
Può capitare davvero a chiunque di ritrovarsi in una situazione in cui si ha la necessità di richiedere un finanziamento. Prima di erogare il prestito, le banche e le finanziarie si assicurano che i loro clienti presentino una serie di requisiti: purtroppo chi non ha un documento di reddito o chi in passato ha avuto qualche problema di affidabilità creditizia fa molta fatica a vedere accettate le sue richieste. Per questo spesso si torna a parlare del prestito fiduciario cambializzato: cerchiamo di capire di cosa si tratta, quando è possibile richiederlo e che procedura bisogna seguire.
Cos’è il prestito fiduciario cambializzato
Il prestito fiduciario cambializzato rientra tra le soluzioni che vengono proposte a chi non ha una busta paga o un altro documento di reddito da presentare alla banca e da chi risulta essere iscritto come cattivo pagatore. Rimaniamo sempre nell’ambito dei prestiti personali, perché il richiedente non deve fornire alcuna indicazione su come utilizzerà le somme ottenute. Qualcuno potrebbe sorridere nel leggere la parola fiduciario accanto a quella cambializzato: le cambiali sono titoli esecutivi, quindi in caso di mancato pagamento di una rata di rimborso, chi ha erogato il prestito può accedere immediatamente alle forme di tutela del suo credito (protesto e pignoramento dei beni del debitore) senza attendere lungaggini giudiziarie. Il termine fiduciario non sta a significare che il prestito viene concesso sulla cieca fiducia, ma solo che il finanziamento viene accordato anche se il richiedente non può presentare la tradizionale documentazione reddituale richiesta.
Chi può richiederlo?
Questa sorta di fiducia non può essere ovviamente accordata ai protestati, mentre i cattivi pagatori hanno decisamente più possibilità di riuscire ad ottenere il finanziamento. Solitamente il prestito fiduciario cambializzato è un prodotto che interessa soggetti come studenti che vogliono finanziare il loro percorso di formazione o le aziende che si sono appena costituite e che hanno bisogno di liquidità per dare il via alla loro attività. In linea di massima questa soluzione di finanziamento ha una durata non superiore ai 60 mesi, mentre gli importi massimi erogabili sono in linea con quelli previsti per i tradizionali prestiti personali (quindi 30.000 euro). I tassi di interesse sono più alti, così come i costi collegati al prestito, perché la presenza delle cambiali comporta delle spese quali l’acquisto dei titoli stessi ed il pagamento del bollo.
Quando si ricorre ai prestiti cambializzati
Si ricorre alle cambiali quando i richiedenti, come negli esempi appena citati, non possono fornire altri tipi di garanzia. Il prestito cambializzato quindi rappresenta un’opportunità per chi ha bisogno di liquidità, ma è uno strumento sicuro anche per chi concede il finanziamento. Come detto, la cambiale è un titolo esecutivo: il mancato pagamento di una rata permette al creditore di agire direttamente, pignorando i beni del debitore per venderli e recuperare le somme concesse. I prestiti fiduciari cambializzati possono essere erogati da privati, da banche e da finanziarie (anche se i nomi più noti del settore ufficialmente non trattano questo prodotto); i tempi di erogazione sono abbastanza contenuti. L’istituto erogante quando riceve la domanda di prestito potrebbe richiedere ulteriori garanzie, come l’indicazione di alcuni beni, la presenza di un garante o la sottoscrizione di una polizza assicurativa.