Quando è possibile richiedere un mutuo?
Chiedere un mutuo non è di certo una passeggiata.
Il motivo risiede nel fatto che bisogna tener conto di una serie di requisiti, inerenti in particolar modo alla situazione patrimoniale del richiedente.
Oltre a dover risultare idoneo dal punto di vista finanziario, deve anche dimostrare di avere una buona posizione come pagatore. A tal proposito, risultano necessarie delle visure: tramite esse infatti, scopri se sei stato segnalato al CRIF o comunque se ci sono problemi che riguardano i saldi di alcune rate.
E’ davvero molto importante che il soggetto interessato a ottenere un mutuo, rientri in alcuni parametri. In caso contrario, la banca potrebbe riscontrare una certa difficoltà nell’elaborazione della richiesta (anche in termini di tempistiche) o ancor peggio, decidere di rifiutare la richiesta.
Pertanto, è bene giocare d’anticipo. E a questo punto ci si chiede: quali sono le caratteristiche legali ed economiche da tenere a mente prima di fare il grande passo?
Mutuo requisiti
I requisiti volti all’ottenimento del mutuo sono sia di tipo legale che economico/finanziario.
Dal punto di vista legale, abbiamo:
- La cittadinanza: avere dunque la residenza in Italia o cittadinanza in uno Stato membro della Comunità Europea. Invece, se si ha possiede la cittadinanza extracomunitaria risulta fondamentale avere una residenza regolare in Italia
- Età: per chiedere il mutuo bisogna ovviamente essere maggiorenni. Di solito, c’è anche un età massima di concessione da parte delle banche, ovvero 75-80.
Invece, per quanto riguarda i requisiti economici, di solito la banca tiene conto di:
- Capacità creditizia del soggetto richiedente
- Reddito netto del richiedente e del proprio nucleo familiare
- Eventuale presenza di garanzie supplementari
- Valore dell’immobile, ovvero l’oggetto del finanziamento
Nel momento in cui si rientra nelle caratteristiche sopracitate, allora sarà possibile richiedere un mutuo.
Mutuo documenti necessari
Per avviare la procedura, sarà altrettanto necessario presentare dei documenti ad hoc.
Saranno proprio essi a certificare il fatto che l’acquirente sia in grado di sostenere tutte le spese e di saldare le rate del mutuo, nel corso degli anni.
Innanzitutto, risulta fondamentale inviare i propri dati anagrafici, allegando una copia della carta d’identità e del codice fiscale. Dopodiché, bisognerà presentare:
- Il proprio certificato di nascita
- Un certificato contestuale (che serve a rendere noto lo stato di famiglia e la residenza)
- L’eventuale atto di matrimonio (andando ad includere tutti gli accordi patrimoniali presi tra i coniugi)
- Il permesso di soggiorno (nei casi di cittadini extracomunitari)
Per dimostrare invece la propria idoneità dal punto di vista economico, sarà necessario fornire gli enti competenti dei cosiddetti documenti reddituali.
Nel settore lavorativo, ci sono delle variazioni in base alla categoria di appartenenza. Per esempio, se si parla di un lavoratore dipendente, egli dovrà presentare:
Una copia del contratto lavorativo, o in alternativa la dichiarazione del datore di lavoro riguardante l’anzianità di servizio del dipendente. Tramite questo foglio, si avrà modo di visualizzare la tipologia di accordo tra le due parti.
Il più recente cedolino dello stipendio e una copia del modello CU (sarebbe la Certificazione Unica) oppure il modello 730. In questo modo, la banca avrà occasione di leggere il reddito e la retribuzione della persona richiedente. Così come tutti i dati previdenziali e i contributi trattenuti, che sono finalizzati alla pensione.
Il modello F24 (quel documento che va a certificare il pagamento di imposte, di tasse e di contributi), più la copia dell’ultimo estratto conto del dipendente.
In una situazione di lavoratore autonomo o libero professionista invece, bisognerà mostrare:
- Una copia del modello unico, ex modello 740. Sarebbe il modello inerente alla dichiarazione dei redditi, che rende leggibili i principali guadagni ottenuti.
- L’estratto della Camera di Commercio Industria e Artigianato (CCIA)
- L’attestato di iscrizione all’albo (per i professionisti)