Come richiedere la cancellazione delle segnalazioni ai Crif
La reputazione creditizia è uno degli aspetti più importanti quando si richiedere un finanziamento, utilizzato dalle banche e dalle finanziarie per valutare se una persona sia affidabile oppure no. Per ricevere una segnalazione al Crif, la Centrale Rischi, basta un ritardo nei pagamenti delle rate di un prestito o un rifiuto nella concessione di un finanziamento, segnalazione che può rimanere per diversi mesi della banca dati della società, impedendo l’attivazione di un nuovo finanziamento. Scopriamo nello specifico come funziona il Crif, ma soprattutto come fare per richiedere la cancellazione delle segnalazioni.
Crif: come cancellare le segnalazioni negative
La cancellazione delle segnalazioni all’interno delle banche dati del Crif avviene automaticamente, ovviamente soltanto dopo la scadenza dei termini previsti dal codice deontologico dell’istituzione. Questo significa che per due ritardi consecutivi nel pagamento delle rate di un prestito, sarà necessario attendere almeno 12 mesi per ripulire la propria reputazione creditizia, contati a partire dal pagamento delle rate mancanti. Qualora si ritenga che la segnalazione non sia corretta o giustificata, è comunque possibile richiedere una rettifica. Il ricorso può essere effettuato sia direttamente presso l’istituto di credito che ha inviato la segnalazione, sia sul sito della Centrale Rischi. La differenza è sostanziale. Il Crif infatti gestisce i dati per conto delle banche e delle finanziarie, ma non è autorizzato a intervenire sulle loro decisioni.
Per questo motivo la correzione della segnalazione eseguita presso gli istituti di credito risulta essere molto più funzionale e veloce. In alternativa, qualora si inviasse una richiesta di rettifica al Crif, la Centrale Rischi può solamente comunicare alla banca o alla finanziaria di provvedere quanto prima alla verifica della segnalazione. Senza un riscontro da parte dell’istituto il Crif non può fare nulla per eliminare le segnalazioni. Ovviamente le banche e le finanziarie devono provvedere a una verifica entro un tempo massimo di 15 giorni, entro il quale sono chiamate a informare il Crif sull’esito del riesame. In caso contrario la segnalazione alla Centrale Rischi verrà sospesa, fino al ricevimento della documentazione da parte dell’istituto di credito.
Come cancellare le segnalazioni positive al Crif
Nella banca dati del Crif non sono presenti soltanto segnalazioni negative ma anche positive, come ad esempio il buon esito del rimborso di un prestito e l’accettazione di una richiesta di finanziamento. In questi casi le informazioni vengono mantenute per almeno 36 mesi, ma è possibile richiederne la cancellazione anticipata. Si tratta di una procedura poco comune, infatti le banche e le finanziarie danno grande importanza alla reputazione creditizia per valutare le concessioni di nuovi finanziamenti, quindi l’assenza di informazioni positive potrebbe rendere difficile riuscire a ottenere un nuovo prestito. Comunque la prassi da seguire è molto semplice, basta andare sul sito ufficiale del Crif e compilare un modulo online in base al tipo di cancellazione necessaria.
Crif: cos’è e come funziona
Il Crif altro non è che una banca dati, all’interno della quale le banche e le finanziarie fanno confluire tutte le segnalazioni riguardanti i propri clienti. Si tratta di un modo con cui gli istituti di credito tentano di tutelarsi, condividendo le informazioni che possono aiutare altri istituti di credito a valutare l’affidabilità creditizia di un nuovo cliente. Oltre ad essere presente in Italia, il Crif è collegato direttamente con le banche dati europee, secondo una logica europea di condivisione delle informazioni per arginare le sofferenze bancarie.
Quando vengono effettuate le segnalazioni ai Crif?
Le banche e le finanziarie inviano segnalazioni al Crif quando riscontrano dei problemi nei pagamenti, sia da parte dei privati che delle imprese. Per entrare nelle banche dati del Crif sono necessari almeno due ritardi consecutivi nel pagamento delle rate di un finanziamento, oppure una serie di ritardi non consecutivi ma ritenuti comunque dannosi dall’istituto di credito. Il proprio nome può finire nel Crif anche per mancati pagamenti, morosità e a causa del rifiuto di un finanziamento. La banca o la finanziaria, prima di inviare la segnalazione, sono tenute a informare la persona o l’impresa interessata con almeno 15 giorni di anticipo, concedendo quindi del tempo utile per provvedere ad eventuali rettifiche e ricorsi.
Le informazioni vengono conservate all’interno delle banche dati in base alla gravità della segnalazione, secondo il seguente schema:
- richiesta di finanziamento, 6 mesi
- rifiuto di finanziamento, 1 mese
- finanziamenti rimborsarti regolarmente, 36 mesi
- ritardi fino a due rate, 12 mesi
- ritardi superiori alle due rate, 24 mesi
- finanziamenti non rimborsati, 36 mesi