Studi legali: ecco le tipologie che si trovano e con che criteri sceglierli
Può capitare a chiunque la necessità di richiedere dei servizi legali, sia ai privati che alle imprese di ogni dimensione: in questi casi la figura di riferimento a cui rivolgersi è quella dell’avvocato. Detto così potrebbe sembrare semplice, ma in realtà la scelta del professionista merita una maggiore attenzione, sia perché esistono figure specializzate in particolari materie e sia perché gli studi legali possono essere organizzati in diversi modi. Vediamo quali sono le varie tipologie e come scegliere quella più adatta alle proprie necessità.
Tipologie e fattori di scelta
Il primo fattore da tenere in considerazione è la specializzazione del professionista: ci sono infatti gli studi legali monodisciplinari (ovvero specializzati in un preciso ambito) e gli studi legali pluridisciplinari. Ovviamente l’appartenenza alla tipologia dettata dalle competenze e dall’esperienza degli avvocati che fanno parte dello studio, ma anche di precise scelte organizzative. Gli studi specializzati offrono servizi di altissimo livello su una precisa materia (che potrebbe essere il diritto tributario, il diritto del lavoro e così via), mentre quelli “generalisti” offrono ai loro clienti un’assistenza legale a tutto tondo.
Le competenze di fatto rappresentano il primo fattore di scelta dello studio. Le specializzazioni possono essere diverse: per le cause penali bisogna rivolgersi ad un avvocato penalista, per le cause civili bisogna contattare un avvocato civilista, per le questioni relative a tasse ed imposte bisogna affidarsi ad un avvocato tributarista, per i problemi relativi al diritto del lavoro bisogna sentire un avvocato giuslavorista, mentre per le cause che riguardano il matrimonio c’è l’avvocato matrimonialista/divorzista. Un altro fattore di scelta è quello meramente geografico, ma va detto che ci sono grandi studi che operano a livello nazionale o addirittura a livello internazionale. E poi bisogna considerare anche l’aspetto economico: non sarebbe una cattiva idea chiedere il preventivo a più studi.
Come possono essere organizzati gli studi legali
La tipologia di appartenenza influisce molto anche su quella che può essere l’organizzazione interna dello studio legale. Dal punto di vista gestionale, il tipo di organizzazione dello studio può essere:
- orizzontale (tipica degli studi pluridisciplinari), in cui ogni professionista dello studio si occupa di un particolare ramo del diritto;
- verticale (tipica degli studi specializzati), in cui al vertice è presente l’avvocato “capo” che coordina e dirige il lavoro di altri avvocati, dipendenti e collaboratori;
- misto, soluzione ibrida che spesso viene adottata dagli studi di grande dimensioni, ma anche dalle realtà di più piccole dimensioni che intendono crescere e migliorare la loro offerta dal punto di vista qualitativo.