Successione ereditaria: come funziona e quanto costa
La morte di una persona cara è sempre un momento delicato, tuttavia oltre ad affrontare il lutto bisogna occuparsi dell’eredità. Il passaggio del patrimonio, dal defunto ai parenti prossimi, prevede una serie di passaggi a seconda delle volontà della persona scomparsa e degli eredi stessi, procedura che può seguire diversi cammini. Vediamo come funziona la successione ereditaria, di cosa si tratta nel dettaglio, quanto costa e quali sono le modalità previste dal Diritto ereditario.
Cos’è la successione ereditaria
Quando una persona decede si attivano inevitabilmente le procedure per la successione ereditaria, misure necessarie per stabilire il passaggio di proprietà dei beni del defunto. Questo campo è regolamentato dal Diritto ereditario, un insieme di regolamenti con cui i professionisti possono gestire i rapporti di successione, difendendo i diritti di proprietà degli eredi qualora dovessero verificarsi situazioni complesse.
In base alle norme esistenti esistono due tipologie principali di successione ereditaria:
- legittima
- testamentaria
Quella legittima viene utilizzata se il defunto non lascia un testamento, ovvero se non dichiara ufficialmente le sue volontà in merito al lascito ereditario, oppure se tale documento viene dichiarato nullo. In tale situazione spetta a un giudice individuare gli eredi legittimi, in base alla valutazione dei diritti di successione e del grado di parentela. Taluni casi prevedono l’uso di questa modalità per l’assegnazione di alcuni beni del defunto, qualora non siano stati inseriti all’interno del testamento.
La successione testamentaria invece è la modalità più comune e semplice, la quale consiste in un documento in cui la persona decide a chi lasciare ogni proprietà. In questo modo l’asse ereditario è ben definito, a seconda delle volontà del soggetto, che può decidere liberamente a chi donare i suoi beni. Naturalmente non sempre questa procedura avviene in maniera naturale, poiché alcuni eredi possono sentirsi ingiustamente esclusi, rivolgendosi a un giudice affinché siano rispettati i loro diritti ereditari (successione necessaria).
Come funziona la successione per l’eredità
Al momento del decesso di una persona, tutti i beni a suo nome vengono ceduti agli eredi, che entrano di fatto in possesso delle proprietà del defunto ma anche di eventuali posizioni debitorie. Questo passaggio può avvenire integralmente, ricevendo tutti i beni della persona scomparsa (ad esempio un figlio unico alla morte dei due genitori), oppure il lascito può riguardare soltanto alcune titolarità (successione dei risparmi sul conto corrente, un immobile o una macchina), secondo quando previsto dal testamento o dal diritto ereditario.
Dopo la morte della persona e la formalizzazione dell’atto, con l’individuazione dei beni e del tipo di successione, si verifica un secondo passaggio, l’accettazione dell’eredità. Quest’ultima può essere di due tipi:
- espressa
- tacita
- beneficio d’inventario
Nel primo caso l’erede deve mostrare l’intenzione volontaria a entrare in possesso dell’eredità, attraverso solitamente una scrittura privata, realizzata presso un notaio oppure registrata all’interno dei registri pubblici. Nel secondo, invece, l’accettazione tacita dell’eredità non richiede alcun intervento da parte del beneficiario, al quale basta un comportamento che mostra l’interesse nei confronti dei beni del defunto, per diventarne a tutti gli effetti il legittimo erede.
Infine esiste anche l’accettazione d’eredità con beneficio d’inventario, una modalità con la quale il successore può richiedere la separazione del proprio patrimonio da quello del deceduto. Si tratta di una condizione che tutela l’erede, evitando che i passivi del defunto possano intaccare altri beni a nome del parente destinatario dell’eredità. Ciò significa che i creditori non possono usare il patrimonio dell’erede per risarcire i debiti contratti dalla persona deceduta, ma soltanto la quota relativa al suo lascito ereditario.
Dichiarazione di successione: procedura e opzioni
Dopo aver stabilito la modalità è necessario effettuare una dichiarazione di successione, un documento da presentare presso l’Agenzia delle Entrate, per segnalare il passaggio di proprietà dei beni e pagare le imposte previste dalle normative fiscali. La dichiarazione può essere redatta con una scrittura privata, inviandone una copia telematicamente all’Entrate, rivolgendosi a un intermediario (notaio o altri professionisti qualificati), oppure recandosi di persona presso gli Uffici dell’Agenzia.
Alcune persone sono esenti dalla dichiarazione di successione, ad esempio i figli e il coniuge del defunto, se il patrimonio ereditato non supera un valore complessivo di 100 mila euro. Tuttavia non devono essere presenti beni immobili, come fabbricati e abitazioni residenziali, oppure diritti su terreni e locali che possano corrispondere una rendita o un patrimonio. Se si tratta di un lascito mobiliare, al di sotto di tale importo, basta realizzare una scrittura per informare le autorità delle condizioni di cui sopra.
Successione ereditaria: costi e tempi
Per formalizzare la successione ereditaria è necessario pagare le tasse di successione, delle imposte dovute in base al valore del patrimonio e alle spese per le tariffe dei professionisti coinvolti nel procedimento. I parenti prossimi, come i figli e il coniuge della persona scomparsa, sono esenti dal pagamento di questa tassa entro un limite di 1 milione di euro, mentre sull’importo che supera questa soglia è prevista una commissione del 4%.
Il limite è ridotto a 100 mila euro per i fratelli e le sorelle del defunto, che per la quota eccedente devono versare un’aliquota del 6%. Stessa imposta ma senza franchigia è prevista per gli altri gradi di parentela. Non sono infine soggetti a tassazione alcuni asset ereditari, come i titoli obbligazionari di Stato, le indennità legate all’attività lavorativa, eventuali beni di rilevanza storica e culturale, i crediti detenuti ei confronti dello Stato, i prodotti assicurativi e previdenziali.