Tesla: quotazione, risultati operativi e prospettive per il futuro
Quando si parla di auto elettriche esiste un brand diverso da tutti gli altri, che fin dall’inizio della sua storia ha voluto rappresentare il futuro della mobilità, Tesla. L’azienda del poliedrico Elon Musk, l’imprenditore originario del Sudafrica oggi stabilmente presente negli Stati Uniti, è al centro di numerosi problemi di natura finanziaria, soprattutto a causa dell’elevato debito accumulato dalla società in tutti questi anni.
La progettazione di veicoli elettrici è un compito estremamente complesso, senza contare le difficoltà per chi cerca di cambiare totalmente un mercato competitivo come quello dell’Automotive, dove oltre alle grandi aziende del settore esistono interessi di natura energetica, politica ed economica di altissimo livello. Vediamo quindi qual è la situazione finanziaria di Tesla, quanto vale oggi sul mercato azionario e quali sono le prospettive per il futuro.
Tesla Group: quotazione di mercato
La società quotata in borsa Tesla Motors Inc, alla quale fanno riferimento tutti gli asset del gruppo nel settore dell’auto, della produzione di componentistica e nell’energia solare, ha una quotazione attuale di 344,59 dollari per azione. L’andamento del titolo è in forte crescita negli ultimi 30 giorni, infatti è salito da quota 259,59 dove si trovava soltanto un mese fa.
Eppure l’ultimo è stato un anno particolarmente turbolento per Tesla, le cui prestazioni sul mercato azionario sono sempre state legate al comportamento del suo istrionico proprietario, Elon Musk, più volte al centro di diatribe e gossip di ogni genere. Le prospettive per il gruppo sono al momento incerte, tuttavia i risultati relativi al terzo trimestre sono piuttosto incoraggianti.
Risultati operativi Tesla terzo trimestre 2018
In base al bollettino ufficiale pubblicato dalla società, dopo ben 7 trimestri chiusi completamente in rosso il gruppo ha finalmente fatto segnare il suo primo utile, chiudendo il terzo trimestre 2018 a +311,5 milioni di dollari. La liquidità libera dell’azienda è di 881 milioni, con una liquidità operativa di circa 1,4 miliardi di dollari.
Per quanto riguarda la vendita di auto elettriche, il primo asset del gruppo, nel terzo trimestre la produzione di Model 3, l’ultimo modello della Tesla, si è stabilizzata introducendo anche la versione a trazione integrale. Soltanto nelle ultime settimane l’azienda ha realizzato 5.300 vetture, con un aumento della produttività e una riduzione dei costi necessari alla produzione dei veicoli, risultato che sarà migliorato nel quarto trimestre 2018 secondo gli obiettivi strategici del gruppo, ma che per il momento fa segnare un margine del 20%.
Complessivamente nel terzo trimestre Tesla ha consegnato 56.065 Model 3, comprese le permute con vetture già commercializzate e i contratti di leasing e di noleggio a lungo termine. Da luglio a settembre l’azienda ha aperto 4 nuovi punti vendita, contando al momento 351 sedi in tutto il mondo, mentre le postazioni Supercharger per la ricarica superveloce sono state incrementate di 44 unità. Il totale sale quindi a 11 mila punti di ricarica in tutto il mondo di tipo Supercharger, con oltre 20.000 stazioni direttamente riconducibili alla società.
Anche lo stoccaggio di energia, altra attività del gruppo, è salito nel terzo trimestre raggiungendo una capacità di 239 MWh, con un aumento del 17% rispetto al trimestre precedente e del 118% in base allo stesso periodo del 2017. Per il momento sembra alla portata l’obiettivo di Tesla di triplicare tale valore, risultato che dovrebbe essere raggiunto entro la fine del 2018.
Previsioni per il gruppo Tesla nel quarto trimestre 2018
Secondo l’outlook riportato all’interno del bollettino relativo al terzo trimestre, le previsioni per il quarto trimestre 2018 sono piuttosto incoraggianti. Ad esempio sia la produzione che le vendite della Tesla Model 3 dovrebbe continuare ad aumentare nei prossimi 3 mesi, con un obiettivo fissato a 100 mila unità, mentre le consegne della Model S e X rimarranno pressoché invariate.
Se da un lato il margine operativo lordo, MOL, per la Model S e X dovrebbe diminuire leggermente, a causa di un efficientamento dei costi e di un miglioramento della produttività, tali aspetti saranno assorbiti da un aumento dei costi di alcune componenti prodotte in Cina per quanto riguarda la Model 3, il cui MOL è indicato stabile. Anche gli asset legati alla produzione di energia solare sono visti al ribasso, soprattutto per la stagionalità del settore perciò senza particolari criticità aziendali.
In rialzo è prevista invece la vendita di auto usate, un settore sempre più interessante per Tesla. I costi operativi dovrebbe crescere lievemente nel quarto trimestre, mentre sono attesi risultati ancora positivi per i ricavi e il flusso di cassa al netto degli investimenti. Il totale degli investimenti sembra che sarà confermato a quota 2,5 miliardi di dollari, valore complessivo relativo all’interno 2018, d’accordo con le previsioni del gruppo. In particolare sono previsti acquisti di terreni e fabbriche in Cina, legate alla produzione di componentistica, oltre a un ulteriore ampliamento della sede di Tesla Gigafactory 3.
Tesla: una storia rivoluzionaria intorno all’auto elettrica
Per avere un quadro più chiaro su Tesla, è importante ricordare alcuni passaggi relativi alla storia di questo marchio rivoluzionario, la cui attività è nata nel 2003, anno della fondazione da parte di un gruppo di ingegneri. Il focus fu da subito quello di produrre un’auto elettrica performante, una vettura che potesse condizionare le persone a transitare dai veicoli a benzina e diesel verso quelli elettrici.
Da sempre legata al personaggio e imprenditore Elon Musk, il business di Tesla si è rapidamente ampliato quando diventò chiara l’entità della sfida a cui si andava incontro. Purtroppo costruire auto elettriche non è semplice, poiché mancano le infrastrutture, le stazioni di ricarica e gli stessi componenti indispensabili per la produzione delle macchine, come le batterie e altri elementi essenziali.
Per questo motivo il gruppo ha iniziato nel 2008 ha occuparsi anche di componentistica, di produzione di energia e di stoccaggio, asset che oggi fanno parte del business di Tesla negli Stati Uniti e in diversi Paesi del mondo. La prima vettura prodotta è stata la Roadster nel 2008, subito seguita dalla berlina Model S, un veicolo lussuoso e costo destinato a un pubblico alto spendente.
Nel 2015 è uscita la seconda berlina, la Model X, dove gli ingegneri hanno puntato su sportività, prestazioni e sicurezza, mentre un anno dopo è stata la volta della Model 3, la cui produzione è iniziata soltanto nel 2017. La Model 3 vuole essere l’auto più economica realizzata finora dalla Tesla, che cerca di raggiungere un numero quanto più possibile elevato di persone in tutto il mondo.
Tuttavia la strada da fare per rendere accessibili le auto elettriche è ancora molta, per questo motivo molti investitori non prevedono un futuro roseo per il gruppo, almeno nel breve periodo. Tutte le vetture sono prodotte nello stabilimento di Fremont in California, soprannominato Gigafactory, un’immensa struttura in continua evoluzione, dove viene realizzata anche la maggior parte delle componenti della Model S, X e 3.
Negli ultimi anni il business di Tesla si è allargato a un altro settore, quello della produzione e dello stoccaggio di energia solare residenziale. Sfruttando l’enorme know-how acquisito dal 2003, la società fornisce oggi soluzioni all’avanguardia per la generazione di energia solare nelle abitazioni, tramite i sistemi Powerwall, Powerpack e Solar Roof, le famose tegole con pannelli solari di Tesla da installare sul tetto al posto dei modelli tradizionali.
Approfondimenti
Bollettino ufficiale risultati terzo trimestre 2018 Tesla