Visita fiscale insegnanti: ecco che cos’è, chi la manda e come funziona
Può capitare a chiunque di non sentirsi in forma e di non esser in grado di andare al lavoro, soprattutto quando la propria mansione prevede il contatto con altre persone. Meglio evitare contagi o peggioramenti della situazione e mettersi in malattia. Quando episodi del genere riguardano un docente, può scattare la visita fiscale insegnanti: vediamo in cosa consiste, come funziona e chi può mandarla.
Chi manda il controllo fiscale al docente in malattia?
Iniziamo dall’ultimo punto, ovvero chi può mandare la visita medica di controllo al docente che si trova a casa per malattia. La richiesta può essere fatta dalla Pubblica Amministrazione (quindi dalla scuola), che informa l’INPS tramite l’apposito portale telematico; l’istituto previdenziale identificherà i medici a cui assegnare i controlli a domicilio; in alternativa, la visita fiscale insegnanti può essere inviata anche su iniziativa dello stesso INPS. Il controllo può essere effettuato anche più volte, con cadenza sistematica, pure in prossimità delle giornate di riposo e dei festivi (quando l’assenza si verifica in uno di questi giorni, la visita viene chiesta fin dal primo giorno di malattia). L’obiettivo della visita è quello di valutare la condotta del docente per contrastare l’assenteismo.
Come si svolge la visita fiscale insegnanti: fasce di reperibilità, verbale, assenza
Le visite fiscali vengono svolte in determinati momenti della giornata: si parla delle famose fasce orarie di reperibilità. I controlli possono essere fatti tra le 9:00 e le 13:00 e tra le 15:00 e le 18:00, anche nei giorni non lavorativi. Ovviamente, se ci sono delle circostanze particolari, è possibile essere più flessibili. Nel caso in cui l’insegnante non sia presente quando passa il controllo fiscale, l’INPS invia una comunicazione al datore di lavoro che ha richiesto la visita, mentre il medico fiscale emette un invito a presentarsi per una visita ambulatoriale presso l’ufficio del medico legale dell’INPS competente per territorio; questo invito viene trasmesso al docente tramite sistemi che garantiscono sia la conoscibilità del mittente che la riservatezza del destinatario.
Al termine delle visita fiscale per insegnanti il medico deve compilare il verbale, su cui deve inserire la sua valutazione sulla capacità o meno del lavoratore assente per malattia di svolgere la sua normale mansione. Il verbale viene trasmesso per via telematica all’INPS, che lo mette a disposizione del dipendente e del datore di lavoro pubblico. L’insegnante che non è d’accordo con l’esito della visita può esprime subito la sua mancata accettazione (è un suo diritto ed il medico glielo deve ricordare durante la visita): il suo dissenso deve essere annotato dal medico nel suo verbale. Contestualmente, il medico invita il lavoratore a presentarsi presso l’ufficio del medico legale dell’INPS il primo giorno utile. Se il lavoratore si rifiuta di firmare il verbale, il medico deve avvisare l’INPS e presentare l’invito per la visita ambulatoriale.